Grave lutto per Roberta Bruzzone. La nota criminologa e psicologa forense piange la scomparsa dell’adorato padre Domenico. E’ lei stessa ad annunciare la sua morte sui social. “Ciao Pa…grazie di tutto”, scrive a corredo di una foto che la ritrae a cena con il genitore. Un anno fa, durante un’ospitata a “Oggi è un altro giorno”, Roberta Bruzzone aveva ricevuto un videomessaggio da parte dei genitori. “Ti voglio bene e ti seguo sempre”, aveva detto il padre. “Sono molto orgogliosa di te, vai avanti così – aveva aggiunto la madre – Da piccola sei sempre stata una bimba furba, intelligente, vivace. Non ti scappava niente, eri intraprendente, capivi tutto al volo e volevi sempre sapere la verità.

“Mio padre ha subito l’asportazione di una parte della gamba”

“Proprio non me l’aspettavo di vedere i miei genitori – aveva commentato Roberta Bruzzone – Tra l’altro mio padre ha passato anche un brutto periodo. Ha subito l’asportazione di una parte della gamba per via di una condizione di salute non buona. E’ stato un periodo abbastanza complesso. Ci sentivamo tutti i giorni, ho cercato di dargli supporto e di calmarlo. Perché lui è come me, non facilissimo da gestire. Faceva parte della Polizia provinciale, si occupava di contrasto al bracconaggio. Lui mi ha insegnato tanto. Mi ha insegnato a tenere testa alle situazioni peggiori perché con lui era un duello continuo. E’ stato il mio alter ego, siamo entrati spesso in contrasto. Però quel contrasto che ti aiuta a capire chi sei. Non era molto permissivo, ma mi ha insegnato a stare al mondo. Glielo sto dicendo adesso, del resto lui è la prima volta che mi dice che mi vuole bene e quindi siamo uno a uno. Lui non è una persona molto espansiva”.

“Io e mio marito siamo innamorati come all’inizio, è molto diverso da mio padre”

Roberta Bruzzone è sposata dal 2017 con il funzionario di Polizia Massimo Marino. I due sono convolati a nozze il 30 giugno con rito civile sulla spiaggia di Fregene. “Cosa ho trovato in Massimo di papà? Niente! – aveva confidato la criminologa a Serena Bortone – Mio padre è una persona diversa da Massimo sotto tanti profili ma non cercavo un altro padre, io un padre ce l’ho avuto. Ho avuto un padre che c’era davvero”. A proposito del marito aveva aggiunto: “Nella nostra coppia la complicità è determinante. Quest’anno sono otto anni che stiamo insieme e non sono pochi. Sono stati anni molto intensi, lui è stato due anni in Afghanistan. Però siamo innamorati come all’inizio. La parte passionale, anche un po’ burrascosa, non scema”.

“Quando è morta mia nonna, ho avuto a che fare con un manipolatore affettivo”

“In passato, ho avuto a che fare con un manipolatore affettivo – aveva svelato Roberta Bruzzone – Era il periodo in cui avevo perso mia nonna. Quando perdi una figura di riferimento così determinante, anche la personalità più solida può vacillare. Questo tipo di personaggi ha un fiuto particolare per arrivare a colpire. All’inizio, come tutti i manipolatori, si era proposto come la persona migliore che potessi incontrare. Come un supporto, un sostegno, in un momento di difficoltà. Un lutto così importante nella mia vita non lo avevo mai avuto. Era un momento di grande fragilità e questa persona inizialmente si era proposta come la soluzione di tutta una serie di problematiche in quel momento si ponevano”.

“Ci ho messo un paio di anni a comprendere quanto male mi stesse facendo”

Poi è arrivata la svolta: “Ho capito che è vero che alcune problematiche si erano risolte ma il prezzo da pagare era altissimo. Ci ho messo un paio di anni a comprenderlo, anni di grande sofferenza. Avevo perso 15 chili, ero letteralmente uno zombie, mi aveva prosciugato non solo da un punto di vista psicologico ma anche fisico. Un giorno è successo un evento che faccio un po’ fatica a raccontare e ho compreso quanto male quella persona mi stesse facendo. Lì c’è stato un click interiore che immediatamente mi ha riportato nella condizione precedente. Ho capito perfettamente che tipo di soggetto fosse. Hai presente quando schiacci un interruttore e si accende la luce? Ecco così!”.
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“In Afghanistan mio marito rischiava la vita ogni giorno, io e lui ci incontravamo a Dubai”

Nel 2019, ospite di Caterina Balivo a “Vieni da me”, Roberta Bruzzone aveva parlato della lunga missione del marito in Afghanistan: “E’ stato lì per due anni in qualità di funzionario di polizia, era l’esperto della sicurezza e del controllo antidroga per l’ambasciata di Kabul dal giugno del 2015 fino al maggio del 2017. Dubai era la metà intermedia più sicura dove potevo andare anch’io, lì ci siamo visti tantissime volte e io cercavo di dargli supporto. Non nascondo che sono stati i due anni più difficili della mia vita. C’era un rischio reale di vita quotidiano, in un paio di occasioni ho sentito telefonicamente le esplosioni che raggiungevano la zona limitrofa dove vivevano lui e le altre persone dell’ambasciata. Sono stati momenti terribili, aspettavo la fine di questa missione come una svolta ulteriore della vita”.

“Figli? Non desidero averne. Sarei stata una pessima madre”

Roberta Bruzzone ha alle spalle un precedente matrimonio. Dal 2011 al 2015 è stata sposata con Massimiliano Cristiano. In un’intervista a “Belve”, la criminologa ha svelato di non avere figli per scelta: “Non desidero averne. Per il tipo di vissuto che ho io sarei stata una pessima madre, ho sempre avuto questa convinzione. Troppo protettiva, troppo ingombrante, troppo esigente.  L’idea di avere questo tipo di pesantezza sulla vita di qualcun altro…Il desiderio profondo non l’ho mai provato, parliamoci chiaro”.