La Sardegna sfoggia l’ennesima bellezza
- I trascorsi da calciatrice: “Ho giocato solo con i maschietti”
- La laurea in Archeologia e la passione per la recitazione
- Da Videolina a “Quelli che il calcio”: “Non ho mai chiesto una raccomandazione”
Diletta Leotta, scansati. Valentina Caruso, tra i volti di Sky Sport in forte ascesa, si candida a diventare la nuova reginetta di Instagram. Oltre al sex appeal, la bellezza sarda può vantare una certa competenza tecnica grazie ai suoi trascorsi da calciatrice. “Ho giocato nel Flumini Quartu, in quel periodo non c’erano squadre femminili, ed essendo i settori giovanili misti, ho giocato solo con maschietti. C’era una squadra femminile, ma erano tutte ragazze più grandi, dai 20 in su, ed io avevo 10/12 anni”, rivela in un’intervista a Rumors.it.
“La mia passione è diventata anche una professione”
Già da piccola, si scopre, era un “maschiaccio”. “Giocavo a calcio o con le macchinine telecomandate – racconta – Le bambole le buttavo, ci rimanevo anche male quando me le regalavano, perché mi divertivo di più con giochi che poi alla fine erano da maschietti. Magari altre mamme storcevano il naso, nel vedere una bambina giocare a calcio in mezzo ai maschi, ma i miei genitori mi hanno sempre lasciato fare, erano contenti, e hanno fatto bene perché poi quella passione è diventata anche una professione per me”.
La laurea in Archeologia
Valentina Caruso è laureata in Lettere con indirizzo in Archeologia. La sua passione per l’antichità l’ha portata ad appassionarsi anche di recitazione. “Quando ero ragazzina a scuola – spiega – avevo una professoressa molto sensibile al teatro greco, oltre che romano; da lì ho iniziato ad appassionarmi, e ho pensato di fare teatro”.
“Non ho mai chiesto aiuto a nessuno”
La bella sarda ha mosso i primi passi in tv su emittenti sarde quali Videolina e Tele Costa Smeralda. Quindi è approdata a “Quelli che il calcio” di Simona Ventura e infine a Sky Sport. La Caruso assicura di aver fatto tutto da sola: “Non mi sono mai avvalsa di una protezione da parte di qualcuno, di una raccomandazione. Non ho mai chiesto aiuto a nessuno, ho fatto tutto con i miei unici sforzi e sacrifici”.
