Lo scorso 4 aprile il giornalista Mauro Pianta morì a 47 anni dopo essersi sottoposto ad una gastroscopia con radiofrequenza all’ospedale Molinette di Torino. A distanza di mesi dalla tragedia emerge una terribile verità.
Secondo un’indiscrezione riportata dal quotidiano “La Repubblica”, l’esame istologico avrebbe rivelato che durante l’esame si sarebbe verificata una dispersione di calore – non segnalata – dell’apparecchiatura che avrebbe procurato un’ustione al cuore del giornalista.
Se l’indiscrezione sarà confermata nella relazione che il perito della Procura depositerà nei prossimi giorni, le posizioni del medico e dell’anestesista iscritti nel registro degli indagati dopo la querela sporta dalla famiglia della vittima potrebbero alleggerirsi.
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