Un’occasione imperdibile per affrontare un tema che è ancora un tabù: la morte. Su Real Time debutta la docu-serie “Questa cassa non è un albergo” che svela il backstage di Taffo, l’impresa di funeral service più rinomata d’Italia, famosa per il suo approccio innovativo nel fare comunicazione sui social media. Sono tre gli episodi durante i quali gli spettatori potranno immergersi nel quotidianeità, spesso intrisa di humor e irriverenza, della famiglia Taffo. Il programma è già accessibile su discovery+ e sarà trasmesso giovedì 2 novembre alle 21.20 su Real Time.

Il capostipite Luciano Taffo opera nel settore funebre da 45 anni
Al centro della storia c’è il capostipite Luciano Taffo, ribattezzato dai familiari “l’imperatore”, che opera nel settore funebre con passione e integrità da 45 anni, affrontando le sfide e le problematiche di un “servizio che non concede repliche”. Nel corso delle puntate, emergerà il desiderio di Luciano di donare a Roma la sua prima casa funeraria. La famiglia Taffo al completo supporta il patron quotidianamente. A cominciare dalla moglie Luana, specializzata nel servizio di cremazione per animali di piccola taglia. Empatica con i clienti, non esita a far sentire la sua voce se il marito interviene nelle sue decisioni.
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Di cosa si occupano i figli di Luciano Taffo
I figli Alessandro e Daniele hanno ruoli complementari. Mentre il primo dà sfogo alla sua creatività attraverso le audaci campagne pubblicitarie che hanno fatto la fortuna dell’azienda in termini di popolarità, il secondo si dedica con meticolosità alla gestione finanziaria. Infine, c’è il brillante ed estroverso Sandro Purificati che cura l’aspetto operativo e che ha anche l’arduo compito di placare le preoccupazioni e i momenti di tensione di Luciano che, come svela nel promo, ha portato a termine “non meno di 100mila servizi funebri” nel corso della sua vita.