Il padre lo cerca dopo 24 anni: "Era il mio eroe, poi è sparito"

Il padre lo cerca dopo 24 anni, Alessandro: “Era il mio eroe, poi è sparito”

Daniela Vitello

Il padre lo cerca dopo 24 anni, Alessandro: “Era il mio eroe, poi è sparito”

| 05/02/2023
Il padre lo cerca dopo 24 anni, Alessandro: “Era il mio eroe, poi è sparito”

5' DI LETTURA

Libertario, 71 anni, scrive a “C’è posta per te” per rintracciare il suo unico figlio Alessandro che oggi ha 42 anni e che lui non vede da 24 anni. “Non so se lo riconoscerei se lo incontrassi per strada, magari no – esordisce – “Certamente lui non riconoscerebbe me. Non so nulla della vita di mio figlio. Non so dove vive, se si è sposato, se ha figli, se io sono nonno. Non so che lavoro fa, non so niente. So solo che cinque anni fa, attraverso una persona, sono riuscito a fargli sapere che avrei voluto incontrarlo e lui mi ha fatto sapere che non aveva piacere”.

Gianfranco Apicerni, postino di ‘C’è posta per te’

“Negli ultimi 15 anni non c’è stato un giorno in cui non l’ho pensato”

Libertario ammette subito le sue colpe: “Ha ragione perché io non sono stato un buon padre. Aveva 8 anni quando mi sono separato da sua madre. Durante la separazione, ho sempre litigato con la mia ex moglie. Mi sono rifatto una vita, ho conosciuto una donna che aveva due figli, mi sono sposato e mi sono separato. Ho iniziato un’altra convivenza. Se ti dicessi che in questi 24 anni ho pensato a mio figlio, ti direi una bugia. La verità è che negli ultimi 15 anni non c’è stato un giorno in cui non l’ho pensato”.

La consegna della posta ad Alessandro

“So che è diventato un uomo non per merito mio perché non l’ho cresciuto io”

“Sono un uomo di 71 anni – prosegue – sono ormai nella terza età, sono qua non perché ho bisogno di lui economicamente ma perché ho bisogno di mio figlio. E’ l’unico figlio che ho, ho bisogno del suo affetto. Invecchiando si impara che nella vita non bisogna tenersi niente, bisogna dire tutto quello che si sente, soprattutto se quello che senti è per tuo figlio. So che è diventato un uomo non per merito mio perché non l’ho cresciuto io ma so anche che ci voglio provare”.

Libertario

“So che sei arrabbiato perchè non sono venuto al funerale di tua madre”

Alessandro, convinto dalla moglie, accetta l’invito e si presenta in studio. Il padre prende la parola: “Ti penso da tanto tempo ma non avevo il coraggio di farlo. Sono contento di vederti dopo 24 anni. Ti ho lasciato quando avevi 17 anni, adesso vedo di fronte a me un uomo, che non conosco, non so se è sposato, se ha dei figli, se sono diventato nonno. Ho chiesto a tanti di poterti rintracciare ma i tuoi conoscenti non mi hanno detto nulla, dove abitavi, cosa facevi. Cinque anni fa, un tuo amico ti ha detto che avevo il desiderio di vederti e tu hai risposto che in quel momento non eri disposto a vedermi, perché eri arrabbiato che non ero venuto al funerale di tua mamma”.

“Ho 71 anni, sono malato ma ho tanto amore da darti”

“Io ne ho di colpe nei tuoi confronti, ti chiedo perdono davanti a tutti – dice – Però non ho la colpa di non essere venuto al funerale della mamma perché non lo sapevo. Mi è stato detto casualmente molto tempo fa ma era già tardi. Ti chiedo scusa. Se lo avessi saputo, sarei venuto al funerale perché tu sei mio figlio e della tua mamma. Sono un vecchio di 71 anni, sono ammalato (ha un problema cardiaco, ndr.), però ho tanto amore da darti”.
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Maria De Filippi (Foto da video)

Alessandro: “Mi è mancata una figura paterna”

“Lui non mi conosce e non lo conosco neanche io – replica Alessandro – E’ passato così tanto tempo e i ricordi sono pochi. Io mi sono sposato tre anni fa, ho un bimbo che ha fatto nove mesi ieri, lavoro, faccio il meccanico. Dopo la separazione, mia mamma è rimasta sola e mi ha fatto anche da papà insieme alla nonna. Per me a scuola è stata una cosa abbastanza traumatica…vedere gli altri con i genitori. C’è voluto un po’ di tempo per farmene una ragione, mi è mancata una figura paterna. Posso capire che una relazione possa finire, ma non riesco a capire perché non mi abbia mai cercato fin dall’inizio, prima ancora della separazione”. 

Libertario e Alessandro

“Non c’era mai, sono sempre stato solo con lui”

“Avrei voluto sentire: ‘Hai bisogno di qualcosa? Come è andata a scuola?’ Non c’era mai – confessa – Io lo aspettavo sempre, il sabato e la domenica, era il mio eroe. Scendevo un’ora prima e quando lo vedevo era felicissimo. Poi hanno cominciato a esserci dei ritardi, gli incontri si sono diradati, ho visto la delusione anche di mia madre. Ero triste (…) Speravo che venisse almeno al funerale della mamma, per rispetto di entrambi. Sarebbe stata una bella cosa. Avevo bisogno di un aiuto, di un appoggio e invece ero da solo. Sono sempre stato da solo con lui”.

“Se mai dovessi lasciarmi con mia moglie, cercherei mio figlio tutti i giorni”

“Io sono vecchio, al tracollo della vita e voglio dare il mio amore a te – ribadisce Libertario – vorrei averti con me. Avere un figlio, darti tutto quello che non ti ho potuto dare prima per colpa mia. Mi assumo tutte le colpe. Vorrei darti tutto il mio affetto e il mio amore”. “Io mi chiedo solo perché non mi hai cercato? Se dovessi mai lasciarmi con mia moglie, io cercherei mio figlio tutti i giorni. Ci proverei sempre, non posso dimenticare mio figlio”, sentenzia. Alla fine, dopo qualche tentennamento, Alessandro apre la busta e riabbraccia il padre dopo 24 anni.

Pubblicato il 05/02/2023 14:49

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