Vincenzo De Luca, il presidente della Regione Campania, è stato ospite di “Muschio Selvaggio”, il podcast di Fedez e Mr. Marra. Un ospite inusuale che ha sfoderato un’ironia capace di sostenere uno show esilarante e al tempo stesso pieno di contenuti. La puntata inizia con una clip in cui il governatore campano dichiara in un comizio di non apprezzare le donne e gli uomini tatuati. Poi rivolgendosi a Fedez ricorda con lui il siparietto di Sanremo, quando il rapper ha baciato sul palco il cantante Rosa Chemical. Il presidente ribadisce il suo disappunto per il gesto che, sorridendo, definisce di cattivo gusto e diseducativo. Tornando alla sua avversione per i tatuaggi, Fedez chiede: “Quindi il mondo non l’hanno rovinato le persone con i tatuaggi?”. “Non c’è nessun dubbio su questo – risponde Vincenzo De Luca – lo hanno rovinato quelli in giacca e cravatta e quelli con le divise militari”.
“Lo Shiva non lo conosco, ma data la descrizione lo proporrei per il metodo pedagogico Singapore”
Il presidente della Regione Campania affronta temi spinosi come quello della criminalità, in particolar modo quella giovanile delle baby gang sempre con “il ferro in tasca, coltelli per fare le sfide a chi è più bullo: una lista corredata di dati che supportano la tesi su quanto i giovani di oggi siano in balia di un momento storico preoccupante”. Poi si parla di trap e rap e Fedez chiede a Vincenzo De Luca il suo parere sul caso del trapper Shiva arrestato per tentato omicidio. Il governatore allora dice: “Lo Shiva non lo conosco, ma data la descrizione lo proporrei per il metodo pedagogico Singapore. A Singapore la polizia municipale è dotata di un frustino di bambù sottile, mica fanno il carcere… ti danno una ventina di frustate tra capo e collo e … allora come si chiama… Shiva, metodo Singapore! Ma la vogliamo finire con queste put*anate?!”. “Lo conosce Geolier?”, chiede ancora Fedez. Vincenzo De Luca risponde: “Mi pare ci sia una mostra ora”. “Ma è un trapper…”, dice ridendo il cantante. “Allora è un amico tuo”, sentenzia il governatore.
“Pier Luigi Bersani? È il padre di una grande put*anata politica che è l’articolo 1”
Non poteva mancare la politica, il campo da gioco del governatore. Sul suo partito, il Pd, dichiara: “Abbiamo un gruppo dirigente che nella grande maggioranza, per quello che mi riguarda, è un gruppo dirigente di anime morte, di anime morte che non rappresenta nulla né sul piano territoriale, né sul piano sociale e spesso nemmeno sul piano della grammatica e della sintassi”. Su Elly Schlein aggiunge: “I contenuti programmatici sono, diciamo, flebili”. Poi ne ha anche per Pier Luigi Bersani: “È il padre di una grande put*anata politica che è l’articolo 1, però non posso dirgli niente, se è amico è amico, però è una puttanata, un atto di velleitarismo politico”. Alla domanda su quali siano le sue mire politiche risponde: “In questo momento cerco di fare in modo che si definisca un programma alternativo a quello dell’attuale governo che io considero un disastro, soprattutto dal punto di vista del Sud. Il Sud è stato tradito, calpestato. Costruire un programma che sia convincente per la maggioranza degli italiani altrimenti quelli che stanno al governo continueranno a restarci”.
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“Ho pensato di smettere con la politica quando hanno aggredito i miei figli”
I due conduttori del podcast, a quel punto, chiedono a Vincenzo De Luca se abbia mai pensato di dire basta con la politica. Il governatore campano si fa serio e risponde: “Ci sono stati due momenti nella mia vita politica. Io sono sempre andato avanti da solo, ma rabbia, pentimento anche, sono sentimenti che ho provato quando hanno aggredito mediaticamente i miei figli. Quando hanno cercato di far pagare ai miei figli qualcosa che non sono riusciti a fare pagare a me. Una vera infamia. Hanno subito aggressioni a livello di barbarie. Questa è l’unica cosa che mi ha fatto male e ho pensato realmente se ne valesse la pena. Anche moralmente”. Poi svela di aver passato una notte in galera. “La politica è una motivazione di vita – continua – ho passato la vita per la scelta fatta ai tempi delle battaglie accanto ai contadini, ricordo una notte in cella: io quelle facce scavate non le dimentico. Rimane la scelta ferma, nessun pentimento, solo amarezza di aver verificato che quelle motivazioni valevano per me e per i militanti, non per gli altri dirigenti. Mi sono sentito tradito. Ho dato l’anima, la vita”.
“Per Saviano come per tutti vale un principio: serve rispetto”
Fedez e Mr. Marra portano la discussione su Roberto Saviano. Tra il governatore e lo scrittore non corre buon sangue: “Saviano ha fatto un lavoro importante e coraggioso – dice Vincenzo De Luca – Ma è entrato nel ruolo. E per Saviano come per tutti vale un principio serve rispetto: se vuoi parlare di De Luca non valgono le caricature, ti devi informare, devi studiare, devi capire quale è stata la sua vita e se ha consumato la sua vita nelle battaglie di legalità devi avere rispetto. Punto”. La puntata si chiude parlando della vicenda personale di Federico Lucia. Il tumore e la paura in ospedale per le due emorragie improvvise, gli ultimi mesi turbolenti in casa Ferragnez e il coraggio con il quale ha affrontato tutto questo.
“Hai dato coraggio agli altri, hai dimostrato di essere un uomo”
È il presidente Vincenzo De Luca a prendere l’argomento rivolgendosi a Fedez: “Fatti dire un’ultima cosa, io avrei dovuto sfotterti per come stai combinato. E avevo invece esigenza di dirti una cosa che è strana per il soggetto e come si presenta”. Poi fa una pausa e continua: “Tu hai avuto un’esperienza umana terribile. Tu hai affrontato un tumore, hai avuto un’operazione chirurgica, poi una seconda, hai affrontato queste prove della vita con un coraggio, con una generosità… sei riuscito a utilizzare questi tuoi momenti difficili per dare coraggio agli altri. Hai dimostrato di essere un uomo”. Parole forti e sentite che colpiscono il cantante che risponde: “Grazie mille, mi ha quasi fatto commuovere davvero”. Vincenzo De Luca allora aggiunge: “Ti voglio bene”. E Fedez risponde: “Contraccambio”.
