“Alberto Genovese può uscire dal carcere e scontare la pena residua in comunità”. E’ il parere espresso dalla Procura generale di Milano in riferimento ad Alberto Genovese, come riporta il “Corriere della Sera”. L’imprenditore milionario è stato condannato a 8 anni, 4 mesi e 10 giorni per violenza sessuale, anche di gruppo, e lesioni ai danni di due giovani modelle che parteciparono ai party a base di droga e alcol che si tenevano a Terrazza Sentimento, il prestigioso attico con superattico con tanto di piscina a sfioro e vista sul Duomo di Milano, e a Villa Lolita ad Ibiza. Dopo l’arresto avvenuto a novembre del 2020, Alberto Genovese ha ammesso le proprie responsabilità e, grazie al suo ingente patrimonio, non solo si è pagato le cure mediche e psicologiche che dovrebbero portarlo a non replicare i comportamenti che lo hanno spinto a brutalizzare le sue vittime ma ha anche finanziato una fondazione e iniziative volte ad arginare il fenomeno della tossicodipendenza.

Chi è la donna con cui è convolato a nozze

Lo stesso ex re delle startup ha intrapreso un percorso terapeutico finalizzato a liberarsi della dipendenza dalla droga. Lo scorso dicembre, mentre era ai domiciliari in una comunità di recupero a Cuveglio (Varese), ha sposato una sua vecchia fiamma. Un’altra prova, stando ai suoi legali, del ravvedimento dell’imprenditore. Tenendo conto di tutti questi fattori, la Procura generale ha detto “sì” all’ipotesi avanzata dai legali che Alberto Genovese esca dal carcere di Bollate dove tra l’altro ha avuto una condotta irreprensibile e sconti il residuo della pena sceso sotto i quattro anni in una comunità. I giudici del Tribunale di Sorveglianza si pronunceranno a breve. L’ex inventore di startup è convolato a nozze con una donna con la quale aveva convissuto anni fa. I due avrebbero riallacciato i rapporti durante il processo. Dopo l’arresto, Alberto Genovese ha visto naufragare la relazione con Sarah Borruso accusata di aver partecipato allo stupro di Ibiza e condannata in primo grado a 2 anni e 5 mesi.
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Alberto Genovese rischia un altro processo

Arrestato nel novembre 2020, Alberto Genovese ha lasciato San Vittore ed è passato ai domiciliari in una comunità per disintossicarsi dalla droga a luglio 2021. Lo scorso 13 febbraio è tornato in carcere per l’esecuzione della pena definitiva che gli è stata ridotta perché ha rinunciato a presentare appello dopo la condanna in abbreviato, sulla base delle nuove norme della riforma Cartabia. Tra qualche giorno, potrebbe ottenere l’affidamento terapeutico. Alberto Genovese rischia il processo per altre due violenze, per la droga che circolava nelle sue magioni e per detenzione di materiale pedopornografico.