Annamaria Bernardini de Pace: "Le vere vittime sono gli uomini"

Annamaria Bernardini de Pace: “Ma quale patriarcato! Le vere vittime sono gli uomini”

Daniela Vitello

Annamaria Bernardini de Pace: “Ma quale patriarcato! Le vere vittime sono gli uomini”

| 23/11/2023
Annamaria Bernardini de Pace: “Ma quale patriarcato! Le vere vittime sono gli uomini”

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L’intervista rilasciata da Annamaria Bernardini de Pace a “Libero” è destinata a far discutere. La regina dei divorzisti mette in conto le critiche delle femministe mentre dichiara che, a suo dire, non c’è nessun patriarcato nella società. Il dibattito, scaturito dal femminicidio della 22enne Giulia Cecchettin uccisa a coltellate dall’ex fidanzato Filippo Turetta, è al momento abbastanza infuocato. “Ma quale patriarcato… Il delitto di Giulia non nasce dal patriarcato. E poi, le assicuro che dal mio osservatorio vedo molto, molto più matriarcato – sentenzia l’avvocato matrimonialista – Quando ho cominciato a fare questo lavoro, nel 1989, il mio è stato il primo studio tutto al femminile. L’unico uomo era il segretario che rispondeva a noi tutte. Oggi siamo ventisette donne e due uomini. Sono una ex femminista, figlia di un magistrato dal carattere autoritario, ex moglie di un fascista, eppure mi sono liberata”.

Annamaria Bernardini de Pace con le figlie Francesca e Chiara Giordano (Foto Instagram)

“Le donne tradiscono più dei maschi, solo che non si fanno scoprire”

“Prima della riforma del diritto di famiglia, nel 1975, le donne non avevano parità giuridica, rispondevano al marito – ricorda Annamaria Bernardini de Pace – Una volta che giustamente hanno ottenuto la parità, non si sono accontentate perché vogliono essere più potenti. Pensi alla gestione dei figli. Le madri credono di essere le uniche ad avere diritti sui figli perché li hanno cresciuti, perché hanno passato più tempo con loro, eccetera. Oggi il 76% di ricorsi di separazioni partono dalle donne, sono loro a voler porre fine a un matrimonio”.

“Le signore tradiscono molto più dei maschi – svela – solo che non si fanno scoprire, mentre i mariti hanno la sindrome di Pollicino e lasciano tracce ovunque. Ci sono donne che non si separano solo perché lui è ricco, e molte di quelle che divorziano da un uomo ricco vogliono solo spennarlo. E poi le amanti…Vogliono passare dalla serie B alla serie A e allora pubblicano le foto su Instagram in cui indossano le scarpe della moglie di lui prese di nascosto dalla casa al mare. Sono loro che decidono per l’uomo. Le vere vittime sono i maschi”.

Annamaria Bernardini de Pace (Foto Instagram)

“Ammiro Giorgia Meloni. È cresciuta senza padre e si è liberata subito del suo uomo”

La celebre divorzista non ha solo clienti facoltosi. “Assisto pure donne e uomini che non possono pagare la parcella – tiene a precisare – e le assicuro che le signore sono cattivissime”. Annamaria Bernardini de Pace assolve anche la destra di governo: “Non c’entra nulla col patriarcato. Giorgia Meloni che pure non ho votato è una delle persone che ammiro di più, è coraggiosa, intelligente, coerente e sincera. È cresciuta senza padre, si è liberata del suo uomo alla prima occasione”. La giornalista le ricorda che Giorgia Meloni ha chiesto di essere chiamata “il” presidente e non “la” presidente. “Fa bene – commenta l’ex suocera di Raoul Bova – Anche io dico sempre che sono ‘avvocato’ per dare importanza al ruolo che svolgo e non al sesso”.

Annamaria Bernardini de Pace con la figlia Chiara Giordano e i nipoti (Foto Instagram)

“Le donne vengono uccise perché sono educate a subire e non sanno scappare”

La conversazione si sposta sui femminicidi: “Perché le donne vengono ammazzate ancora? Perché sono educate a subire e non sanno scappare dagli uomini cattivi. Ho sentito una conduttrice televisiva dire ‘una donna coraggiosa, ha accettato per anni le botte del marito’. Le donne coraggiose se ne allontanano, non se lo tengono”. Anche Annamaria Bernardini de Pace ha subito atti di sessismo nel corso della sua lunga carriera, “ma – sottolinea – sono sempre andata avanti per la mia strada. I miei colleghi pur di non riconoscere la mia bravura mi dicevano ‘è in gambe’ – alludendo al fatto che avessi belle gambe – e non ‘è in gamba’ ma io me ne sono sempre fregata. E ho ottenuto tutto quello che volevo”.
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Annamaria Bernardini de Pace (Foto Instagram)

“Credo che l’assassino di Giulia Cecchetin sia cresciuto nella bambagia”

L’avvocato dà poi la sua opinione sul femminicidio di Giulia Cecchettin cha ha scosso l’Italia intera. “Credo che Filippo sia cresciuto, come molti giovani di oggi, nella bambagia – afferma – Non gli è stato mai detto ‘no’ e non è diventato emotivamente adulto. Non gli è stato insegnato che i cambiamenti sono necessari. Considerava Giulia come sua e quando lei gli ha comunicato che non voleva più stare con lui, non ha accettato la decisione, non ha saputo attraversare il dolore della perdita. Giulia, invece di ascoltare la sorella, invece di auto-tutelarsi lasciandolo perdere, ha fatto prevalere la sua generosità”. Nel caso del suo assassino a prevalere è stata anche l’invidia: “Oltre all’incapacità di accettare un ‘no’, c’è anche l’incapacità di assistere al successo della propria partner”.

Giulia Cecchettin da piccola con la madre scomparsa un anno fa (Foto da video)

“Giulia avrebbe dovuto pensare più a se stessa che a Filippo”

“So già che le femministe tossiche diranno che sostengo che Giulia se l’è cercata – aggiunge la divorzista – Ma Giulia non se l’è cercata. La colpa è di Filippo. Dico solo che avrebbe dovuto pensare più a se stessa che a Filippo…”. I ragazzi di oggi vanno aiutati, in primo luogo dalle loro famiglie “attraverso la condivisione continua”. “Con le mie figlie, che hanno cinquant’anni, parliamo ancora di tutto. Il guaio è che oggi tutti hanno un cellulare in mano”, svela la professionista.

Annamaria Bernardini de Pace (Foto Instagram)

“Una donna deve salvarsi da sola, senza aspettare che la liberi la politica”

“Ma perché bisogna prendersela con tutti i maschi? – conclude Annamaria Bernardini de Pace – Non è così che si riducono i femminicidi, le donne debbono ribellarsi a situazioni che non sopportano (…) E’ vero che adesso tutti gli uomini sono criminalizzati, accusati di essere la causa di ogni male. Mi chiedo poi che cosa c’entri il governo con l’omicidio di questa ragazza. Non capisco perché debba essere buttato tutto in politica. Questo è uno dei motivi per cui non ho amato il film di Paola Cortellesi che pure è un’attrice da Oscar. Perché una donna deve salvarsi da sola, senza aspettare che la liberi la politica come da sempre pensano le donne di sinistra”.

Pubblicato il 23/11/2023 13:19

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