Corrado Augias al conduttore di "Rebus": "Tempi difficili eh?"

Corrado Augias al conduttore di “Rebus”: “Abbia cura di sé, i tempi sono difficili”

Daniela Vitello

Corrado Augias al conduttore di “Rebus”: “Abbia cura di sé, i tempi sono difficili”

| 29/04/2024
Corrado Augias al conduttore di “Rebus”: “Abbia cura di sé, i tempi sono difficili”

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Corrado Augias, 89 anni, è tornato a “Rebus”, programma che ha condotto insieme a Giorgio Zanchini. Al timone della trasmissione è rimasto solo quest’ultimo. Nella puntata andata in onda domenica 28 aprile, i due sono stati protagonisti di un curioso botta e risposta in cui è sembrato che il giornalista ultraottantenne punzecchiasse la Rai. “Come sta?”, ha chiesto Corrado Augias. “Mi difendo. Lei?”, ha risposto Giorgio Zanchini. “Settimana intensa”, ha sottolineato l’ospite. Il padrone di casa ha subito gettato acqua sul fuoco: “Sì, ma insomma tutto passa, come si dice”. “Ora e sempre Resistenza”, ha detto l’89enne. “Ecco, cominciamo bene”, ha rilevato il conduttore.

Giorgio Zanchini (Foto da video)

Corrado Augias a Zanchini: “Fa bene a imporsi, si dovrebbe imporre un po’ di più”

Ma non è finita qui. “Il professor Augias mi strillava ogni volta che mandavo un filmato, però questa volta mi impongo”, ha detto Giorgio Zanchini lanciando la copertina della puntata. “Fa bene a imporsi, si dovrebbe imporre un po’ di più”, ha affermato Corrado Augias. Il botta e risposta è proseguito anche a margine del filmato. “La copertina, come sa persino Augias, serve a introdurre i temi di cui ci occuperemo in quest’ora assieme. Lei già mordeva il freno vedendo la copertina, quindi immaginiamoci nei filmati successivi. Si dovrà tollerare”, ha rimarcato Giorgio Zanchini. Il giornalista 89enne ha risposto lanciando l’ennesima stilettata: “Va bene, lei è il padrone di casa, fa quello che vuole. Fa quello che vuole fino ad un certo punto”.

Successivamente Corrado Augias è tornato sulle accuse di antisemitismo rivolte a Giorgio Zanchini: “Io sono un patriota, Zanchini non si permetta di insinuare questa cosa sennò le dico anche che sono ebreo, chiaro? La autorizzo, anzi, a chiedermelo”. In chiusura di puntata, Corrado Augias ha voluto incoraggiare il collega: “Grazie Zanchini, mi raccomando, abbia cura di sé, i tempi sono difficili”.

Corrado Augias (Foto da video)

Il programma di Corrado Augias non avrà una quarta edizione

Da lunedì 29 aprile, Corrado Augias tornerà in onda su Rai3 con la terza edizione del programma “La gioia della musica” che, come confessato a Serena Bortone durante un’ospitata a “Chesarà…”, non avrà un seguito. “Per tante ragioni e opportunità, ad esempio per il fatto che io non so se sarei ancora qui per una quarta edizione…intendo su questa Terra – ha spiegato – Questa edizione era stata fatta a metà quando ho lasciato questa amata azienda. La Rai è parte della mia vita, come non amarla. Con l’amministratore delegato Sergio abbiamo convenuto che fosse il caso di proseguire. Anche perché era impegnata l’orchestra della Rai, novanta persone, era doveroso farlo”.
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Serena Bortone (Foto da video)

Corrado Augias a Serena Bortone: “Professionalmente lei non è in perfetta salute”

“In questo momento non stiamo tanto bene – ha aggiunto rivolgendosi a Serena Bortone – Lei stessa non è che professionalmente sia in perfetta salute. Nei giorni scorsi ho visto che ha avuto molto da fare. L’ho letto sui giornali”. “Così va la vita”, ha commentato la conduttrice. Corrado Augias è tornato sulle polemiche del 25 aprile: “Penso che chi non è antifascista abbia difficoltà a definirsi antifascista. Adesso va di moda definire la Repubblica afascista, il che non basta. Lo scudo delle nostre libertà individuali e collettive è la Costituzione, che è intrinsecamente antifascista. La Costituzione è stata scritta tra la fine del 1946 l’intero 1947, c’erano ancora le macerie fumanti, è una Costituzione vigorosa nel sentimento antifascista”.

Corrado Augias (Foto da video)

Serena Bortone: “Mentre l’ascolto io penso: 10, 100, 1000 Augias”

“Chiunque assuma incarichi pubblici a quel livello deve giurare di osservare la Costituzione – ha chiosato rivolgendosi al Governo – Io non mi aspetto tornando a casa di essere malmenato con manganello e olio di ricino, quelle sono caricature ormai improponibili, però mi aspetto che nella nostra vita collettiva si insinuino degli elementi illiberali. Per esempio, il fatto che Scurati non abbia potuto leggere in questo studio la sua commemorazione del 25 aprile è un sintomo illiberale. Qualcuno si è spaventato di quelle parole perché è già intriso del clima che forse si sta tentando di immettere. È quello che mi preoccupa”. “Mentre l’ascolto io penso: 10, 100, 1000 Augias. Questo studio sarà sempre onorato di averla ospite”, ha aggiunto Serena Bortone.


Pubblicato il 29/04/2024 16:05

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