“L’immagine più bella di Sanremo è stata vedere quei tre ragazzotti, Baglioni, la Hunziker e Favino, che non avevano mai […]
“L’immagine più bella di Sanremo è stata vedere quei tre ragazzotti, Baglioni, la Hunziker e Favino, che non avevano mai lavorato insieme, diventare un trio delle meraviglie”. A parlare così in un’intervista a “Spy” è Duccio Forzano, regista del Festival di Sanremo targato Baglioni.
“Claudio è il mio mentore – racconta – Io arrancavo nella vita, prima che lui mi scoprisse: gli devo tutto. Stavo vivendo forse il momento più basso della mia giovinezza: ero senza soldi, senza corrente in casa e non pagavo l’affitto. Claudio aveva sentito parlare di me e mi fece chiamare dalla sua casa discografica, la Sony, per propormi di realizzare il videoclip della canzone ‘Bolero’. Fu una doccia fredda: lì per lì stentavo a crederci e riattaccai la cornetta. Poi mi dissero: ‘Non abbiamo molti soldi per questo progetto, solo 17 milioni di lire’. Io non ne avevo neanche 450 mila per pagare l’affitto: accettai di corsa ed eccomi qua”.
Il regista svela di aver fatto svariati lavori in passato per sbarcare il lunario, dal lavapiatti al carrozziere: “Quando mia mamma se n’è andata di casa, io e i miei tre fratelli ci siamo dovuti rimboccare le maniche. Ho iniziato a lavorare a 13 anni e ho fatto davvero di tutto. Solo così ho capito che lavorare è una cosa, fare il mestiere che faccio oggi io è un’altra. Potrà essere stressante, ma sono pagato per fare quello che mi piace: mi ritengo un privilegiato”.