Stupro di Palermo, la vittima mostra il suo volto ad "Avanti Popolo"

Stupro di Palermo, la vittima mostra il suo volto ad “Avanti Popolo”: “Ho provato a farla finita”

Daniela Vitello

Stupro di Palermo, la vittima mostra il suo volto ad “Avanti Popolo”: “Ho provato a farla finita”

| 31/10/2023
Stupro di Palermo, la vittima mostra il suo volto ad “Avanti Popolo”: “Ho provato a farla finita”

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La 19enne stuprata lo scorso 7 luglio da sette ragazzi a Palermo, è stata ospite di Nunzia De Girolamo ad “Avanti Popolo” nella puntata andata in onda martedì 31 ottobre su Rai3. Per la prima volta la ragazza ha mostrato il suo volto in tv. “Ho deciso di metterci la faccia perché quando si crede in qualcosa uno ci mette la faccia – ha spiegato – Io credo in ciò che sono e non ho nessuna colpa. Non ho sbagliato. Passo degli alti e bassi, la notte non dormo come prima. La sera i pensieri ti risalgono in mente e piango”.

Il tentato suicidio: “Sono venuti i carabinieri, è successo un casino”

La giovane ha lasciato Palermo perché dopo la violenza “i social la stavano ammazzando”. La 19enne è diventata bersaglio di insulti. “Quando mi sento più triste e più debole e mi sento dire queste cose, mi colpiscono in pieno – ha affermato – Nei momenti in cui mi sento più forte le prendo a scherzo, penso semplicemente che sono ignoranti, che non riescono a capire la mia vita perché non hanno indossato le mie scarpe. Quindi non posso cogliere realmente chi sono”. “Quando ero nella seconda comunità in cui sono andata dopo questo fatto, ho provato a farla finita. Sono venuti i carabinieri, è successo un casino”, ha svelato.

“Ho avuto un padre violento, mia madre è morta quando avevo 14 anni”

La 19enne ha ripercorso la sua infanzia davanti alle telecamere: “Ho avuto un papà violento, sono stata con lui fino ai due anni e mezzo/tre. Poi sono andata via con mia madre che è stata un punto di riferimento fortissimo per me. Ancora sino ad oggi tutto quello che mi diceva mi accompagna. I sorrisi che mi faceva ce li ho ancora impressi. Certe volte vado avanti per questi ricordi. Per me era quasi come fosse una sorella. Mamma aveva la sclerosi multipla ed era paralizzata nel letto. Se ne è andata quando avevo 14 anni. Vado in comunità e inizia un periodo in cui mi sento sola”.
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“Il ragazzo con cui convivevo mi ha abbandonata per strada”

“Uscita dalla comunità avevo incontrato un ragazzo e ci convivevo – ha raccontato – A un certo punto, i suoi dicono che non potevano tenermi più e lui mi lascia a piazza Indipendenza che è una piazza di Palermo. Erano le 21, mi aveva detto che l’indomani mattina sarebbe tornato alle 8 a prendermi per trovare una nuova sistemazione. Ho aspettato lì per tre giorni ma lui mi ha abbandonato”. “In un uomo forse cerco una figura paterna, a differenza di quello che pensano gli altri non cerco l’aspetto superficiale – ha detto – Cerco quel calore che alla fine nessuno mi può dare, simile a quello di mia madre”.

Nunzia De Girolamo (Foto da video)

“Mi fidavo di Angelo Flores perchè si mostrava dolce con me”

La 19enne ha parlato di Angelo Flores, il ragazzo che ha raggiunto in Vucciria la sera dello stupro e che si trova in carcere insieme a sei amici: “Mi fidavo perchè si mostrava dolce con me, lo avevo portato anche a mare con la mia amica, per la prima volta con lui sono andata nell’acqua alta perché mi teneva, mi diceva di stare tranquilla, che non mi avrebbe fatto affondare. Gli ho raccontato la mia vita e lui diceva che non mi avrebbe mai abbandonato o fatto del male. Diceva che mi avrebbe trattato da principessa (…) Ero ossessionata da lui, ero innamorata ma per lui ero praticamente un gioco”.

La 19enne stuprata a Palermo (Foto da video)

“Mi ricordo la torcia puntata di Angelo e un insieme di persone come se fosse un incubo”

“Quella sera – ha raccontato ad “Avanti Popolo – mi sono lasciata convincere a bere, tanto eravamo in un posto molto affollato. Quando Angelo mi ha detto di fare una passeggiata, eravamo pur sempre in centro. Pensavo che dopo sarei rimasta sola con lui e che gli altri si sarebbero distaccati. Mi ricordo la torcia puntata di Angelo e un insieme di persone come se fosse un incubo. Poi mi ricordo quando mi hanno presa per la testa. Erano violenti, infatti mi ricordo soprattutto i dolori. Mentre ero a terra mi prendevano a calci per farmi alzare. Siccome non ci riuscivano mi prendevano di forza per i fianchi. Ho chiesto ad Angelo di chiamare l’ambulanza, dicendo che non l’avrei detto a nessuno. Ma lui ha detto che li avrei denunciati, si è messo a ridere e se ne sono scappati. Io sono andata in un muretto vicino la strada e lì mi hanno visto due donne che mi hanno chiesto se avessi bisogno di aiuto. Gli ho chiesto di chiamare il mio ragazzo”.

Alcuni concittadini addossano alla ragazza la colpa dell’accaduto

Nunzia De Girolamo ha mandato in onda un servizio in cui alcuni palermitani addossano la colpa dell’accaduto alla vittima: “Ma lei l’ha visto il tratto che c’è dalla Vucciria al cantiere? Non sono due passi, una persona ubriaca non ci arriva là”, “In Vucciria non ce la faccio stare a mia figlia alle tre di notte”, “Ma glielo guardate Instagram e TikTok a lei? Che è sempre più nuda che vestita”, “Ha sfruttato un po’ quest’onda di fama che fama non è”, “Ci aveva provato anche con me e io l’ho rifiutata per rispetto del suo ragazzo”.

“Voglio un lavoro per essere autonoma, mi piacerebbe vivere a Milano”

“Vuoi dire qualcosa visto che hai lasciato Palermo per queste parole?”, ha chiesto la conduttrice. “Fanno semplicemente schifo e danno adito agli istinti dei maschi – ha replicato la 19enne – I maschi se hanno 100 donne vengono apprezzati mentre le ragazze se hanno 100 maschi devono stare per forza col centunesimo e vengono giudicate delle poco di buono, non libere di avere la propria intimità o costrette ad averla con tutti”. Nel finale, la ragazza ha spiegato come si immagina il futuro: “Vorrei un lavoro per essere autonoma, poi vorrei iniziare l’università e fare psicologia. Mi piacerebbe molto vivere a Milano. Più di tutto mi manca avere qualcuno che quando piango mi abbracci”.

Pubblicato il 31/10/2023 23:01

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