“L’Espresso” esce in edicola con un’inchiesta sulle società di Chiara Ferragni finita nell’occhio del ciclone per il caso Balocco. “Ferragni spa, il lato oscuro di Chiara” è il titolo con cui il settimanale schiaffa in copertina l’imprenditrice digitale ritratta nelle vesti di un pagliaccio. Una rappresentazione che ha scatenato non poche polemiche sui social eclissando la stessa inchiesta anticipata con queste parole: “Una rete ingarbugliata di società, una girandola di quote azionarie. Tra partner ingombranti, manager indagati e dipendenti pagati poco. L’influencer è a capo di un impero dove la trasparenza non è di casa”. Appena la copertina ha iniziato a circolare, sui social si è scatenato un putiferio.
I commenti social: “Questa copertina è di una violenza inaudita”
Ecco una serie di commenti di utenti inferociti raccolti su X: “Per la festa della donna l’Espresso ha deciso di fare le cose in grande”, “Anche questo lo trovo un errore di comunicazione. De L’Espresso, però. E non facciamo poi troppo gli stupiti se la gente empatizza con Chiara Ferragni #spiazzante”, “Questa copertina è davvero di una violenza inaudita”, “Se l’Espresso fa una copertina così è perché Ferragni è molto meno ‘potente’ e ‘privilegiata’ di come ai twitteri livorosi piace pensare. È una preda facile e il giornalismo italiano solo quelle può colpire”, “Grandissima delusione, una copertina orribile e violenta. Purtroppo non ho visto altrettanta violenza nei confronti di chi ha rubato dalla tasca degli italiani decine di milioni di euro. Una grande caduta di stile da una delle testate che sino ad oggi consideravo valida!!!”.
“Mai una volta che una copertina simile sia riservata ad un politico”
Ed ancora: “Stiamo andando proprio oltre”, “Orrore puro”, “Ma è uno scherzo? Una copertina del genere è offensiva e mortificante per tutte le donne, soprattutto per chi ha il coraggio di osare e di creare un lavoro nuovo. Se Chiara Ferragni ha sbagliato verrà giudicata nelle giuste sedi. Questo è un attacco gratuito e personalmente non acquisterò più questo giornale”, “Mai una volta che una copertina simile sia riservata ad un politico. A me Chiara non sta simpatica, anzi, ma questo mi pare esagerato”, “No, non mi piace. Si esagera. Capisco che è lo stile del giornale, ma bisognerebbe soppesare bene”, “L’ha toccata piano L’Espresso”, “Fossi in Chiara avrei già denunciato”, “Che schifo, adesso anche basta”.
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Claudia Rossi del “Fatto Quotidiano”: “Commentate senza aver letto una riga dell’inchiesta”
“Mi raccomando domani, inondateci di mimose. C’era una volta il giornalismo”, scrive la modella Elisa D’Ospina. “Una copertina che non c’entra niente con il giornalismo ma che è pregna di una violenza inaudita. Manco l’editoria americana con Harvey Weinstein era arrivata a tanto. Calmiamoci”, suggerisce Mario Manca, giornalista di “Vanity Fair”. A pensarla diversamente è Claudia Rossi del “Fatto Quotidiano” che su X scrive: “Tutti a commentare la cover de L’Espresso con Chiara Ferragni senza aver letto – palesemente – una riga dell’inchiesta. Un po’ come dopo l’intervista da Fazio, tutti esperti di sentenze però confondendo Agcm con Agcom. ‘Non parlo di cose non conosco’, che buona regola Moretti mio”.
Selvaggia Lucarelli: “Gente che non ha mai letto un giornale, pensa che non sia mai esistita una copertina simile”
Selvaggia Lucarelli, che per prima ha sollevato il caso del pandoro rosa Balocco griffato da Chiara Ferragni, ha rilanciato tra le sue Instagram Stories la copertina de “L’Espresso” e a seguire una serie di cover dove altri personaggi venivano rappresentati come clown. “Ovviamente gente che non ha mai letto un giornale pensa che non sia mai esistita una copertina simile – sottolinea – (e si concentra sulla foto, mica su quello che c’è scritto sotto la foto)”.
