Da professore a professoressa, la storia del 61enne che ha deciso di cambiare sesso

Da professore a professoressa, la storia del 61enne che ha deciso di cambiare sesso

Daniela Vitello

Da professore a professoressa, la storia del 61enne che ha deciso di cambiare sesso

| 02/10/2021
Da professore a professoressa, la storia del 61enne che ha deciso di cambiare sesso

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Quest’anno Andrea Perinetti è tornato a scuola in una nuova veste

  • Due anni fa, ha iniziato il percorso di transizione per diventare donna
  • Avrebbe potuto cambiare città e liceo ma ha scelto di non farlo
  • “Non rinnego il passato, sono stata sposata e ho due figli grandi”

Da professore a professoressa. Quest’anno Andrea Perinetti, 61 anni, docente di latino e greco, si è presentato al liceo Carlo Botta di Ivrea dove insegna nel 1996 in una nuova veste. Andrea è nato uomo ma sta completando il percorso di transizione intrapreso due anni per diventare donna anche al cospetto della legge.

“Sui documenti sono ancora un uomo”

“Avevo pensato di affrontare il cambiamento andando in un’altra scuola in cui avrei potuto presentarmi subito come donna e di andare in una città più grande dove nessuno avrebbe fatto pettegolezzi – ha spiegato in un’intervista al quotidiano “La Repubblica” – Invece ho deciso di restare e di dare una testimonianza di autenticità ai miei studenti. E sono contentissima di averlo fatto. Nel frattempo sui documenti sono ancora Andrea, che per mia fortuna è un nome ormai sdoganato anche al femminile”.

“Sono stata sposata e ho due figli grandi”

“Non rinnego il passato, ho un matrimonio alle spalle e due figli grandi – ha raccontato – Il passato fa parte della mia storia personale, ma io volevo essere pienamente me stessa e l’ho fatto quando ho dato via tutti i vestiti da uomo, che usavo solo a scuola. E poi le cure ormonali avevano ormai cambiato il mio fisico e non aveva senso coprirlo”.

Le reazioni a scuola

Le reazioni dinanzi al suo cambiamento sono state tutte positive. “La prima a saperlo, a luglio, è stata la dirigente scolastica – ha confidato la prof – mi ha detto che mi avrebbe accolto in qualunque modo io avessi deciso di presentarmi ai ragazzi. Poi ci sono stati i colleghi: molti che avevano capito mi hanno chiesto perché ci ho messo tanto ad aprirmi. E poi lo hanno saputo gli studenti e le loro famiglie. Non mi aspettavo così tanti messaggi, anche di genitori ed ex allievi: quasi tutti hanno detto che ho avuto forza e coraggio, ma è stata piuttosto una mia necessità di vita. Tutti abbiamo diritto ad essere felici e volevo essere una testimonianza”.

Andrea Perinetti

“Le nuove generazioni sono molto più aperte”

“Sono usciti dei post, pochi, e un trafiletto con espressioni transfobiche e sono stati i ragazzi ad arrabbiarsi, a me è scivolato via – ha confessato – Credo che la mia presenza a scuola sia utile anche per prevenire casi di bullismo perché si prende di mira ciò che non si conosce. Le nuove generazioni sono molto più aperte. Proprio pensando ai ragazzi, che in questa fase della vita sono alla ricerca della loro identità, ho deciso che dovevo essere autentica. Che io sia la stessa insegnante di prima lo hanno capito subito, spiego nello stesso modo ma mi dicono che adesso nei miei occhi c’è una luce diversa e più bella”.

Pubblicato il 02/10/2021 12:48

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