“Il Grande Fratello”, fuggito dal venerdì al giovedì per evitare lo scontro diretto con “Tale e Quale e Show”, batte Alberto Angela e il suo “Ulisse – Il Piacere della Scoperta” ma si ferma al 16.87% di share con 2.076.000 spettatori perdendo oltre 6 punti di share rispetto alla puntata d’esordio. Il repulisti voluto dall’editore Pier Silvio Berlusconi non premia sul piano degli ascolti. All’indomani della quarta puntata del nuovo ciclo del “Grande Fratello”, Alfonso Signorini incassa una critica feroce da parte del “Corriere della Sera”. Nelle pagelle post puntata, il conduttore porta a casa un misero “3”.

Signorini rischia di cadere e sbaglia il nome di Rebecca Staffelli

Quella di ieri non è stata la serata più fortunata della sua vita. Appena entrato in studio, ha inciampato rischiando di cadere rovinosamente a terra. “Mamma mia, mi stavo ammazzando”, ha detto visibilmente impaurito per il pericolo scampato. Quindi ha sbagliato per due volte il nome di Rebecca Staffelli che ha preso il posto di Giulia Salemi come voce del pubblico a casa. Prima l’ha chiamata “Valeria”, poi “Rachele”. “No Alfo, non ti preoccupare, tanto so che chiami me e mi giro”, l’ha rassicurato l’opinionista social. Che Alfonso Signorini fatichi a ricordare i nomi dei concorrenti è cosa arcinota.

Il “Corsera” massacra il conduttore: “E’ un lapsus coi piedi”

“Signorini non è un conduttore, è un lapsus coi piedi – sentenzia il “Corriere della Sera” – Da che è alla conduzione del reality, l’onomastica è la sua bestia nera. Il conduttore ha dimostrato di poter arrivare anche alla finale del programma incespiscando ancora sui nomi dei concorrenti in gioco. Letteralmente la smemorata Dory del film Pixar Alla Ricerca di Nemo, tali lapsus continuano a essere allarmante segnale di somma sciatteria. Riuscirà il nostro eroe a imparare le generalità di almeno una manciata di protagonisti entro l’ultima puntata? I suoi trascorsi fin qui, non lasciano ben sperare”.
CLICCA E SEGUICI SU FACEBOOK

Signorini bacchetta Beatrice Luzzi per aver utilizzato la parola “branco”

“Le parole, però, forse pensando allo sguardo vigile dello spauraccio Pier Silvio Berlusconi, per il nostro sono tuttora importanti – si legge ancora – basti vedere come rimbrotta la concorrente-regina Beatrice Luzzi per aver usato in diretta il termine ‘branco’: ‘Non ti puoi permettere di dire con leggerezza una cosa del genere, si riferisce a situazioni ben più gravi e delicate verso le quali bisogna portare rispetto’. Signorini Rottenmeier è tornato in (de)moralizzante attività. Di lapsus in lapsus, di reprimenda in reprimenda. Amen?”.

La critica di un lettore di “Chi”: “Non siamo tutti palestrati come i concorrenti”

Nell’ultimo numero di “Chi”, Alfonso Signorini risponde ad un lettore che fa sapere di fare “molta fatica a rispecchiarsi nei nuovi concorrenti” del “Grande Fratello” anti-trash voluto da Pier Silvio Berlusconi. “Che mondo strano: Pier Silvio Berlusconi ha voluto moralizzare il Gf, ma non ha indicato che non siamo, per nascita o aiutino, tutti palestrati – recita la missiva – noi non abbiamo i dorsali scolpiti e le tet*e inamidate. Perfino i personaggi presi dalla strada nel Gf hanno gli addominali cesellati: come il bidello Giuseppe Garibaldi, un uomo della strada che ha il fisico che denota lunghe permanenze in palestra, così come gran parte degli ospiti della Casa”.

“Gianni Sperti e Urtis dimostrano che non ci sono limiti alla chirurgia plastica”

“Mediaset – prosegue il lettore – da tempo, ci comunica come l’aspetto fisico, l’estetica sia un biglietto da visita essenziale: i tronisti di Maria De Filippi ci indicano che possiamo corteggiare solo se abbiamo il coraggio di slacciare 3 bottoni della camicia per mostrare i pettorali, Gianni Sperti e Urtis dimostrano che non ci sono limiti alla chirurgia plastica e, purtroppo, parte di quel pubblico per il quale quelle trasmissioni sono nate crede che tutto sia vero e che si debba investire in punturine e bisturi, non in formazione e cultura”.

“Federica Sciarelli è bella e professionale. La sua storia e non il suo fisico parla per lei”

“Mercoledì vedevo Federica Sciarelli: la sua figura è anni luce lontana da quelle donne tutte silicone che Mediaset – e non solo – ci propina – conclude – Eppure era bella, rassicurante, ma soprattutto professionale: era la sua storia, non il suo fisico, a parlare per lei. Combattere mille battaglie per la difesa delle donne non servirà a nulla se per condurre una trasmissione sportiva serve una controfigura della Leotta, se per entrare nel Gf ci vogliono gambe da modella, se per corteggiare un tronista le labbra vanno gonfiate a 6 atmosfere”.

La risposta di Signorini: “Concettualmente sono d’accordo con lei”

“Concettualmente non posso non essere d’accordo con lei – replica Alfonso Signorini – Nei miei programmi, però, non ho mai guardato all’aspetto estetico delle persone: a colpirmi è stata sempre la loro personalità. Naturalmente le parlo solo dei concorrenti che mi vengono proposti. La selezione la fanno altri. Un caro saluto!”.