Lulù Selassié, nota per aver partecipato al “Grande Fratello Vip”, è stata giudicata colpevole di stalking nei confronti di Manuel Bortuzzo conosciuto nella casa di Cinecittà. Tra i due era nata una storia d’amore terminata una volta spenti i riflettori. Secondo l’accusa, la sedicente principessa etiope avrebbe perseguitato e in qualche occasione anche minacciato il nuotatore paralimpico nel periodo che va dall’aprile del 2022 all’aprile dello scorso anno procurandogli “uno stato d’ansia e di paura e un fondato timore per la sua incolumità, costringendolo a modificare le proprie abitudini di vita, al punto di bloccarlo e di non sentirsi libero di spostarsi serenamente e di iniziare una nuova relazione”. Lo scorso dicembre la 26enne, che indossava il braccialetto elettronico, aveva chiesto il rito abbreviato. La procura aveva chiesto una condanna ad un anno e quattro mesi. La sentenza è arrivata giovedì 3 aprile. Manuel Bortuzzo era presente in aula. Lulù Selassié è stata condannata ad un anno e otto mesi, pena sospesa.
CLICCA E SEGUICI SU FACEBOOK

Lulù Selassié dopo la condanna per stalking: “Costruite menzogne ai miei danni”
Manuel Bortuzzo non ha commentato la sentenza. Lulù Selassié ha invece affidato ai social un lungo sfogo. “Per troppo tempo ho scelto il silenzio – ha esordito – Ho protetto con discrezione il dolore di essere stata nascosta in una relazione durata tre anni e poi tradita dalla persona che più amavo. Tradita nella fiducia, nella privacy, nella comunicazione e nelle promesse che ci eravamo fatti. Ho sopportato, per amore, il peso di calunnie non solo dal mio partner, ma anche da chi ha saputo manipolare la realtà, costruendo menzogne ai miei danni. Oggi mi trovo di fronte a una condanna che, seppur difficile da affrontare, non spegne la mia determinazione. Cammino a testa alta, consapevole che la giustizia non si esaurisce in un singolo verdetto, ma è un processo in continua evoluzione. E io continuerò a lottare, non solo per la mia verità, ma per la verità assoluta. Invito tutti a non lasciarsi ingannare da narrazioni distorte, da dichiarazioni estorte sotto pressione e da notizie prive di fondamento. Molti degli articoli diffusi in questi mesi sono costruiti con il solo scopo di generare scalpore, senza alcun rispetto per la realtà dei fatti. Questo tipo di disinformazione non solo mina la mia immagine, ma alimenta un meccanismo pericoloso in cui la verità viene sacrificata per il sensazionalismo”.

“Ho vissuto giorni in cui la tristezza era così opprimente da togliermi il respiro”
“Negli ultimi mesi ho affrontato il periodo più buio della mia vita – ha continuato l’ex gieffina – Ho visto persone prendere posizione contro di me senza conoscere i fatti, fidandosi ciecamente di chi ha costruito il mio dolore con le proprie bugie. Ma ho visto anche chi ha continuato a credere in me, nella mia forza e nell’integrità della persona che sono. Ma ciò che più mi ha distrutta non è stato solo il tradimento, non solo l’inganno e la menzogna. La delusione più grande l’ho provata verso me stessa. Mi sono ritrovata intrappolata in una realtà che non avevo scelto, a portare sulle spalle un peso che nessuno dovrebbe sopportare. Sono una giovane donna che si è trovata sola, sommersa da un’ondata di dolore troppo grande, troppo feroce, troppo ingiusto. Ho vissuto giorni in cui la tristezza era così opprimente da togliermi il respiro, in cui il senso di esaurimento mi lasciava inerme, in cui non vedevo più alcun colore nel mondo intorno a me. Ho toccato il fondo della disperazione, sentendomi svuotata, senza forze, incapace perfino di riconoscere la persona che ero stata prima di tutto questo. Il dolore mi ha piegata, mi ha messa in ginocchio, mi ha fatto sentire fragile, piccola, persa. Ogni mattina era una battaglia contro la voglia di sparire, ogni notte era un vortice di pensieri che mi divoravano dall’interno. Eppure, nel buio più totale, qualcosa dentro di me ha continuato a brillare. Un frammento di forza, una scintilla di speranza”.
LEGGI ANCHE: “Se non stai con me ti ammazzo e mi ammazzo”, Manuel Bortuzzo denuncia Lulù per stalking

“La verità assoluta è in mano solo ai protagonisti degli episodi stessi”
“Non mi fermerò – ha concluso la sedicente principessa etiope – Non lascerò che tutto questo definisca chi sono. Continuerò a lottare, non per rabbia, non per vendetta, ma perché la verità merita di essere raccontata. Voglio ricordare, nel massimo rispetto degli organi giudicanti, che quella che emerge da un’aula di giustizia è la VERITÀ PROCESSUALE. Nel momento in cui accadono episodi simili, la verità assoluta è in mano solo ai protagonisti degli episodi stessi. Da questo punto di visto io sono più che a posto con la mia coscienza e questa notte andrò a dormire tranquilla. Auguro a tutti di poter fare lo stesso. Grazie a chi ha scelto di guardare oltre il rumore. Grazie a chi c’è stato e a chi ci sarà. La vostra Lulù”.