Claudio Amendola: "Fortunato a divorziare insieme a Totti e Ilary"

Claudio Amendola: “Sono stato fortunato a divorziare quando si separavano Totti e Ilary”

Germana Bevilacqua

Claudio Amendola: “Sono stato fortunato a divorziare quando si separavano Totti e Ilary”

| 27/03/2024
Claudio Amendola: “Sono stato fortunato a divorziare quando si separavano Totti e Ilary”

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Claudio Amendola sta girando in Puglia la seconda stagione della fiction Il patriarca” prodotta da Camfilm. L’attore interpreta Nemo Bandera, a capo dell’azienda ittica Deep Sea, che ha raggiunto il potere anche con mezzi illegali. Sei prime serate che andranno in onda a inizio 2025. Claudio Amendola è figlio d’arte. Il padre Ferruccio è stato attore e doppiatore e ha fatto respirare l’aria del set al figlio fin da bambino. “Un po’ il mio destino era segnato, è andata bene che i miei non facevano gli avvocati”, dice Claudio Amendola in un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”.

Riguardo alla sua ultima fatica spiega: “La serie è ambientata a Levante, città immaginaria che nella prima stagione era Monopoli. Quest’anno abbiamo allargato la cintura a Conversano e Trani (oltre a Monopoli), tenendo Bari come base per poi spostarci per esigenze sceniche. Abbiamo a disposizione location meravigliose, scorci unici. Mi ha colpito la bellezza di Bisceglie dove sono stato un paio di volte perché ci vive la segretaria di edizione. Ma apprezzo tutti i centri storici con le loro cattedrali, la cura e il lavoro dei pugliesi nel presentare le loro ricchezze in un modo  naturale, mai finto”.
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Claudio Amendola (Foto da video)

“La politica mi ha deluso: è arrivato il momento che mi limiti a fare il mio mestiere di attore”

“Resteremo in Puglia fino a metà aprile – fa sapere Claudio Amendola – come concordato con la ‘Apulia Film Commission’. Poi ci sposteremo a Roma per motivi di produzione, alcune location saranno camuffate per imitare la Puglia. Dove non si vede (come nel caso degli interni), non è la vostra terra. In realtà, si viene qui a girare da qualche anno. Le maestranze, come macchinisti, elettricisti, sarte e parrucchieri, fanno un ottimo lavoro. Le troupe a Roma sono piene di pugliesi che formano un capitale umano eccellente”. L’attore dà qualche anticipazione: “Il patriarca Nemo Bandera ha già un erede, la figlia Nina è in dolce attesa. La serie riparte con il trigesimo dalla morte del figlio Carlo. Altro mi è proibito anticipare. C’è da dire che, rispetto alla storia, siamo cresciuti. Essendo passato parecchio tempo dal primo ciak, gli attori conoscono meglio i loro personaggi, hanno avuto tempo per riflettere”.

L’argomento si sposta sulla politica e sulla decisione del ministro Matteo Piantedosi di valutare l’ipotesi di scioglimento del Comune di Bari per presunte infiltrazioni mafiose. “Non mi permetto di commentare vicende che non conosco – afferma il regista – La politica mi ha deluso: è arrivato il momento che mi limiti a fare il mio mestiere di attore”. “Non ho mai votato Pd, mi colloco più a sinistra. Credo che, a 61 anni, possa considerarmi politicamente in pensione”, aggiunge.

Claudio Amendola (Foto da Instagram)

“Mi piace dirigere, soddisfa il mio smisurato ego”

Da una decina d’anni, Claudio Amendola si cimenta con la regia. “Mi piace dirigere – confesa – soddisfa il mio smisurato ego. Credo sia un percorso un po’ banale che arriva a una certa età, una volta che hai acquisito esperienza e capacità: è gratificante, un lavoro pieno, la quadratura del cerchio”. “Da regista – prosegue – avrei voluto dirigere ‘C’era una volta in America’ o uno qualsiasi di Quentin Tarantino, ma nessuno ne sarebbe capace. Sono contento dei film che ho fatto e diretto”. Figlio di due attori, Ferruccio Amendola e Rita Savagnone, Claudio Amendola ammette che il suo destino era un po’ scritto: “Se sei figlio di attori ti capita l’occasione di recitare da piccolo, da adolescente, da ragazzo. Un giorno, da bambino, andai a trovare mio padre in un set in Sardegna. Mi ritrovai buttato in scena. Per me era normale bazzicare i set. Poi capitò che un amico di mamma era in difficoltà: aveva bisogno di un ragazzo di 18 anni, romano. Lei gli rispose: è mio figlio. Io non avevo nessuna intenzione di presentarmi, ma mamma insistette. E la mia vita cambiò. Se i miei genitori fossero stati avvocati o elettricisti sarebbe andata diversamente. Menomale che erano attori”.

Claudio Amendola e Francesca Neri (Foto ‘Diva e Donna’)

“Mio padre mi ha insegnato il lavoro, l’importanza e la serietà che si deve a questa parte della vita”

L’attore si lascia andare al ricordo del padre Ferruccio: “Mi ha insegnato il lavoro, l’importanza e la serietà che si deve a questa parte della vita, la puntualità, la memoria e… la Roma”. Poi ammette: “Tra i tanti tatuaggi al braccio ho anche un centurione che sorge dal Colosseo. I tatuaggi sono un’espressione d’arte che comunica chi sei. Ho anche i volti di chi ho amato come De Andrè sul polpaccio, Agostino Di Bartolomei sulla gamba, gli indiani d’America su un braccio e sull’altro il triangolo della copertina di “The dark side of the moon” dei Pink Floyd”. Claudio Amendola ha avuto due figlie, Giulia e Alessia, dalla prima moglie, la doppiatrice Marina Grande. Poi nel 1997 ha sposato Francesca Neri dalla quale si è separato dopo 25 anni e da cui ha avuto un figlio, Rocco. Una separazione vissuta lontana dai riflettori. “Non per fortuna – sottolinea l’attore – per scelta, rispetto, educazione. E poi siamo stati sì fortunati a farlo quando si separavano Totti e Ilary. Anche volendo, la scena se la sarebbero presa loro”.

Pubblicato il 27/03/2024 09:45

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