Sul profilo Instagram di Morgan spunta il video dell’ormai celeberrima performance di sabato 26 agosto al Parco Archeologico di Selinunte, in Sicilia. I fatti sono noti. Durante la lezione-concerto dal titolo “Battiato, segnali di vita e di arte”, l’artista ha divagato suonando altro. Alcuni spettatori glielo hanno fatto notare e lui ha reagito in malo modo insultandoli e arrivando a pronunciare un’espressione omofoba per la quale si è più volte scusato. Ieri Morgan ha postato un video che ricostruisce quanto accaduto sabato scorso a Selinunte e soprattutto spiega la sua reazione furiosa. L’ex leader dei Bluvertigo esordisce elogiando il Parco Archeologico di Selinunte che, a suo dire, gli ha ispirato “una delle cose più belle della storia della musica”.
“Mi sono esibito in uno dei posti più belli del mondo”
“Ci troviamo in una location che è qualcosa di sbalorditivo – dice a corredo del filmato – non si può fare a meno di notare che siamo davanti ad una delle più antiche tracce della civiltà. Tra l’altro, è una scenografia che viene riprodotta nei concerti. Mi ricordo ad esempio una tournée di Bowie dove c’è un colonnato greco di un tempio riprodotto ovviamente in scenografia ma qui c’è quella originale. Io in questo momento mi sto esibendo in un luogo incantevole, uno dei più bei posti nel mondo. Il mio stato d’animo è di totale lusinga, di totale gratitudine nei confronti dell’arte, della storia, della bellezza. Sono veramente molto grato e consapevole di quanto sia un privilegio fare un concerto in quella situazione. Tant’è vero che questo sentire mi pervade e faccio musica inventata sul momento”.
“Ero in una specie di trance musicale, di perdita della coscienza”
“Praticamente io sto componendo, senza pensare a cosa dovrò fare – svela – Mi lascio guidare in qualche modo in una specie di trance musicale, di perdita della coscienza, del controllo perché mi affido a una volontà. Ero come ipnotizzato, ero uno strumento che eseguiva delle cose nella libertà assoluta dell’invenzione. Ovvio che sono io, però in uno stato d’animo particolarmente aperto, libero. Tant’è vero che qui inizio questa cosa e io non so dove sto andando, non so cosa sta facendo ma mi vengono degli accordi struggenti, commoventi”.
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La reazione del pubblico all’inedito mash-up Ravel-Tenco
Morgan rivendica l’unicità e la straordinarietà della sua performance artistica sfociata in un inedito mash-up Ravel-Tenco. Il cantautore accenna il concerto in Sol del pianista e compositore Maurice Ravel che, tiene a precisare, “io non ho suonato mai e non conosco bene”. Ad un certo punto “arriva Tenco”. “Io faccio la canzone di Tenco sugli accordi di Ravel – spiega – Quasi non è la mia voce. Vedete che sto cercando quella melodia? Non sono io a suonarla quasi. Ho unito le melodie che si sono completamente integrate”. A fine esibizione, dopo aver dato tutto se stesso, sembra quasi accasciarsi sul pianoforte: “E’ come se fossi molto stanco per l’esperienza musicale che ho appena vissuto, esausto, non ho più neanche quasi l’anima, sono completamente perduto”. E qui accade l’irreparabile. Alcuni spettatori, anziché premiarlo per la perla appena regalata, reclamano a gran voce Franco Battiato: “Avete sentito? Battiato! E io qua sono morto. Ho iniziato ‘L’animale’ di Battiato e poi mi gridano ‘sei fuori tema’”.
“Chi ha avuto il cuore di sintonizzarsi con me è stato portato veramente in alto”
A quel punto, Morgan fa il dito medio all’indirizzo del pubblico: “Da lì hanno cominciato a trattarmi male. Capite che dopo questa magia, dopo che mi sono offerto per la musica, mi sono messo a disposizione come strumento della musica, il fatto che non sia stato sufficiente per smuovere determinate persone aride e chiude mi ha veramente ammazzato. Io sinceramente sono fiero di questo concerto perché Selinunte per me rimarrà non il concerto dove ho detto quella stro**ata perché non è paragonabile quella cosa all’esperienza musicale che ho fatto e che vi ho fatto ascoltare. Chi ha avuto il cuore di sintonizzarsi con me è stato portato veramente in alto”.
“Rinuncerò a metà del mio cachet di X Factor”
“Voglio che le mie scuse arrivino sincere, sentite e nitide e che arrivino a tutti perché so di aver ferito tante persone, e le estendo anche ai miei colleghi di X Factor e a tutta la squadra che ci lavora – scrive Morgan sul suo profilo Instagram – La frase che ho detto è la cosa più lontana da quella che è la mia identità di essere umano, voglio ribadirlo. Tutti sanno che non sono un omofobo, ma questo non basta, non scusa e non giustifica. Non basta, infatti, dire che si usano modi di dire razzisti, omofobi o sessisti a cuor leggero, molto al di là delle reali convinzioni e intenzioni. Bisogna cambiare questa cultura e questo lessico che persistono inconsciamente nel linguaggio di tanti e, purtroppo, con mia sorpresa e dispiacere, anche nel mio”.
“Porto volentieri la stigmatizzazione pubblica di quanto accaduto e accetto la gogna se questo può servire a cambiare, almeno in parte, le cose – aggiunge – Ho fatto un errore per il quale mi sono scusato ma che, sia chiaro, non voglio cancellare: anzi, voglio fare un gesto concreto che non lo faccia scomparire ma che lo trasformi in qualcosa di positivo e utile. Ho chiesto a Fremantle e Sky di devolvere metà del mio cachet di X Factor a una struttura di accoglienza per ragazzi rifiutati dalle famiglie di origine per il loro orientamento sessuale, l’identità di genere o perché hanno avviato un percorso di transizione. Ho pensato all’importanza di accogliere, e questo concetto mi piacerebbe valesse anche per chi, come me, commette un errore.
