“Era tutto previsto, sapevo che sarebbe andata così, con quella performance, diciamo, artistica. Blanco voleva riprodurre il video in cui distrugge le rose, poi magari è andato oltre, non so cosa sia successo. Ma nulla che mi abbia sorpresa”. A parlare così ai microfoni dell’Agi è Jessica Tua, la titolare della ditta ‘Flower Stylist” che si è occupata delle composizioni floreali distrutte dal cantante durante la prima serata del 73esimo “Festival di Sanremo”.
“Io i fiori li amo e non li tratterei mai così”
“Ero sul palco a occuparmi degli ultimi dettagli e Blanco mi ha fatto i complimenti quando ha visto la composizione, ha detto che l’effetto era molto bello, proprio come lo desiderava – aggiunge la florovivaista – Non mi sono sorpresa quando è successo quello che avete visto, sapevo che l’avrebbe fatto. Io i fiori li amo e non li tratterei mai così”. “Perché si è comportato in quel modo? Non lo so ma in ogni caso l’effetto è che oggi tutti ne parlano”.
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“Doveva essere più soft la cosa, poi è degenerata”
La flower stylist Jessica Tua aggiunge ulteriori particolari durante un intervento al programma radiofonico “Un giorno da pecora”. “Dell’allestimento dell’Isola delle Rose per il pezzo di Blanco a Sanremo me ne sono occupata io – dice – Avevamo fatto una prova con un mix di rose finte e vere, l’allestimento doveva ricordare l’aiuola presente nel video della sua canzone. Questa cosa qui era preventivata, nel video infatti se la prende un po’ con le rose, nelle prove era una parte integrante. Era tutto previsto, ma non la parte finale, doveva essere più soft la cosa, poi è degenerata, non riesco a capire per quale motivo”.
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Per l’allestimento utilizzate circa 300 rose
La floravivaista racconta anche che per l’allestimento erano state utilizzate circa 300 rose e svela che costi hanno in questo periodo dell’anno. La cifra va dai 6, 8 euro fino a 10 euro. Se così, il valore delle 300 rose impiegate al Teatro Ariston ammonterebbe ad un massimo di 3mila euro.
