Sabato 1 marzo Margherita Rebuffoni, madre di Nadia Toffa, è stata ospite di Silvia Toffanin a “Verissimo”. Sono trascorsi cinque anni dalla morte della conduttrice e inviata de “Le Iene”. “Come va? Si tira avanti con coraggio e lei mi aiuta tanto. La sento vicina, anche quando ci sono dei momenti no”, ha esordito Margherita Rebuffoni. Nadia Toffa non voleva che la madre piangesse perché per lei piangere voleva dire sprecare la vita. “Mi ha lasciato tante cose da fare – ha raccontato Margherita Rebuffoni nel salotto di “Verissimo” – Abbiamo creato una fondazione, che è diventata anche una Onlus. Stiamo facendo tutto quello che possiamo per la ricerca sul cancro, per aiutare le persone che non sanno a chi rivolgersi. Io e mio marito siamo sempre in viaggio, portiamo anche Totò (la cagnolina di Nadia, ndr). Mio marito ha avuto un aneurisma ancora prima di Nadia, ma oggi sta bene. Insieme ci siamo consolati, ne parliamo, guardiamo le sue foto, i suoi video. Quando la ritrasmettono a ‘Le Iene’ per noi è una gioia perché la rivediamo contenta e sorridente”.
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“L’ho sognata solo una volta, non l’ho vista ma ha detto che ci protegge”
“Nella notte scriveva anziché dormire, sono stata io a pubblicare i suoi libri – ha svelato la madre di Nadia Toffa – Ha cominciato a raccontarsi fin da quando era piccola e ha fatto rivivere anche a me quei momenti. Mi ha raccontato tutti i particolari della sua vita, l’adolescenza, i suoi primi innamoramenti. È stato un dono che mi ha fatto. Nadia aveva una grande fede, si affidava alla Madonna, mi diceva di pregare nei momenti più bui e questa cosa ci rasserenava veramente. Non c’è mai stata disperazione perché ricordavo anche i momenti belli con lei. Se ne è andata ma è vicina, ci sta aiutando in quello che stiamo portando avanti. Io non mi fermo mai, nel nome di Nadia. Quando sono stata ferma a Natale, stavo male. L’ho sognata solo una volta, non l’ho vista ma ha detto che ci protegge. Io la sento, sento che protegge la nipotina che è nata dopo che lei è mancata. Alba Nadia, così si chiama, mi dice sempre: ‘La zia Nadia è la mia preferita’. Per me è una gioia parlare di Nadia, condividere il suo percorso e sapere che è tanto amata. In tutti i posti in cui vado, lei è amata. Le persone mi abbracciano, piangono con me. Lei mi ha fatto promettere di pensare sempre agli ultimi e a quelli che non hanno voce. Di aiutarli, ascoltarli e perdonare sempre”.
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La madre di Nadia Toffa: “L’ho aiutata a diventare un angelo, ha messo l’abito che voleva”
Margherita Rebuffoni è tornata indietro con la memoria al giorno in cui la figlia si è spenta. Erano le prime ore del mattino del 13 agosto 2019. “Era sbiancata, minutina, era abbracciata a me, sentivo il suo respiro che se ne andava – ha ricordato – Mi diceva che non voleva lasciarmi, ho dovuto dirle ‘vai tesoro mio, la mamma è serena’. Dopo quelle parole, se ne è andata immediatamente. Era pallida ma bellissima, dolce, serena. È stata una cosa molto dolorosa che ancora adesso non riesco a metabolizzare, l’ho aiutata a diventare un angelo. Ho voluto stare con lei mentre la lavavano, la vestivano, la pettinavano. Lei si era fatta portare da Brescia un abito che le aveva cucito la sua sarta. Tutto bianco, era una stoffa di seta pesante. Non voleva andarsene ma sapeva che doveva andarsene e ha messo l’abito che voleva”.