Le strade di Giorgia Meloni e Andrea Giambruno sembrano essersi separate definitivamente. Mentre la premier festeggia i suoi 47 anni in diretta nel programma radiofonico “Un Giorno da Pecora”, l’ex compagno deve fare i conti con l’addio definitivo alla conduzione di “Diario del giorno”. Giorgia Meloni è stata ospite, su Rai Radio1, di Giorgio Lauro e Geppi Cucciari che le hanno dedicato la canzoncina “tanti auguri a te” in occasione del suo 47° compleanno. “Chi le ha fatto gli auguri?”, le chiedono. “Molti – ammette – specie quelli che sono riuscita a vedere, tipo Salvini. Mi dichiaro: sul mio telefono attualmente ci sono 1400 messaggi inevasi, di solito rispondo a tutti ma per la prima volta in vita mia confesso che forse non riuscirò a farlo”.
Poi la provocazione: “La leader del Pd Elly Schlein le ha fatto gli auguri?”. “Non so se mi ha fatto gli auguri – risponde la premier – posso dire che me li ha fatti Conte, quelli li ho letti, me li ha mandati molto presto stamattina. Ho letto anche quelli della Von Der Leyen e Rishi Sunak”. “Il premier indiano Modi le ha scritto?”, domanda il conduttore. “Non abbiamo il numero e ci telefoniamo per vie più istituzionali – precisa Giorgia Meloni – ma siamo buoni amici”.
“Mi sta dicendo che sono ingrassata? Lei è un po’ cafone, Lauro”
La premier ha confessato che non sarebbe riuscita a rispondere a tutti i messaggi. Geppy Gucciari allora le viene incontro: “Visto che probabilmente non riuscirà a leggere tutti gli auguri che ha ricevuto può approfittare per ringraziare chi glieli ha mandati ora in diretta”. Giorgia Meloni coglie l’occasione: “Grazie a tutti per i vostri messaggi, spero di riuscire a rispondere a tutti. Vi voglio bene, grazie”. “Quanti se ne sente?”. “47 – afferma la premier – forse anche 48 o 49 in questo momento. Poi dopo le feste…”. “Non ha avuto più tempo di fare attività fisica per mantenersi in forma?”, domanda Geppi Gucciari. “Un po’ meno, non è solo la mancanza di tempo, oggettiva, ma anche questione di stanchezza fisica. Ci provo però, è tra i buoni propositi del nuovo anno”. “In questi giorni di festa ha preso qualche chilo?”, le chiede invece Giorgio Lauro. “Mi sta dicendo che sono ingrassata? – lo rimprovera scherzando Giorgia Meloni – lei è un po’ cafone, Lauro”.
“Questo anno e poco più a Palazzo Chigi quanti ne vale dei suoi 47?”. “Una legislatura intera un annetto li fa, un annetto cinque ti sembrano…”, ammette. “Qual è il regalo più bello che ha ricevuto tra quelli non istituzionali?”. “Una mia amica mi ha regalato delle tovagliette per la cucina, molto belle, ci volevano perché le vecchie erano rovinate”, svela la premier. “Qual è invece il regalo che vorrebbe ricevere?”. “Dormire…”, risponde. “Stasera riuscirà a fare una cena tra amici?”. “Non credo, ma recupereremo”. “Pensa di festeggiare anche i 50 anni quelli a Palazzo Chigi?”. “Per forza, ci tocca”, conclude la premier.
CLICCA E SEGUICI SU FACEBOOK
Andrea Giambruno è stato sostituito definitivamente alla conduzione di “Diario del giorno”
Intanto Giuseppe Brindisi è stato scelto per sostituire Andrea Giambruno alla conduzione di “Diario del Giorno”. L’ex compagno di Giorgia Meloni ha dovuto lasciare la conduzione del programma di approfondimento del Tg4 dopo i fuorionda di “Striscia la Notizia” che lo hanno visto protagonista. Giuseppe Brindisi è già impegnato nel programma “Zona Bianca” e adesso raddoppia la sua presenza su Rete 4. Il giornalista, raggiunto dall’agenzia di stampa LaPresse, ha dichiarato: “Se temo anch’io i fuorionda? Sono abbastanza abituato, faccio questo lavoro e lo faccio in questa azienda da più di trent’anni. Conosco le regole di ingaggio, cerco di essere abbastanza attento, sono abbastanza cauto”. Poi ha aggiunto: “È capitato anche a me di cadere nella trappola di Ricci, che io rispetto e adoro, un fuoriclasse. Ma nella tensione della diretta può capitare che scappi qualcosa, è normale, si cerca con l’esperienza di non dire cose spiacevoli. Io anche qui vorrei essere lo stesso di sempre, in tv la mia cifra stilistica è quella e l’esperienza aiuta sempre a limitare i danni”.
