Martina Colombari è stata ospite di Silvia Toffanin a “Verissimo”. Un’intervista e una chiacchierata in cui l’attrice ha parlato a cuore aperto del matrimonio con Alessandro “Billy” Costacurta e del rapporto conflittuale col figlio Achille. “Sto bene – ha esordito l’ex Miss Italia – sono appena guarita dal Covid per la seconda volta e ringrazio ogni giorno di stare bene, perché è giusto farlo. Io penso che dobbiamo essere riconoscenti per quello che abbiamo”. Poi ha aggiunto: “La vita mi ha insegnato che può essere meravigliosa se la rispetti e una sfida quotidiana, bisogna mettersi sempre in discussione, ma va bene anche sbagliare e ricominciare. Non cercare sempre la performance, la società è molto richiedente e questo crea frustrazione e disagio per chi non si sente all’altezza”.
“Con Alessandro c’è la voglia di rivedersi ancora tra dieci e vent’anni”
L’amore tra Martina Colombari e Billy Costacurta dura da 27 anni, di cui 20 di matrimonio. Ci sono stati alti e bassi, allontanamenti e riavvicinamenti, ma adesso i due sono più uniti che mai. Quando la padrona di casa le ha chiesto quale fosse il segreto, ha risposto: “Non ci sono segreti, c’è grande rispetto e grande stima. Io e Alessandro siamo apparentemente molto diversi, ma anche tanto vicini. C’è la voglia di rivedersi ancora tra dieci e vent’anni davanti a un camino e a una tazza di té, c’è la voglia di scoprirsi in una evoluzione della vita di coppia”. E ha aggiunto: “L’amore cambia, come le stagioni, non si può pretendere sia sempre lo stesso. Noi siamo all’antica, non abbiamo troppi grilli per la testa. Siamo il bianco e il nero, perché lui non ama il caos e io invece starei sempre alla ricerca di nuovi amici. Penso che bilanciarsi sia il trucco”.
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“Essere mamma amica non va bene: a volte lavoro sul castigo, altre sul premio”
In passato, l’attrice aveva rivelato di aver intrapreso un percorso di terapia familiare. “C’è stato un periodo, durante l’adolescenza di Achille, in cui c’erano delle dinamiche difficili da gestire perché nuove – ha spiegato Martina Colombari – L’educazione che abbiamo avuto noi non la possiamo replicare sui nostri figli, perché viviamo un periodo storico completamente diverso”. Martina Colombari ha evidenziato l’importanza di rispettare gli spazi dei ragazzi e la necessità di insegnare loro a gestire la sconfitta. L’invito ai genitori è di non responsabilizzarsi troppo. “Nessuno ci ha spiegato come essere genitori – ha affermato – ad Achille di fronte alle piccole marachelle abbiamo spiegato che ok sbagliare ma gli errori servono per trarne insegnamenti. Anche essere mamma amica non va bene: a volte lavoro sul castigo, altre sul premio. Voglio dire alle mamme: ‘Basta con i sensi di colpa, cerchiamo sempre di fare del nostro meglio, poi se la vedranno loro quando saranno grandi’”.
“Se abbiamo un bel rapporto? Nì, come quello che possono avere le mamme con un 19enne maschio”
Martina Colombari non ha mai negato che il rapporto con il figlio Achille sia sempre stato molto delicato, a volte burrascoso. In passato il ragazzo ha avuto problemi anche con la giustizia, tanto da essere denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. “Oggi va meglio – si è affrettata a precisare – Achille ha 19 anni, è sempre stato un carattere un po’ peperino, ha preso un po’ da mio papà. Io ero una bambina più docile. Io sono sempre cresciuta come un soldatino. Se abbiamo un bel rapporto? Nì, come quello che possono avere le mamme con un 19enne maschio. Non la vediamo sempre allo stesso modo”.
“Se proteggiamo i figli in tutto, non sapranno gestire la sconfitta”
L’attrice ha ammesso di essere troppo protettiva e di voler avere sempre tutto sotto controllo: “I ragazzi hanno un linguaggio diverso dal nostro, hanno un livello di sopportazione del genitore che da 2 a 10 è 2. Devi rispettare i loro spazi. Se li proteggiamo in tutto, non sapranno gestire la sconfitta, la frustrazione, le difficoltà in generale perché vorremmo soffrire noi per loro, arrivare prima, ma è sbagliato”. Il marito invece riesce a mantenere un equilibrio: “Billy è bravissimo. Io sono un carabiniere, lui invece dà molto meno peso alle cose. Lui riesce a mettere una distanza tra la sua vita e quella di Achille”.
