Ospite di Peter Gomez a “La Confessione”, Rosalba Pippa in arte Arisa ripercorre la sua infanzia a Pignola, in Basilicata. “Ho letto da qualche parte che era una bambina un po’ strana e a scuola sniffava tabacco”, ricorda il giornalista. “Sì facevo un sacco di cose strane per attirare l’attenzione – replica la cantante – C’era un tabacco che si poteva sniffare, puliva le narici. L’ho fatto per un paio di giorni, giusto all’inizio del primo giorno delle scuole medie, perché volevo impressionare. Dopo un po’ le persone più che essere attratte da me cominciavano ad avere paura. Non avevano paura che gli facessi del male, era il distacco che si prende dal diverso. Per non essere allontanati dalla gente, bisogna essere come loro. Questo meccanismo l’ho imparato dopo tempo”.
“Sono sempre latentemente depressa e credo nel diavolo”
“Credo in Dio che è la natura ma credo anche in Satana anche se non lo nomino mai – confida Arisa – Penso che il diavolo sia insito nelle nevrosi degli esseri umani. Penso che in realtà non esista, come in effetti esiste palesemente il bene, la creazione, la luce, perché anche nella notte c’è una luce meravigliosa, quando il cielo è sereno. Credo che l’altra parte sia qualcosa che si annida, una sorta di isteria, di malattia che abbiamo noi esseri umani, perché non esiste nella realtà”. La cantante non ha mai fatto mistero di aver attraverso dei momenti bui a causa del male di vivere. “Io sono sempre latentemente depressa – confessa – Però sono abituata a vivere in questo stato, non mi aspetto le felicità incredibili. Sono una molto concreta nei confronti dell’esistenza. Pregare mi è servito tanto, io prego tutti i giorni. Faccio moltissima meditazione. A me fa stare bene”.
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“Anche se ho qualche chiletto in più, sono più contenta”
La cantante lucana parla del rapporto con il suo corpo: “E’ il mio tempio, il mezzo con cui faccio tutto quello che faccio. Per tanto tempo ho pensato che la bellezza del suo essere dovesse prevalere su tutto. Invece adesso mi piace nutrirlo, sentirlo forte. Lo sento forte mentre canto e lì penso che siamo una squadra Quindi anche se ho qualche chiletto in più, sono più contenta perché per me il massimo è cantare”. “Da un annetto non cambio più pelle – aggiunge – Mi sono assestata col peso, mi sono cresciuti i capelli piano piano. Però gli altri anni mettevo le extension, cambiavo completamente colore. Invece adesso voglio cercare di sviluppare una figura che esiste, che si forma bene ma rimane sempre quella”.
“Con gli uomini ho chiuso da un anno, mi sono scocciata”
La conversazione si sposta su Rocco Siffredi che sarebbe ben felice di coinvolgere Arisa nelle sue produzioni a luci rosse ma lei ha declinato l’invito. “A me Rocco fa molto ridere, è un amicone – confida – Il suo è un lavoro come un altro. Basta nasconderci dietro questa roba che il sesso è qualcosa per cui storcere il naso. Se facessimo sesso più tranquillamente, saremmo tutti più contenti e nessuno andrebbe a fare l’animale da tastiera, il frustrato della situazione”. “Il problema è che per farlo davanti alla telecamera bisogna essere coraggiosi”, sottolinea Peter Gomez. “No, bisogna solo non subire il giudizio degli altri – ribatte l’artista – E soprattutto gli altri non dovrebbero giudicare. Il giudizio è proprio deleterio. Se Rocco mi chiedesse di fare un film porno? Se non fossi Arisa lo farei”. “Una ragazza che ci prova con me l’ho trovata – svela – Com’è andata? Mmm…mi piacciono altre forme. Con gli uomini ho chiuso da un anno. Mi sono un po’ scocciata di perdere tempo nella promessa di trovare qualcuno che possa amarmi più di come sono in grado di amarmi da sola”.
“La maternità surrogata è contro le donne”
Icona della comunita Lgbtq+ e già madrina del Gay Pride, Arisa si dice “favorevole al matrimonio e alle adozioni gay” e “contraria alla maternità surrogata”. “Per me è antifemminista, è una cosa che va contro le donne – spiega – Penso che le femministe degli ’70 non avrebbero immaginato che un giorno si sarebbe arrivati a fare questa cosa. Ho paura che diventi un commercio. Poi comunque un bambino non si può avere come un paio di scarpe. Poi ci sono certi paesi dove nei contratti c’è scritto che se il bambino non è sano non viene consegnato. E cosa ne fanno di quei bambini che non sono sani?”. “Io personalmente non sono né di destra né di sinistra – confessa – Se voto? Ogni tanto sì e ogni tanto no. Anche perché trovo che per noi fuori sede votare non sia facile. Abbiamo app per qualsiasi cosa, tranne che quella per il voto. Cosa penso dell’eutanasia? Non sono d’accordo”.
“Giorgia Meloni può portarci ad alti livelli”
Nel finale, Arisa dice la sua su Giorgia Meloni: “Mi piace. Questa cosa mi verrà sicuramente contro. Le sue posizioni non sono molto aperte, però secondo me lei si comporta come una mamma, molto severa e molto spaventata. Poi non è solo madre di un figlio ma ne ha quattro. Allora bisogna che faccia cose che vadano bene per tutti e quattro i figli. A volte a uno dei quattro sembra che agisca in modo poco…però secondo me ci vuole tempo e da parte nostra ci vuole un cambio di atteggiamento, non sempre in lotta ma in dialogo. Il 10 faremo il Pride a Roma, poi lo faremo anche a Milano. Vorrei cercare di ampliare un po’ la rappresentanza della comunità Lgbt che non è fatta di macchiette e cose un po’ oscene, plateali, ma di gente normalissima”. “Dobbiamo smettere di spaventare e dimostrare che siamo gente wow – sentenzia – La gente che fa un certo percorso e una scelta così difficile sviluppa una sensibilità maggiore ed è un grande dono. Mi piacerebbe che le persone avessero la pazienza e l’amore di spiegargliele queste cose, di fargliele capire. Lei è una tipa che veramente ci può portare ad alti livelli perché ha molto cazzimma. A noi serve qualcuno che abbia cazzimma e che sia dalla nostra parte. Però le cose devono avvenire gradualmente”.
Pioggia di critiche per le dichiarazioni su Giorgia Meloni
“Cosa penso di Salvini? Sinceramente non mi ha mai ispirato – chiosa – Di Elly Schlein non penso proprio niente. A me della destra piace che la gente anche in malo modo poi le cose te le spiega. Gli altri, invece, non li capisco tanto. Sembra sempre che parlino d’altro, dei torti che si fanno personalmente. Sembra sempre di stare all’asilo. Mi piacerebbe una destra dichiaratamente più aperta rispetto ai diritti”. Le dichiarazioni rilasciate da Arisa sulla premier a “La Confessione” hanno sollevato un vero e proprio polverone e la cantante è stata sommersa dalle critiche: “Parole oscene di chi dice di sostenere la comunità Lgbt”, “Tutti i luoghi comuni sugli Lgbt+ in due minuti di delirio”. “Ma quale madre severa, si comporta da omofoba”, “Arisa, che ca*** dici?”.
