Sono passati quasi tre anni dalla morte di Nadia Toffa. A tenere vivo il ricordo della compianta conduttrice e inviata de “Le Iene” stroncata da un tumore è la madre Margherita Rebuffoni. La donna ha creato una Fondazione che porta il nome della figlia e che raccoglie fondi al fine di aiutare la ricerca contro il cancro ed essere vicini alle persone più deboli e indifese.
“Nadia non è mai andata via, ricevo sempre dei segnali da lei”
“È Nadia che mi chiede di portare avanti dei progetti – dichiara la madre della Toffa ad “Affari Italiani” – Non è mai andata via, la sento e ricevo sempre dei segnali da lei. Pochi giorni fa, ad esempio, guardando delle foto di mia nipote su Instagram, mi è comparsa in un momento di malinconia, una foto di Nadia con la scritta: ‘Sono sempre accanto a te’”.
“Per comunicare con me passa da una terza persona”
Margherita Rebuffoni è convinta di essere in contatto con la figlia e di ricevere messaggi da lei attraverso una terza persona, Cristina Corrada insieme alla quale ha pubblicato un libro. “Per comunicare con me Nadia passa da una terza persona, Cristina, con cui stabilirebbe una connessione spirituale tramite una radio. Non è mai andata via, la sento e ricevo sempre dei segnali da lei“, dice la mamma della compianta Iena bresciana.
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“Racconta di dettagli familiari che nessuno poteva mai sapere”
All’inizio Margherita Rebuffoni era un po’ turbata da queste registrazioni ma adesso le custodisce gelosamente. “Quella che mi ha meravigliato di più? Quando Nadia ha raccontato di aver visto mia sorella Marilena, morta quarantasei anni fa a soli 21 anni – svela – Raccontò di dettagli familiari che nessuno poteva mai sapere”. All’inizio Nadia si sarebbe manifestata spesso. “Adesso capita una volta alla settimana o forse meno”, confessa la Rebuffoni. La donna riceve però una risposta “ogni qualvolta che chiedo qualcosa a mia figlia con il pensiero o a voce alta”. “Penso che su questa terra siamo solo di passaggio – conclude – Credo nella reincarnazione e in tutte le sfumature inerenti al paranormale da quando sono ragazza”.
