Il servizio de “Le Iene” in cui Rocco Siffredi viene accusato di stupro, dentro e fuori dal set, da alcune attrici hard che hanno lavorato con lui ha avuto una grande eco mediatica. A difendere il re del p0rno scende in campo Valentina Nappi. L’attrice a luci rosse condanna le ragazze che puntano che puntano il dito contro il p0rnodivo sotto accusa per violenza e abusi. “Queste ragazze, secondo me, semplicemente non dovrebbero fare le attrici p0rno – sentenzia – Rocco fa lo stesso tipo di scene da quando ha iniziato la sua carriera, che si aspettavano? Magari lui è uno che cerca di spingerti a oltrepassare i tuoi limiti – con me lo ha fatto, e lo ringrazio ancora per questo – ma nel momento in cui non ti trovi a tuo agio nessuno ti vieta di alzarti e andartene. Se continui, lo fai per soldi, e in quel caso il consenso c’è, eccome”.
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Valentina Nappi commenta il servizio de “Le Iene” che inguaia Rocco Siffredi
Insomma, per Valentina Nappi Rocco Siffredi non ha usato violenza contro nessuna ma stava solo lavorando. A proposito dei presunti abusi fuori dal set dice: “Non ne so nulla. Comunque queste storie secondo me danneggiano le vere vittime. Troppo spesso le donne non vengono credute, e se succede è anche a causa di storie come questa. E danneggiano anche il p0rno. Per carità, gli stron*i ci sono in tutti i settori, ma in quattordici anni di carriera io, personalmente, non ho mai avuto problemi da questo punto di vista. Ho sempre potuto dire no, quando non me la sentivo. Nessuno ti costringe a fare nulla che tu non voglia. Certe persone forse si dimenticano che questo è un lavoro, e che non è un lavoro adatto a tutti”.
“Se Rocco ne uscirà? Spero di sì. Essere accusati di stupro è orribile”
“Purtroppo, e dico purtroppo, quel tipo di p0rno viene girato sempre meno, proprio a causa di queste false accuse – sottolinea Valentina Nappi – Quindi i produttori pensano che non gli conviene rischiare, e preferiscono girare p0rno vanilla. Non posso sapere cosa passa per la testa di queste ragazze. Secondo me, molte non riescono a capire che il p0rno è un lavoro, a tutti gli effetti. Pensano di poter andare sul set, fare solo quello che piace a loro ed essere anche pagate. Non ha senso lamentarsi dopo aver preso i soldi (…) Quello di cui sono sicura, al 100%, è che ai professionisti non gliene frega nulla di rovinarsi la reputazione per una scena (…) Alcune produzioni ti fanno sottoscrivere l’elenco delle pratiche che vuoi fare o meno. Ma anche in quel caso, se durante la scena cambi idea, nessuno ti obbliga a continuare (…) Poi, in genere, si discute sempre prima con gli altri attori il tipo di pratica che andrai a fare”. “Non è bello essere accusati così e non potersi difendere. Ci hanno provato anche con tanti altri miei colleghi (…) Se Rocco ne uscirà? Spero di sì. Essere accusati di stupro è orribile”.
