Cinzia Leone: “Mi hanno fatto sparire da cinema e tv"

Cinzia Leone: “Mi hanno fatto sparire da cinema e tv e nessuno ne ha parlato”

Germana Bevilacqua

Cinzia Leone: “Mi hanno fatto sparire da cinema e tv e nessuno ne ha parlato”

| 17/10/2023
Cinzia Leone: “Mi hanno fatto sparire da cinema e tv e nessuno ne ha parlato”

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Cinzia Leone racconta in un’intervista il suo calvario dopo l’ictus che l’ha colpita il 21 dicembre 1991 scatenato da un aneurisma congenito all’arteria basilare che le ha cambiato la vita. L’attrice, in un’intervista a “La Repubblica”, ammette: “Quando metà del tuo corpo è morto, diventa dura. Ma non mi sono mai arresa, il cerchio della malattia è chiuso, sconfitto”. Poi aggiunge: “Negli ultimi anni aveva cominciato a tremarmi la voce ogni volta che parlavo, poi ho scoperto che ero proprio io a chiudere il passaggio dell’aria per non far vibrare le corde vocali. Evidentemente avevo bisogno di rappresentare me stessa come un’attrice senza voce. Poi l’altra sera, all’incontro in seno al Festival della Salute Mentale, organizzato dalla cooperativa Manser per un’imprenditoria umanizzata, ho fatto un pezzo che amo particolarmente, ‘Il vagone silenzio’”. Una metafora forte, un vagone del treno in cui tutti devono stare zitti. “Quello dove anche se stai partorendo lo devi fare senza lamentarti – spiega – Il pezzo è divertente ma in realtà il vagone silenzio è una metafora di quanto alcune persone per darsi ragione da sole cerchino il silenzio degli altri”.
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Cinzia Leone (Foto Instagram)

“La satira politica ormai è la narrazione a favore di una politica che deve giustificare il suo non agire”

L’attrice comica spiega perché ha abbandonato la satira politica: “Perché preferisco quella umanistica. Non me ne frega niente di fare la satira della ‘narrazione’, ormai la narrazione politica è la politica stessa, la narrazione a favore di una politica che deve giustificare il suo non agire mai effettivamente su nulla. Sono anni che ci portiamo dietro le stesse identiche problematiche”. E sottolinea: “Mi riferisco alle morti sul lavoro, insopportabili, quasi quotidiane ormai, come i femminicidi. Ma anche alle spaventose diseguaglianze economiche, ai dissesti idrogeologici, alle periferie completamente abbandonate. Per non parlare del problema più grande di tutti, l’immigrazione. Non si può sfogliare la margherita e a ogni petalo dire ‘oggi li accogli tu, oggi io’, il problema è quello di far vivere e esistere queste persone dignitosamente senza depredare il continente da cui scappano, senza bombardarle, senza torturarle, senza considerarle merce umana di secondo piano”.

Cinzia Leone (Foto Instagram)

“Un mio pezzo è stato tagliato prima della messa in onda senza neanche avvisarmi”

Cinzia Leone è scomparsa dal piccolo schermo e spiega il perché. “Sono sparita nel silenzio più assoluto dalla trasmissione ‘Tunnel’, un enorme successo del ’94, senza che nessuno abbia scritto una parola, come se fossi evaporata. Per dieci anni sono stata completamente fuori da tutto. Da tutto. Nel 2005 ho partecipato al premio Massimo Troisi che si teneva a San Giorgio a Cremano, con un intervento comico che il pubblico aveva apprezzato molto”. “Tempo dopo – svela – quando mi sono seduta davanti alla tele per vedere la messa in onda del programma ho scoperto che non c’ero, il mio pezzo non arrivava mai perché ero stata tagliata, io e addirittura il cane, che a un certo punto era apparso sul palco perché era venuto a cercarmi. Ero stata tagliata senza essere nemmeno avvisata”. “Perché non l’ho mai raccontato? Perché mi avrebbero polverizzata in un attimo – constata amaramente –  facendomi passare per un’attrice sfigata che non meritava di lavorare e si lamentava. Queste cose se ne parli sono talmente patetiche che diventano quasi comiche. Io non ho mai praticato il sensazionalismo, lo detesto, detesto l’aura pubblicitaria che si deve creare su ogni evento, penso che il lavoro sia fatto di contenuti. Resta il fatto che sono sparita con un rifiuto corale da cinema, tv, e questo può destare leciti sospetti”.

Cinzia Leone (Foto Instagram)

“Ho scritto uno spettacolo per spiegare ai giovani i danni del fumo sui minori”

L’attrice si è dedicata ad altri progetti, molti dei quali rivolti al sociale: “Ho fatto cose degne, come partecipare al progetto organizzato dall’Eti (Ente Tabacchi Italiani) e l’associazione genitori italiani, sui danni del fumo per i minori. Era un grande progetto che toccava ogni regione italiana. Incontravo migliaia di ragazzi per i quali rappresentavo uno spettacolo che avevo scritto apposta, ‘Libertà sfumate’. Non se n’è mai parlato. Difficile trovarne tracce anche oggi in rete, tanto che io allora neanche seppi com’era andato, che risultati avesse avuto. Solo una regione in tutta Italia rifiutò di partecipare, l’Emilia Romagna. Un anno dopo mi contattarono, volevano che portassi lo spettacolo al di fuori del progetto proprio lì. Quando chiesi perché avessero rifiutato il progetto per poi richiamami, risposero che ‘Libertà sfumate’ era stata l’unica cosa ad aver funzionato sui ragazzi”.

Cinzia Leone (Foto Instagram)

“Mi piacerebbe riuscire a scrivere uno spettacolo comico sull’odio”

E la satira com’è cambiata? C’è ancora libertà per gli artisti? “C’è una libertà condizionata da un politically correct che è servito soprattutto a garantire protezione a un sistema non più disposto a essere criticato o dileggiato da una visione satirica. Sul fatto che non sia necessario offendere sono d’accordo, ma la satira è un’altra cosa”. “Faccio alcuni spot per il ‘Festival della Salute Mentale’ – aggiunge – Il dipartimento della salute mentale Asl 2 ha usato la frase ‘visto da vicino nessuno è normale’ che è una frase di Caetano Veloso che ha ispirato fortemente Franco Basaglia. Come istituzione l’Asl poteva utilizzare solo questa frase per aggirare il fatto di dire che siamo tutti nella me*da. Quindi lo faccio io nei miei spot, perché questo è il mio ruolo. Io sono una comica e per cazzeggio posso giocare con la parola merda perché quel cazzeggio contiene una parte di verità, questa è la satira”. Poi svela i suoi progetti futuri: “Mi piacerebbe riuscire a scrivere uno spettacolo comico sull’odio. Mi pare il sentimento più diffuso del mondo attualmente”.

Pubblicato il 17/10/2023 17:13

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