Teo Mammucari: “Belve? Non porto rancore a Francesca Fagnani”

Teo Mammucari: “Belve? Non porto rancore a Francesca Fagnani”

Germana Bevilacqua

Teo Mammucari: “Belve? Non porto rancore a Francesca Fagnani”

| 19/05/2025
Teo Mammucari: “Belve? Non porto rancore a Francesca Fagnani”

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Teo Mammucari torna sulla sua esperienza a “Belve” e giura di non serbare rancore nei confronti di Francesca Fagnani. Il prossimo 20 maggio il conduttore e showman esce in libreria con “Dietro ogni profondo respiro” edito da Rizzoli. Una biografia dolorosa che racconta il dramma personale di un bambino abbandonato dalla mamma a tre anni e mezzo in un collegio di suore. In un’intervista al “Corriere della Sera”, Teo Mammucari condivide un ricordo lontanissimo di quel giorno: “Stringevo forte un pugno di caramelle, erano il mio piccolo tesoro, l’ultimo regalo che mia madre mi aveva lasciato prima di andarsene. Una suora me le tolse: qui le cose si dividono, non sono solo tue”. “È inutile raccontare stupidaggini alla gente – continua -. Le suore menavano tanto e me le ricordo tutte quelle suore, una per ogni anno, tutti i nomi di ogni classe: suor Consolata che ti tira per il collo, suor Deodina che ti prende per le orecchie…”.

“Erano suore che menavano come nei film di Bruce Lee – aggiunge – all’epoca se avessero fatto un film di karate con le suore protagoniste non mi sarei meravigliato. Ora ci scherzo ma è stata una roba molto dura”.
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Teo Mammucari (Foto da video)

“Mia madre mi mise davanti cinque milioni e mi chiese di non tonare più”

“Ricordo molto bene il lungo corridoio buio e freddo che ho attraversato entrando – racconta Teo Mammucari – con un’eco che amplificava ogni passo. Quel corridoio mi è rimasto dentro. Quando passavo sotto quel tunnel, sentivo una specie di fastidio, di dolore che era completamente diverso e lontano da quello che capivo”. Da bambino vedeva la madre ogni 15 giorni al parlatoio. “I miei erano separati, mio padre non l’ho visto per mesi”, confida. Un giorno la madre gli disse che aveva deciso di vendere la casa: “Mi mise davanti cinque milioni di lire e mi disse: questi sono tuoi – ricorda -. Io non posso tenerti qui, quindi ti do questi soldi se te ne vai. La regola è che non devi più tornare da me. Non l’ho più vista per 11 anni”. Nel giorno del suo diciottesimo compleanno sua madre le disse che aveva deciso di vendere la casa: “Mi mise davanti cinque milioni di lire e mi disse: questi sono tuoi. Io non posso tenerti qui, quindi ti do questi soldi se te ne vai. La regola è che non devi più tornare da me. Non l’ho più vista per 11 anni”. “Non li ho mai odiati – ammette parlando dei genitori -. Quando vai a indagare ti accorgi che tua madre, anche lei, è stata nei collegi, ha sofferto, è stata abbandonata e tutto il resto”.

“Mio padre pure peggio – aggiunge -. Sono cresciuti in tempo di guerra, con le sirene che suonavano per i bombardamenti. Nel pensiero di una madre diventata adulta così, mandarti in collegio le fa pensare che sei protetto perché mangi, bevi, dormi e non hai nessun problema. Prima di sentirsi odiati e abbandonati bisogna capire”.

Teo Mammucari e il suo libro (Foto video)

“La nascita di mia figlia è stato il giorno più bello della mia vita”

Teo Mammucari spiega come il suo percorso lo abbia portato ad essere la persona che è oggi: “Quella sofferenza mi ha portato alla luce, mi ha portato a illuminare quel corridoio. Se non fosse accaduto quel che mi è accaduto, probabilmente oggi avrei fatto tutt’altro nella vita. Quando arrivano certe cose le devi accettare, devi essere pronto. La sofferenza ci dà le chiavi per capire”. La sua carriera inizia a 20 anni nei villaggi turistici. “Per me erano il paese dei balocchi – ricorda –  Facevo il prestigiatore, suonavo la chitarra, mangiavo e dormivo gratis, e mi pagavano, poco, 300mila lire. Il villaggio era diventato la mia nuova famiglia, inconsciamente avevo ritrovato il mio collegio”. Il conduttore parla della sua vita privata e della figlia, nata dall’amore con l’ex velina Thais Souza Wiggers che, dopo la separazione, tornò in Brasile. Teo Mammucari non ha visto la sua bambina per tre anni. “La nascita di mia figlia è stato il giorno più bello della mia vita – confessa -. Ci metto il cuore, ci metto il lavoro per farla stare bene, ci metto la presenza e la pazienza ma anche il rigore e le regole”.

“È chiaro però che mi porto dentro quel dolore di quando ero bambino – ammette – tutti vorremmo tornare a casa e vedere nostra figlia, tutti i giorni. Ecco, quando riportavo mia figlia dalla mamma, riprovavo quel tipo di sensazione: mi sono rivisto quando mia mamma mi lasciava e ho avvertito di nuovo quel tipo di dolore”.

Teo Mammucari (Foto video)

“Con Selvaggia Lucarelli uno scontro spettacolare, ma faceva parte del gioco”

In tanti anni di carriera sono stati molti gli incontri professionali che sono rimasti nel cuore di Teo Mammucari, come quello con Flavia Vento.  “Sono felice di averla un po’ illuminata – dice il conduttore -. Lei è così: sai che un giorno racconta che vede la Madonna al campo da golf, che un altro sogna Tom Cruise, che un altro ancora incontra gli alieni, ma Flavia ha un grande cuore, è generosa, certo può sembrare una fuori di testa, ma oggi un po’ di follia nella testa ci vuole, no? Tutti mi chiedevano se scherzava o era proprio così. E io le dicevo sempre: lascia questo mistero”. Con Ilary Blasi è rimasta una bella amicizia: “Penso ai 5 anni alle Iene, ai tanti ricordi belli, al divertimento, alle gag in studio”. E Selvaggia Lucarelli? “A Ballando abbiamo mandato in scena uno scontro spettacolare, ma chi conosce questo mondo sa benissimo che è parte del gioco. Tra noi è stata sempre una battaglia corretta: so incassare e so rispondere quando devo. E così mi piace. Non la toglierei mai dalla giuria di Ballando: è intelligente, ha un linguaggio forbito, è sveglia, poi certo a volte cavalca l’onda e va giù pesante ma è tutto spettacolo”.

Teo Mammucari e Francesca Fagnani (Foto da video)

Teo Mammuccari sulla sua esperienza a “Belve”: “Non ero al posto giusto per fare il mio show”

Tra le liti più dure Teo Mammucari ricorda quella con Mara Venier: “Ci siamo mandati a quel paese di brutto, ma oggi ci vogliamo bene. Per me è una sorella maggiore”. Poi l’accenno inevitabile alla vicenda che lo ha visto protagonista a “Belve”: “In 30 anni di carriera capitano momenti più belli e altri più brutti. In quell’occasione sono andato io nel posto sbagliato: ero arrivato tranquillo, lei mi aveva detto di non preoccuparmi perché registravamo più di quello che serviva. E invece, una volta lì, lei ha fatto il suo lavoro, certo umanamente potevo aspettarmi che mi dicesse di fermarci perché io avevo capito che non ero al posto giusto per fare il mio show o per dire la mia. I social hanno fatto il resto: al pubblico piace avere un Barabba contro cui gridare. Ma è il passato, io non sono uno che porta rancore”.

“Dopo quell’esperienza mi ha colpito la telefonata di Pupi Avati. Mi ha confessato che è un mio fan ed è affascinato non dalla mia comicità, ma dalla mia imprevedibilità. Mi ha detto: sei l’uomo più imprevedibile in assoluto. E infatti sei l’unico che se ne è andato da lì”, conclude.

Pubblicato il 19/05/2025 15:07

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