Momenti di panico a bordo del Boeing 737-900 della compagnia United Airlines partito da Orlando con destinazione Los Angeles. Come racconta il “Daily Mail”, uno dei 179 passeggeri, con “chiari sintomi da Covid”, è morto durante il volo. Inutile ogni tentativo di rianimarlo.
“Tremava e sudava mentre saliva sull’aereo – ha testimoniato una passeggera – Era chiaramente ammalato ed è morto a metà volo. Abbiamo avuto un atterraggio d’emergenza a New Orleans, non abbiamo cambiato aereo e ci hanno fatto ripartire con lo stesso volo senza disinfettare niente. Siamo rimasti tutti seduti lì per ore ad aspettare che rimuovessero il corpo. È così che la United gestisce la sicurezza e la salute?”.
La compagnia aerea si è difesa sostenendo che il Centers for Disease Control and Prevention non ha ancora reso note le cause del decesso del passeggero e quindi al momento non è detto che si sia trattato di complicazioni legate al coronavirus. A smontare la tesi della United Airlines è sempre la predetta passeggera che riporta la confidenza raccolta dalla consorte del defunto: “Ridicolo…anche perché la moglie ha detto che aveva avuto sintomi da Covid-19 molto seri per tutta la settimana”. Tra questi, la perdita del gusto e dell’olfatto.
Stando alle testimonianze, l’uomo faceva fatica a respirare. La compagnia, che nel frattempo ha messo in quarantena gli assistenti di volo che hanno viaggiato sulla tratta Orlando-Los Angeles, ha anche precisato che prima di salire a bordo i passeggeri avevano firmato una dichiarazione nella quale assicuravano di essere negativi al virus e di non presentare alcun sintomo.
Il “Daily Mail” ha riportato la testimonianza di un’altra passeggera che ha puntato il dito contro la United Airlines. “Perché non ci avete nemmeno controllato la temperatura prima di salire?”, ha denunciato. La donna se l’è presa anche con i familiari del defunto: “Perché non lo avete portato in ospedale e anzi lo avete fatto salire su un volo in quelle condizioni?”.
