Blanco è indagato dalla Procura di Imperia con l’accusa di danneggiamento per il fuoriprogramma avvenuto nella prima serata del 73esimo “Festival di Sanremo” quando ha distrutto a calci il “giardino di rose” allestito per la sua performance. Le scuse del cantante erano arrivate poco dopo la sfuriata ma non sono bastate ad evitare l’immediata denuncia del Codacons che ha presentato un esposto cui è seguita l’indagine della Procura. Aver distrutto la scenografia, al di là della volgarità del gesto, viene individuato dall’accusa come danneggiamento di bene pubblico.
Alberto Matano: “Non sarà un po’ esagerato?”
Che l’esibizione prevedesse una performance con le rose era stato stabilito. Del resto la canzone “L’isola delle rose” è in promozione con un video in cui la rabbia per l’abbandono si traduce in un corpo a corpo con i fiori ma forse quella sera Blanco si è lasciato prendere la mano. Il pubblico all’Ariston non ha apprezzato quella furia contestando sonoramente con fischi e urla mentre la rete si è divisa tra chi biasima e chi giustifica quello spettacolo come forma d’arte. Ora la questione passa al tribunale. A “La vita in diretta” si discute di quello che è diventato un caso nazionale. “Tutto mi sarei aspettato tranne che Blanco potesse finire sotto inchiesta. Non sarà troppo?”, si chiede Alberto Matano.
Roberta Bruzzone: “Alla fine, è diventata davvero una scena del crimine”
In studio, a commentare la vicenda, c’è Roberta Bruzzone: “Alla fine, è diventata davvero una scena del crimine. Qui si parla di danneggiamento aggravato di beni pubblici. C’è un’indagine preliminare alla fine della quale si deciderà se proseguire, quindi formulare un capo di imputazione per quello che abbiamo visto tutti, oppure se archiviare. Non può essere derubricata come performance artistica e lo stesso Blanco, di fatto, lo ammette. Lui dice chiaro e tondo che ha distrutto tutto perché non sentiva la musica e, siccome voleva divertirsi, ha ben pensato di annientare tutto quello che gli capitava. Tra l’altro, cadendo a terra lui stesso”.
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“Molte famiglie si sono contrariate per questo spettacolo indecoroso”
“Che fosse parte di una performance artistica preventivata da copione, credo proprio che possiamo escluderlo – prosegue la criminologa – Questo ce l’ha confermato anche Amadeus stesso in diverse interviste. Quindi oggi quello che ha fatto questo signore è oggetto di una valutazione da parte della magistratura. Cosa rischia Blanco? Da 1 a 5 anni di reclusione. Se la Procura deciderà di procedere, quindi di formalizzare l’imputazione e rinviarlo a giudizio, la variabilità è da 1 a 5 anni. Tecnicamente, quello che ha fatto è un danneggiamento per altro avvenuto alla presenza di 11-12 milioni di persone in ascolto, molte delle quali famiglie, che si sono fortemente contrariate per questo spettacolo indecoroso”.
“Io l’avrei preso per un orecchio e gli avrei messo una scopa in mano”
“Anche in teatro c’è stata una reazione molto forte – conclude la Bruzzone – Credo che Amadeus avrebbe dovuto fare qualcosa di diverso. Io l’avrei preso per un orecchio e gli avrei messo una scopa in mano anziché metterla a Morandi e, tanto per cominciare, gli avrei imposto di porre rimedio a tutto lo sfacelo che aveva prodotto. Ha chiesto scusa dicendo ‘Sanremo ti amo’. Beh, se questo è il suo modo di amare…credo che ne potremo fare anche a meno”.
