Elio di “Elio e le Storie Tese” fa un duro commento su Olly e sull’uso sconsiderato dell’autotune nella musica contemporanea. Il cantante, intervistato da “Il Giorno”, ha dichiarato senza mezzi termini: “La mia umiliazione massima è stata ascoltare la canzone vincitrice di Sanremo cantata con l’autotune”. Un commento durissimo e un misto tra amarezza e critica aperta nei confronti del nuovo modo di fare musica. “Il rock di oggi? O si rifà al rock degli anni 70 o è proprio quello – aggiunge l’artista – la domanda che sorge spontanea è: cos’è stato inventato? Nulla. La musica di oggi non è peggiore di quella di prima, la musica di oggi non esiste”. La critica più aspra arriva nei confronti del rap, il genere più amato dai giovani. “Non per fare ancora il nonno, ma quella non è musica – sentenzia – Piuttosto un assemblaggio, nel 90% dei casi, di roba preesistente fatta da gente che non sa suonare”.
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Elio critica Olly e la sua generazione: “Vorrei vedere dei ventenni spaccare invece di cantare con l’autotune”
L’artista racconta poi un aneddoto che ha dell’incredibile e che dà l’idea di come sia cambiato il modo di fare musica oggi. “Di recente un produttore molto affermato – rivela -, alla domanda ‘cosa suoni’ mi ha risposto: ‘Mi vergogno un po’ ad ammetterlo, ma non suono niente”’. “Questo è lo stato dell’arte”, aggiunge amareggiato Elio. Anche se non nomina direttamente il vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo, il riferimento a Olly è chiaro e lampante. “Mi sento un signore della terza età con la forza di spaccare che vorrebbe vedere dei ventenni spaccare invece di andare in giro a cantare con l’autotune”, afferma. “Sia chiaro che non è tutto così – precisa – visto che sul palco con me ci sono dei ventenni che suonano come dei draghi”. Non molto tempo fa anche un altro suo collega, Samuele Bersani, si era pronunciato sull’utilizzo indiscriminato dell’autotune facendo riferimento al rapper Sfera Ebbasta.
Samuele Bersani: “Questi semidei contemporanei della rima ‘cantata’, se si stacca l’autotune…”
“Mi hanno girato un video dove a uno di questi semidei contemporanei della rima ‘cantata’ si stacca l’autotune per qualche secondo sul palco, ed è stato come vedere Icaro colare a picco. Hai voglia a sbattere ali di cera…”, aveva scritto Samuele Bersani sui social. Un attacco al quale il rapper aveva risposto prontamente con un tweet al vetriolo: “Quando il cu*o brucia spesso la bocca sparla, cit della settimana”. Un scambio di ‘complimenti’ che si era concluso con un altro post del cantautore bolognese che aveva voluto avere l’ultima parola sulla vicenda: “Non basterebbe invece tutto l’autotune del mondo per correggere la mancanza d’ironia che c’è in giro ultimamente. Neanche settandolo nella giusta tonalità”. Il rapper era stato preso di mira pochi giorni prima anche dall’attrice Laura Chiatti che aveva scritto sui social: “Che peccato vedere un artista con molta molta molta molta molta strada ancora da fare, e con molta molta molta molta molta gratitudine da dover invece già dimostrare, rifiutarsi per stanchezza evidentemente da autotune, di uscire dal proprio camerino per salutare i propri fan”.
