Gino Cecchettin: "Non sentire più la voce di Giulia mi addolora"

Gino Cecchettin: “Giulia mi chiamava ‘papino’, non sentire più la sua voce mi addolora”

Germana Bevilacqua

Gino Cecchettin: “Giulia mi chiamava ‘papino’, non sentire più la sua voce mi addolora”

| 09/04/2024
Gino Cecchettin: “Giulia mi chiamava ‘papino’, non sentire più la sua voce mi addolora”

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Gino Cecchettin è stato ospite nel salotto di “Verissimo” dove ha parlato della figlia Giulia. L’11 novembre scorso l’ex fidanzato Filippo Turetta, dopo una cena insieme, l’ha uccisa perché non accettava la fine della loro relazione. Il corpo verrà trovato solo qualche giorno dopo in una scarpata, mentre Filippo Turetta verrà catturato in Germania dove aveva tentato la fuga. “Sono passati pochissimi mesi dalla morte di Giulia, come va?”, chiede Silvia Toffanin al suo ospite. Quest’ultimo replica: “Questa è la domanda più difficile a cui rispondere, e succede ogni giorno, diverse volte al giorno. Ci sono dei momenti della giornata in cui mi sembra ancora impossibile pensare che Giulia non ci sia più, ma la vita va avanti e io guardo le altre due creature che ho: Davide ed Elena, e cerco anche di essere felice per loro. Per un futuro un po’ più sereno”.

“Elena e Davide come stanno reagendo?”, domanda la conduttrice. “Loro due stanno reagendo in modo diverso – spiega – Per fortuna abbiamo i nostri impegni, Elena si sta per laureare in microbiologia a Vienna mentre Davide è ancora al liceo. Cerchiamo di reagire come una famiglia normale che deve fare tutti i giorni i conti con il dolore”. “Essere felice è un diritto di tutti – aggiunge -. Pochi giorni fa siamo stati al Cern di Ginevra e tornando Davide ed Elena si sono messi a ballare sentendo la musica e sono felice di averli visti così perché loro hanno diritto a essere felici e in quel momento ho visto un primo passo verso la normalità”.
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Elena e Davide Cecchettin il giorno del funerale di Giulia (Foto video)

“Prima di Giulia, io ho perso mia moglie e i miei figli la loro mamma”

Gino Cecchettin ricorda anche la morte della moglie. “Noi siamo stati afflitti da una duplice disgrazia perché, prima di Giulia, io ho perso mia moglie e i miei figli la loro mamma. Io non so cosa voglia dire perdere la mamma – aggiunge – io ho perso un papà, non molti anni fa, però la tua mamma è una guida, quindi deve essere stato molto difficile. Loro sono forti e so che supereremo tutto, seppur con dolore, ho dei ragazzi forti e so che faranno grandi cose”. “Lei ha scritto un libro dedicato a Giulia dal titolo ‘Cara Giulia’, è stato doloroso o curativo?”, chiede Silvia Toffanin al suo ospite. “Scrivere il libro è stato doloroso ma anche curativo – ammette lui – Mi sono deciso perché vedevo che cominciavo a perdere un contatto con Giulia. Più cercavo di ricordarla più vedevo che certi particolari mi mancavano, corriamo sempre e non prestiamo attenzione al singolo dettaglio, ho cercato di ricordare il più possibile e in qualche modo i meravigliosi momenti trascorsi insieme li ho voluti fissare”.

“Lei mi chiamava ‘papino’ – continua – io quando tornavo a casa sentivo la sua vocina flebile chiamarmi ‘ciao papino’ così e se penso che non la sentirò più, provo tanto dolore. Scrivere il libro è stato un dono per me e anche per gli altri perché i proventi del libro serviranno a una fondazione che aiuterà le donne nei loro momenti difficili”.

Gino Cecchettin e Silvia Toffanin (Foto Facebook)

“Quando è morta mia moglie, Giulia continuava ad apparecchiare la tavola anche per lei”

“Che ragazza era Giulia?”, chiede Silvia Toffanin con la voce rotta dalla commozione. “Giulia era una ragazza semplicissima, ma era la sua semplicità il suo punto forte – ricorda il padre – dava un’anima a tutti, parlava anche alle formiche. A scuola si è prestata per fare tutoraggio a una ragazza che aveva difficoltà ad inserirsi al liceo. Ho incontrato questa ragazza e ho capito che Giulia ha salvato una vita, questa ragazza è rinata, sta continuando la scuola e ha superato i suoi problemi”. “Da piccolina la chiamavamo ‘l’esploratrice’ – continua – perché non riuscivi mai tenerla ferma, voleva arrampicarsi sui giochi, in cucina tirava fuori tutto dagli scaffali perché voleva sapere cosa ci fosse dentro. Quando mia moglie è mancata lei sentiva la responsabilità di fare la donnina di casa, lei preparava la tavola anche per lei, non so se abbia mai superato la perdita della mamma perché quando ne parlava, piangeva sempre. Per fortuna Giulia aveva Davide ed Elena e si davano coraggio l’un l’altro”.

Giulia Cecchettin (Foto da video)

“Se tardava 5 minuti Giulia avvisava, quel silenzio mi ha spaventato”

“Per la laurea stavamo preparando una bella festa – rivela – si respirava un clima di felicità in quella settimana, aspettavamo Elena che tornava da Vienna. È stato tutto congelato quel sabato”. Gino Cecchettin ricorda i momenti di angoscia in cui non ha più avuto notizie della ragazza: “La speranza è sempre presente nel cuore ma un papà e una mamma certe cose le sentono. Giulia non aveva mai dato preoccupazione, se tardava 5 minuti avvisava, quel silenzio mi ha spaventato. Quando vedevo che non mi arrivavano messaggi da parte sua ho cominciato a pensare che fosse successo qualcosa. Speravo a un incidente e non ad altro e questo sembra davvero un paradosso detto da un genitore”.

“Esortavo Giulia a una chiusura più decisa con Filippo ma la sua sindrome da crocerossina glielo ha impedito”

Sul rapporto di Giulia Cecchettin con Filippo Turetta dice: “Io chiedevo spesso però non volevo invadere la sua privacy”. “Esortavo Giulia a una chiusura più decisa con Filippo – racconta – ma la sua sindrome da crocerossina glielo ha impedito. Mi diceva sempre: lui sta soffrendo perché io l’ho lasciato. Del suo rapporto con Filippo chiedevo spesso anche se non volevo invadere la sua privacy, era un’adulta, aveva 22 anni”. Durante l’intervista con Silvia Toffanin, Il padre di Giulia Cecchettin ha rivelato: “Con i genitori di Filippo inizialmente ci siamo confrontati, siamo andati a cercarli anche insieme per capire se ci fosse qualche posto dove potessero essere andati insieme. Oggi ci sentiamo per messaggio, l’ultima volta per gli auguri di Pasqua. Gli sono molto vicino, li esorto a tener duro e a guardare avanti. Anche per loro la vita continua, devono essere forti per l’altro figlio”. In chiusura, Gino Cecchettin esorta i giovani lanciando un appello: “Guardatevi nella vostra relazione e abbiate coraggio a dire ai vostri genitori o amici se qualcosa non va”.

Pubblicato il 09/04/2024 19:11

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