Aldo Grasso analizza l'ultimo discorso di Conte: "Tono distaccato per provocare senso di colpa" - Perizona Magazine

Aldo Grasso analizza l’ultimo discorso di Conte: “Tono distaccato per provocare senso di colpa”

Daniela Vitello

Aldo Grasso analizza l’ultimo discorso di Conte: “Tono distaccato per provocare senso di colpa”

| 10/11/2020

Aldo Grasso analizza il discorso con cui il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha illustrato il “Dpcm a colori”. “Il […]

Aldo Grasso analizza il discorso con cui il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha illustrato il “Dpcm a colori”.

“Il discorso con cui il premier Conte ha annunciato in tv i nuovi provvedimenti restrittivi anti-Covid viene di continuo riproposto da Blob tanto da permetterci di fantasticare che Giuseppe Conte sia un consumato attore, mosso da un abile regista – scrive il critico televisivo nella sua consueta rubrica sul “Corriere della Sera” – Indossa una maschera. Nel teatro greco antico, le maschere servivano a rappresentare il carattere del personaggio mentre nascondevano l’individualità dell’attore.

Teoricamente, Conte avrebbe potuto farne a meno, ma l’ha indossata per nascondere uno stato d’animo di sgomento o di debolezza. Come ha scritto Aldo Busi nel Manuale del perfetto papà, «il volto ti viene dato, e si esprime su un unico piano orizzontale; la maschera si impone, ed è verticistica anche quando sembra piana»”.

“Nell’annunciare le regioni colorate, Conte ha usato come modello le estrazioni delle squadre di calcio nelle coppe europee: tono distaccato, assenza di emozioni, potenza della lotteria – si legge ancora – Poi, però, con tono notarile, ha cominciato a elencare puntigliosamente tutte le restrizioni, colore per colore, ripetendo con fredda determinazione sempre le stesse cose.

Perché l’attore Conte e il regista Casalino hanno scelto questo tipo di comunicazione nello stile delle gride manzoniane? La «grida» è così chiamata perché, dato l’ampio analfabetismo, era fatta conoscere mediante comunicazione orale e gridata anche per incutere un certo timore”.

“L’attore Conte fa qualcosa di più: attraverso la tv, «grida» per provocare un senso di colpa negli italiani – rileva Grasso – Comportatevi bene, birbanti, altrimenti sarete castigati! Cioè obbliga gli altri a fare quello che avrebbe dovuto fare l’esecutivo nell’estate folle del rilassamento, scarica sui governati le manchevolezze di chi ci governa. Per questo ha evitato ogni discorso motivazionale, nessun incipit empatico, nessuna conclusione a effetto. Non ha detto «usciremo dall’oscurità verso la luce». Ha detto «non fate questo, non fate quello»”.

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