"La Vita in Diretta", il finale è glaciale: Matano ringrazia la Cuccarini e lei non risponde - Perizona Magazine

“La Vita in Diretta”, il finale è glaciale: Matano ringrazia la Cuccarini e lei non risponde

Daniela Vitello

“La Vita in Diretta”, il finale è glaciale: Matano ringrazia la Cuccarini e lei non risponde

| 27/06/2020

Da “La vita in diretta” a “La guerra in diretta” il passo è breve. Chi pensava che l’ultima puntata del […]

Da “La vita in diretta” a “La guerra in diretta” il passo è breve. Chi pensava che l’ultima puntata del contenitore pomeridiano di RaiUno potesse trasformarsi in un ring si sbagliava. Eppure i presupposti c’erano tutti. A cominciare dalla lettera al vetriolo indirizzata da Lorella Cuccarini (ormai certa dell’addio) ai compagni di lavoro dove, senza mai citarlo, accusava Alberto Matano di essere maschilista e di avere un ego sfrenato. Una situazione a cui la conduttrice si è detta del tutto impreparata. “In tutta la mia vita, ho conosciuto prevaricazioni di questo tipo solo ora, a 55 anni”, ha scritto tra le altre cose. Ebbene dopo gli stracci, in diretta non sono volati né coltelli né frecciatine ma l’atmosfera era ugualmente glaciale tra volti tiratissimi e sorrisi stentati. I due conduttori non si sono mai guardati negli occhi nei rari momenti in cui si sono ritrovati fianco a fianco. Lorella ha fatto il suo ingresso in studio con una t-shirt con su scritto ‘Don’t look back’ (‘Non guardare indietro’). A margine dell’anteprima, Alberto Matano è letteralmente scappato prima del nero, lasciando la collega da sola al centro dello studio. Un gesto che non è sfuggito ai telespettatori.

MATANO RINGRAZIA LORELLA CUCCARINI E LEI NON RISPONDE

Ognuno ha fatto per conto suo i ringraziamenti finali. Ad iniziare è stata la Cuccarini che si è rivolta “a questa straordinaria macchina che è La Vita in Diretta” e al pubblico. “Grazie per la vostra professionalità – ha detto – ma soprattutto grazie per il coraggio perché quest’anno ci sono stati giorni, soprattutto i primi giorni della pandemia, in cui quando ci guardavamo negli occhi, dietro quella mascherina, c’era la paura. Io sono abituata alla professionalità, la do un po’ per scontata, il coraggio no. Grazie veramente, è stato un privilegio poter lavorare con voi. E poi grazie a voi a casa, telespettatori e telespettatrici, perché avete premiato questo programma, perché l’avete apprezzato. Grazie per l’affetto profondo che avete dimostrato nei nostri confronti, in maniera particolare grazie per il sostegno e l’affetto che mi avete dimostrato in queste ultime settimane. Io non so dove, non so quando ci ritroveremo, però vorrei che voi sapeste che per me è stato un vero privilegio poter fare per un anno vero servizio pubblico e soprattutto per essere stata al vostro fianco ogni giorno in un anno difficile, in un anno che ci ha lacerato profondamente e che malgrado tutto sarà un anno speciale che ricorderemo”.

Poco dopo, è stata la volta di Alberto Matano. Il giornalista ha ringraziato il gruppo di lavoro che, secondo i rumors, ritroverà a settembre quando tornerà da solo alla guida del programma. “Volevo lasciarvi con una foto – ha dichiarato – perché questa foto racconta chi siamo stati: eravamo sul tetto degli studi qualche mese fa e ci sembrava una missione impossibile. Ci abbiamo messo passione, cuore e onestà. Speriamo di aver fatto bene il nostro lavoro di servizio pubblico. Grazie di cuore e grazie anche a te Lorella“. La Cuccarini ha ripreso la linea guardandosi bene dal rispondere. I due si sono ignorati anche a fine programma mentre scorrevano i titoli di coda.

LA REDAZIONE DE “LA VITA IN DIRETTA” SCARICA LORELLA CUCCARINI

Dopo la lettera al veleno di Lorella Cuccarini, buona parte della redazione de “La Vita in Diretta” (tutte donne, ndr.) si è schierata dalla parte di Alberto Matano. “Cara Lorella, dopo aver letto la tua mail, arrivata a ridosso dell’ultima puntata del programma, abbiamo provato smarrimento e incredulità per le tue parole – hanno scritto in una lettera di risposta – Abbiamo trascorso mesi durissimi e difficili in cui abbiamo lavorato insieme, con te e con Alberto, con impegno e dedizione, per gli stessi obiettivi e non ci aspettavamo una conclusione come questa. Fare finta di niente sarebbe la soluzione più semplice ma sentiamo il bisogno di dover dire la nostra, da donne. Abbiamo lavorato per tutta la stagione invernale in questo programma e siamo sorprese e amareggiate e, stentiamo ancora a credere, alle accuse di maschilismo rivolte ad Alberto. La nostra esperienza di lavoro con lui è stata caratterizzata da rispetto e riconoscimento professionale. Da grande giornalista, Alberto ha saputo valorizzare ognuno di noi nel proprio ruolo, con passione, generosità e intelligenza, avendo sempre come obiettivo la qualità del programma. In bocca al lupo! Maria Graziano, Maria Teresa di Furia, Elena Martelli, Ilenia Petracalvina, Shaila Risolo, Raffaella Longobardi, Lucia Loffredo, Lucilla Masucci, Simona Giampaoli, Sonia Petruso, Erika Tuccino, Mara Pannone, Sara Verta, Donatella Cupertino”. Nelle ore precedenti, anche la giornalista del Tg1 Emma D’Aquino aveva preso le difese di Matano. “Ho condiviso non solo una minuscola stanza con Alberto Matano, ma anni di conquiste e crescite professionali e di vita. Definirlo maschilista da ego sfrenato da un torto a chi lo pensa e lo scrive”, ha scritto su Twitter.

IL FUTURO DI LORELLA CUCCARINI

Come riporta “Blogo”, Lorella Cuccarini avrebbe appreso di dover dire addio a “La Vita in Diretta” 24 ore prima della messa in onda dell’ultima puntata. Ad informarla, durante un incontro avvenuto a Roma, il direttore di RaiUno Stefano Coletta. “Pare che Coletta le abbia esposto l’intenzione da parte della rete di puntare su di lei per nuovi progetti non ancora definiti – si legge – Intanto, sempre in base alle indiscrezioni in possesso di Blogo, pare che Urbano Cairo sia interessato a portare la conduttrice su La7. L’idea sarebbe di affidarle un programma in onda nella fascia pomeridiana, presumibilmente dopo Tagadà (cioè nello stesso orario in cui va in onda La vita in diretta)”.

MARIO ADINOLFI SPARA A ZERO CONTRO LA RAI

Tra quanti hanno tuonato contro la decisione di “far fuori” la Cuccarini c’è anche Mario Adinolfi. “Con la rimozione di Lorella Cuccarini, immensa icona pop della tv italiana ma con la sfortunata condizione di essere una mamma di famiglia di molti figli e di idee cattoliche, Raiuno completa il processo di omosessualizzazione dei conduttori simbolo dei programmi di quella che una volta era la rete ammiraglia sotto il totale controllo della Dc – scrive su Facebook – Oggi alla guida del principale contenitore quotidiano della rete rimane solitario il grande amico del duplex di Palazzo Chigi Casalino-Spadafora, Alberto Matano. Gay dichiarato, sostenuto nella sua battaglia per impadronirsi de La Vita in Diretta dal M5S di governo (che rifiutava la lottizzazione solo quando a farla erano gli altri), Matano ha giocato sporco contro la Cuccarini che andandosene gli ha riservato parole durissime. A tenere in caldo il posto a Matano durante la versione estiva del principale programma di Raiuno (va in onda tutti i giorni per più di due ore al giorno) sarà Beppe Convertini, anche lui conduttore gay che ha rilasciato in queste ore un’intervista di ‘in bocca al lupo’ alla Cuccarini che l’avrà fatta infuriare ancora di più. A fare il traino a La Vita in Diretta il mitico nuovo direttore giallorosso di Raiuno ha piazzato un programma imbarazzante per colonizzazione Lgbt, ovviamente condotto da un gay: Pierluigi Diaco. Il programma si intitola Io e Te, è bruttissimo, raffazzonato, scritto male e guidato peggio, non riesce ad arrivare manco al 10% di share, con momenti in cui letteralmente ci si vergogna per chi lo conduce come quando si dà spazio a tal ospite fisso Santino Fiorillo, che manco in una tv provinciale di terza categoria potrebbe aprire bocca e invece su Raiuno ha trovato il suo reddito di cittadinanza grazie ovviamente alla palese appartenenza alla nota lobby. Ora, Raiuno manda in onda tutti i giorni Santino Fiorillo e caccia Lorella Cuccarini. Poi dicono pure che sono discriminati e vogliono la legge Zan per mandarci in galera. Fino a quando pensano che sopporteremo tutto questo?”.

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