“Mio figlio deciderà da solo in futuro il proprio sesso. Non lo stabilirò io”. A parlare così è la madre del piccolo Searyl Doty, un bimbo canadese nato nel novembre 2016 che appartiene al “terzo genere”, ovvero quello contraddistinto dalla lettera “U”. La madre Doti si è battuta perché sui documenti di Searyl, rilasciati dalla Columbia Britannica, non fosse indicato il sesso. L’agenzia locale ha accettato di registrare la nascita, rifiutando però di rilasciare un certificato alla famiglia che richiede di specificare il genere della persona.
1' DI LETTURA