16 Aprile 2022, 18:57
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A poche ore dalla Pasqua, Rita Dalla Chiesa si lascia andare alla nostalgia e ai ricordi che la portano dritta a Mondello. Fino a qualche tempo fa, la borgata marinara a pochi passi da Palermo era il buen retiro dell’ex conduttrice di “Forum”. Nella piazza principale, possedeva una casa che era ed è un vero e proprio gioiello. Due anni fa, la decisione di venderla. Ma la mente e il cuore di Rita Dalla Chiesa sono ancora lì.
“Mondello…. Mi manchi. Quanto amore ci avevo messo”, scrive a corredo di una serie di scatti di quella che è stata per lungo tempo la sua casetta vista mare. “La mia vita è cambiata tanto. Non scappi dai ricordi”, aggiunge tra i commenti. In risposta a chi le chiede il motivo per cui l’ha venduta scrive: “Con il lockdown e tutto il resto è stato sempre più difficile venirci. Non prendo l’aereo”. “Spero che la amino come l’ho amata io”, auspica riferendosi ai nuovi proprietari.
Rita Dalla Chiesa svelò al settimanale “Vero” di aver pianto lacrime amare prima di comprare quella casa. Col capoluogo siciliano, la nota conduttrice ha un rapporto di “amore-odio”. Qui trovarono infatti la morte il padre Carlo Alberto Dalla Chiesa e la moglie Emanuela Setti Carraro, assassinati in un agguato mafioso. Eppure l’amore per Mondello fu all’epoca più forte di qualsiasi sofferenza.
“È una piccola casa da pescatori, ha le scale tutte ‘sgarrupate’ e i muri scrostati ma da lì si gode la vista di tutto Palermo. È una città che amo da quando ero piccola; lì hanno vissuto i miei nonni, pur non essendo palermitani di nascita”. Rita Dalla Chiesa raccontò in questi termini a “Vero” la sua scelta di non tagliare il cordone ombelicale con la città a cui inevitabilmente associa il dolore più grande della sua vita.
“Ero bambina e sognavo di avere una casa così – spiegò – non mi interessavano le meravigliose case Liberty, ma le modeste case dei pescatori. Molti sono rimasti increduli per questa mia volontà, visto che quella è proprio la città dove mio padre è stato assassinato. Ho pianto lacrime amare prima di prendere la decisione finale. Mio padre e mia madre, però, adoravano Mondello. Ho pensato che tornando lì avrei ritrovato, in qualche modo, i miei affetti: i miei genitori, i miei nonni, le mie radici. Non potevo perdere quel patrimonio d’amore che i miei avevano per Palermo, non mi sembrava giusto”.
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16 Aprile 2022, 18:57