Vittorio Feltri: "Stasi è innocente, lo capirebbe anche un cretino"

Vittorio Feltri: “Stasi è innocente, lo capirebbe anche un cretino”

Daniela Vitello

Vittorio Feltri: “Stasi è innocente, lo capirebbe anche un cretino”

| 23/05/2025
Vittorio Feltri: “Stasi è innocente, lo capirebbe anche un cretino”

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Tra quanti hanno sempre creduto nell’innocenza di Alberto Stasi, condannato nel 2015 in via definitiva a 16 anni di carcere per l’omicidio di Chiara Poggi, figura anche Vittorio Feltri. Ospite di Piero Chiambretti nella seconda puntata di “Donne sull’orlo di una crisi di nervi”, il direttore editoriale de “Il Giornale” non le manda a dire e attacca il sistema giudiziario italiano: “I tre gradi di giudizio? Solo in Italia avvengono queste putt***te! Qui succede che se io faccio un errore, se il mio idraulico sbaglia, paga. Qualsiasi lavoratore che sbaglia paga di tasca propria. I magistrati non pagano mai, paga lo Stato e questo mi fa schifo”.

Alberto Stasi è stato condannato al terzo grado di giudizio dopo essere stato assolto sia in primo grado che in appello per assenza di prove. Gli sviluppi del caso Garlasco con il coinvolgimento di Andrea Sempio, indagato per omicidio in concorso con Alberto Stasi o con altri, hanno lasciato interdetto lo stesso Piero Chiambretti che commenta: “Mi sembra di leggere la sceneggiatura di un libro di Agatha Christie. Stasi è passato da assassino a testimone”. “Quello di Garlasco è il più grave errore giudiziario degli ultimi anni – sentenzia Vittorio Feltri – Ma ce n’è un altro che poi verrà fuori: è quello di Bossetti che è stato condannato perché era un muratore antipatico”.

Alberto Stasi e Chiara Poggi (Foto da video)

“Il pasticcio su Garlasco è talmente grosso che è difficile descriverlo”

Vittorio Feltri ribadisce la sua opinione sul delitto di Garlasco anche ai microfoni di Radio Libertà: “A questo punto è evidente che sulla giustizia italiana occorre una riforma decisiva. Il pasticcio su Garlasco è talmente grosso che è difficile descriverlo, ma ora tutto converge a farci capire che il problema non è solo l’assassino di questa ragazza, ma anche quelli che non l’hanno trovato e quindi hanno preso uno a caso e l’hanno messo in galera. Altro che la formula ‘colpevole oltre ogni ragionevole dubbio’: Stasi è stato condannato in base a una serie di soli dubbi…Ho conosciuto bene Stasi e ho capito che non c’entrava. Spero che la prossima volta in cui lo incontrerò sia per festeggiare la sua innocenza. Questa vicenda mi disgusta”.
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Vittorio Feltri

“Molte chiacchiere e poco sugo. Dopo 18 anni è impossibile trovare l’assassino vero”

In un’intervista al Tg4, il direttore editoriale de “Il Giornale” dice la sua sulla nuova inchiesta della procura di Pavia: “Questi nuovi elementi sono ancora tutti da verificare. Io credo che ci siano molte chiacchiere e poco sugo, però può darsi che si riesca anche a trarre qualche elemento che possa contribuire a chiarire una volta per tutte questa indagine che prosegue da 18 anni”. Arrivare alla verità dopo così tanto tempo, a suo dire, è difficilissimo: “Dopo 18 anni è impossibile trovare l’assassino vero, lo capisce anche un cretino”. “Io mi auguro che ci riescano coloro i quali indagano adesso, – auspica – ma mi interessa soprattutto che si affermi l’innocenza di Stasi”.

Il “biondino dagli occhi di ghiaccio”, com’è stato soprannominato Alberto Stati, “ha pagato per ciò che non ha fatto, non esiste una prova che lui sia stato un assassino eppure si è fatto la galera. Questo è lo scandalo, è lo scempio che è stato commesso”. “Si è fatto 16 anni di carcere senza una prova – sottolinea Feltri – così come aveva stabilito il tribunale di primo grado a suo tempo e così come aveva stabilito il processo di secondo grado. Mancavano le prove per accusare il povero ragazzo il quale invece è stato poi condannato lo stesso in Cassazione, e qui c’è tutta l’assurdità della nostra magistratura che in terzo grado dà dei deficienti ai giudici di secondo grado e di primo grado”.

Alberto Stasi (Foto da video)

Vittorio Feltri: “Io ho capito immediatamente che Stasi non c’entrava niente”

“Alberto Stasi è un innocente – ribadisce Vittorio Feltri – anche un cretino lo capisce che è innocente, basta guardare le carte, cosa è successo durante le indagini iniziali, si capisce subito che non c’entra niente, invece lo hanno condannato ed è tuttora considerato un assassino, questo è vergognoso. Oggi lo sostengono tutti, arrivano adesso, dopo 20 anni, ma ho capito immediatamente che non c’entrava niente, perché l’ho interrogato, perché conoscevo il suo primo legame, perché ho guardato le carte, perché ho letto tutte le stupidaggini che sono state scritte contro di lui e per cui ho capito che lui era innocente”.

Il settimanale “Giallo”, nel frattempo, esce in edicola con alcune intercettazioni che sarebbero riconducibili all’avvocato Ermanno Cappa, padre delle gemelle Stefania e Paola (cugine di Chiara Poggi, ndr). In una di queste, l’uomo confiderebbe alla moglie e alle figlie di avere in programma un incontro a Roma con alcuni deputati per “attaccare Feltri e scoprire chi gli passa i documenti a favore di Stasi”. Ermanno Cappa avrebbe anche detto di aver contattato alti funzionari del Garante della Privacy e dell’Ordine dei giornalisti “che hanno già ‘cazziato’ La Stampa di Torino, e che un senatore (…) si sta muovendo”.

Pubblicato il 23/05/2025 10:57

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