Ospite della prima puntata di “In arte”, il nuovo programma di Rai3 con Pino Strabioli, Ornella Vanoni confessa di fare […]
Ospite della prima puntata di “In arte”, il nuovo programma di Rai3 con Pino Strabioli, Ornella Vanoni confessa di fare uso di marijuana da decenni. Non è la prima volta che la cantante ne parla apertamente (LEGGI QUI).
“Mi faccio una canna prima di andare a dormire – racconta – Un giorno mi hanno fatto fumare una canna, erano anni che non dormivo e quella notte ho dormito. Ho pensato: “Vuoi vedere che è la mia medicina?” Il mio psichiatra dice che va bene: “Ormai sono 55 anni che te le fai”. Quindi devo trovare delle badanti che rollano”.
In tema di uomini, la Vanoni ricorda il regista teatrale Giorgio Strehler: “E’ stato l’uomo che mi ha amato di più. Non mi ha mai perdonato di essere diventata famosa. Ci riparlammo ma non volevo più tornare con lui”.
La discussione si sposta su un altro grande amore della cantante: il collega Gino Paoli. “Io non ne posso più di parlare di lui – sentenzia – L’ho amato, ok. Lui mi ha amata? Sì, quindi chiedete a lui ogni tanto di parlare di me. Al nostro primo incontro mi avevano detto che fosse gay. Noi due eravamo strani, io sempre vestita di nero, e lui pure, quando ci incontriamo mi dicono ‘lui è fr….’ e lui chiede ‘quella rossa là, è lesbica? E poi porta male, è la cantante della mala’. Mi scrive Senza fine. Ci sediamo su un muretto e gli chiedo: ‘Ma non sei fr…? Lui: “Io?”. Io ho cercato in un uomo la protezione che mi dava mio padre, ma quest’uomo non c’è”.
“Ho una testa libera ormai, completamente a mio agio con me stessa – conclude Ornella – Sono contenta di aver raggiunto tutto questo. Da anni non ho un compagno e non è male. La morte? Non ne ho paura: ho attraversato la tisi, la guerra, un sacco di cose. Ci sono tanti modi per morire”.