Nozze saltate per l'emergenza coronavirus, la chiesa nega il rimborso agli sposi - Perizona Magazine

Nozze saltate per l’emergenza coronavirus, la chiesa nega il rimborso agli sposi

Daniela Vitello

Nozze saltate per l’emergenza coronavirus, la chiesa nega il rimborso agli sposi

| 20/03/2020
Nozze saltate per l’emergenza coronavirus, la chiesa nega il rimborso agli sposi

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A causa dell’emergenza coronavirus, il Governo italiano ha vietato funzioni religiose, matrimoni e funerali in tutto il Paese. Quanti avrebbero dovuto sposarsi a breve, dunque, saranno costretti a rinviare la data. Tra questi anche un cittadino giapponese che aveva prenotato la chiesa San Filippo Neri di Firenze per impalmare la sua amata. Le nozze, fissate per il 21 marzo, sono state annullate ma la chiesa ha negato il rimborso agli sposi.

Il giapponese ha bussato alla porta del Codacons per denunciare l’accaduto. “Una storia che ha del surreale, ancora più grave perché vede coinvolta una istituzione religiosa che, in questo momento di grande difficoltà per milioni di cittadini, calpesta i diritti degli utenti”, sottolinea l’associazione in difesa dei consumatori.

“Nonostante l’evidente impossibilità materiale determinata dalla situazione attuale – si legge in una nota del Codacons – ha negato alle famiglie il rimborso di quanto versato per prenotare la chiesa (pari a 400 euro), dichiarandosi disponibile a restituire solo il 50% di quanto pagato”.

Questa, come riporta il quotidiano “La Repubblica”, l’ e-mail inviata dal parrocco della chiesa allo sposo: “Noi abbiamo messo in atto quanto stabilito da sempre per la prenotazione della chiesa. Il mio direttore cortesemente e gentilmente le ha già versato il 50 per cento e risposto già a questa questione. Non ve lo aveva ordinato il medico di prenotare la nostra Chiesa ma liberamente avere scelto e accettato le nostre condizioni. Come le ho detto il nostro direttore ha messo in atto ciò che noi da diversi anni facciamo (…) Si rende conto che sta dicendo delle fesserie? Nessuna struttura ha rimborsato il 100%. Ne sono certo. Ma lei si ostina a vedere l’articolo del decreto riferito solo per se. Lei è un grande egoista e anche offensivo. Non siamo degli straccioni come lei dimostra. Siamo molto corretti. Non avrà mai quel 50 per cento e non avrà mai più occasione di lavorare con noi. Si vergogni del tono usato col mio direttore e con me. Non glielo permetto e soprattutto lo farò sapere a colleghi e ad altre persone giapponesi che non solo sono state corrette con noi ma ci hanno lasciato l’intera somma. Per 200 euro. Si vergogni. Padre Rosario Landrini”.

Il Codacons ha minacciato di presentare un esposto al Tribunale vaticano e al prefetto di Firenze e anche di informare Papa Francesco. Ma non ce n’è stato bisogno perchè la vicenda si è conclusa positivamente. Il parroco ha infatti accettato di restituire integralmente la somma versata alle famiglie degli sposi e ha inviato loro un messaggio di scuse.

“Siamo felici per aver contribuito a risolvere questa piccola ingiustizia e per la decisione della chiesa San Filippo Neri di riconoscere i propri errori – spiega il Codacons – Resta tuttavia ancora aperta la questione del pranzo di nozze presso Palazzo Borghese, per il quale sono stati versati 2.000 euro che la struttura ha congelato in vista di un posticipo del matrimonio, ma che devono essere restituiti per intero poiché le nozze non avranno più luogo in Italia, pena inevitabili azioni legali da parte della nostra associazione”.

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Pubblicato il 20/03/2020 18:23

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