“Equitalia mi ha portato via tutto: casa, macchina, ogni cosa e sono dovuto ripartite da sottozero”. A parlare così in […]
“Equitalia mi ha portato via tutto: casa, macchina, ogni cosa e sono dovuto ripartite da sottozero”. A parlare così in un’intervista a “Libero” è Marco Milano, il “Mandi Mandi” di “Mai dire gol” e “Quelli che il calcio”. Già due anni fa, il comico friulano svelò di essere sul lastrico. Con il lockdown, la sua situazione non è migliorata.
“Il periodo nero cominciò nel 2008 quando improvvisamente Equitalia iniziò a mandare una serie di cartelle esattoriali pesantissime – confessa a “Libero” – Il mio studio commercialista aveva sbagliato per quattro anni di seguito le dichiarazioni dei redditi e così mi sono trovato di fronte a un debito con lo Stato enorme che non potevo onorare. È giusto che i commercialisti commettano degli errori e poi la responsabilità ricada sui cittadini?”.
“Il 2014 è stato il mio anno orribile dove caddi in una depressione spaventosa – aggiunge – Ero solo, senza una lira e anche la mia compagna di allora mi aveva lasciato. Così mi chiusi in Maremma in una casa e, per quindici giorni, non presi nulla da mangiare e da bere come per lasciarmi morire. Volevo morire. Non saprò mai chi fu a salvarmi, io la chiamo il ‘mio angelo’. Mi chiamarono a casa, risposi farfugliando e mi trovai in ospedale. Quella telefonata di una persona misteriosa mi salvò la vita”.
Marco Milano ha provato a ripartire ma a complicare le cose è arrivato il coronavirus. “Con la Sunshine production di Bruno Frustaci abbiamo iniziato a girare i film di Natale che sono andati bene ma che oggi, a causa del lockdown, si sono fermati nella produzione – spiega – Avevo proposto un format sugli anziani in Rai e, con grande soddisfazione, ho visto che adesso lo fanno, più allungato, Beppe Convertini e Anna Falchi. Significa che le mie idee sono ancora buone”.