"La tua arroganza non mi piace", scintille in tv tra Barbara D'Urso e il legale di Fabrizio Corona - Perizona Magazine

“La tua arroganza non mi piace”, scintille in tv tra Barbara D’Urso e il legale di Fabrizio Corona

Daniela Vitello

“La tua arroganza non mi piace”, scintille in tv tra Barbara D’Urso e il legale di Fabrizio Corona

| 08/06/2020

Scintille, ieri sera in tv, tra Barbara D’Urso e Ivano Chiesa, legale di Fabrizio Corona. La conduttrice è tornata ad […]

Scintille, ieri sera in tv, tra Barbara D’Urso e Ivano Chiesa, legale di Fabrizio Corona. La conduttrice è tornata ad occuparsi del caso dell’ex re dei paparazzi alla vigilia di una giornata importante per lui.

Dopo aver passato più di 6 anni galera e aver accumulato condanne per oltre 14 anni, oggi infatti Corona affronterà una nuova udienza per la ridefinizione della pena. In ballo ci sono altri 9 mesi di carcere che andrebbero ad aggiungersi ai due anni e mezzo ancora da scontare. Al momento, è ai domiciliari.

Il vecchio Fabrizio, quello che lanciava le mutande dal balcone, non esiste più, assicurano la madre Gabriella Corona e l’avvocato Ivano Chiesa, ospiti a “Live – Non è la D’Urso”. “Sono più serena perché lui è ai domiciliari per curarsi per il problema psichiatrico abbastanza importante – commenta mamma Gabriella – La sua personalità lo ha portato a dei comportamenti fuori dalle righe e finalmente si sta curando e sta meglio”.

La donna conferma che anche il rapporto conflittuale madre- figlio è migliorato. “A volte mi cancella senza un motivo – svela – I motivi sono i suoi motivi. Io credo di essere una mamma che ha dedicato l’intera vita ai suoi figli. Mi rimprovero sicuramente di non essere perfetta. Sicuramente ho sbagliato, su questo non ho dubbi. Però ho cercato sempre di essere molto presente. Lui ha una personalità bordeline. C’è un medico che lo sta curando abbastanza bene. E’ migliorato, anche nel rapporto coi fratelli, con la famiglia, col figlio. Lui è pazzo d’amore per il figlio, però adesso è più responsabile”.

Barbara D’Urso manda in onda tutti gli scontri di Corona in tv. In passato, l’ex re dei paparazzi ha “toccato” anche i figli della mattatrice di Canale che, per questo motivo, non lo ha nominato per anni. “Poi ha avuto il coraggio di chiedere scusa. Chiedere scusa è difficilissimo”, sottolinea la conduttrice.

“E’ chiaro e lampante che in quei momenti è una persona che non c’è con la testa – spiega mamma Gabriella – Quando poi comincia a pensare, si rende conto che fa del male agli altri. Barbara, come lo ha fatto a te, a me l’ha fatto milioni di volte negli ultimi 15 anni. Adesso vedo che questo terapeuta lo sta aiutando veramente”.

“Basta! Lasciatelo in pace! Questo è accanimento”, dice il giornalista Carmelo Abbate rivolgendosi direttamente ai magistrati. Per Caterina Collovati, Corona non è una vittima della giustizia. “Ha accumulato tanti reati che l’hanno portato a tanti anni di carcere. Ha maltrattato anche Don Mazzi che lo aveva aiutato”, ricorda.

A quel punto l’avvocato Chiesa salta dalla sedia. “Posso dire qualcosa o sono venuto a fare tappezzeria? Se no vado via”, dice facendo saltare i nervi alla conduttrice. “Avvocato, non ti porre così con me perché se no discutiamo subito”, ribatte la D’Urso . “Se devo ricominciare dei 13 anni e 10 mesi di carcere, ne abbiamo già parlato. Parliamo dei 9 mesi”, precisa il legale.

“Primo: non dire a me ‘sono venuto a fare tappezzeria’ perché io so il tempo che ho a disposizione – puntualizza la padrona di casa – Finora ho fatto parlare la mamma e arriva anche il tuo momento. Senza però questa arroganza perché non mi piace. Visto che io non lo sono e sono molto gentile nei confronti di tutti. Fabrizio Corona per primo. Ognuno qui ha il diritto di dire quello che vuole”.

“L’abbiamo detto tutti: una pena esagerata – spiega l’avvocato Chiesa – Grazie a Dio è stata ridotta a 9 anni, Fabrizio adesso è in detenzione domiciliare per ragioni umanitarie. Vuol dire che è stato acclarato che ha dei problemi psicologici seri, altrimenti non sarebbe in detenzione domiciliare. E questo non lo dico io, ma i magistrati e gli specialisti che lo hanno visitato. Quando è uscito dal carcere dopo aver fatto 16 mesi di galera per niente, per la faccenda dei soldi nel controsoffitto per cui hanno fatto un disastro mediatico e per la quale è stato assolto, Fabrizio è stato messo in affidamento in prova perché all’epoca non era prevista la detenzione domiciliare. Si è fatto 16 mesi di galera per niente, è uscito nel febbraio del 2018 ed è andato in affidamento sino a novembre. Sono 9 mesi. A novembre ha fatto delle cavolate tra cui andare in televisione a dire delle cose che non sono state gradite, ha fatto le robe alla Corona. Io e sua madre gli abbiamo dato le botte sulla testa e il magistrato di Sorveglianza gli ha revocato l’affidamento e chiedono che gli venga revocato da lì indietro e che i 9 mesi che ha fatto non contino più come pena scontata. In sostanza, come quando al gioco dell’oca torni al punto di partenza. Che senso ha che uno che ha scontato 9 mesi, dopo che ne ha fatto 16 gratis, debba rifarli? Lo trovo ingiusto. Per di più l’uomo di adesso non è più quello che avete fatto vedere. Quello aveva 13 anni di meno. Adesso ha 46 anni, ne aveva 33. Era un ragazzo e, come ha detto la sua mamma, ogni tanto non si rendeva conto di quello che faceva. Il Corona che butta le mutande dalla finestra non c’è più, ma da un pezzo. Questo è un padre di famiglia, è certamente un uomo eccentrico, particolare, con dei tratti del carattere narcisistici, se no non sarebbe in detenzione domiciliare. Ma basta! E’ arrivato il tempo di dire basta. Sono 7 anni e mezzo che è in galera. Tutti i penalisti d’Italia sanno che la revoca retroattiva dell’affidamento la applicano quando commetti dei reati gravi, ad esempio quando sei in affidamento e ti trovano la cocaina o prendi uno e lo massacri di botte. Sarebbe un’inutile cattiveria. E’ inutile continuare a parlare del passato, ha scontato la sua pena. Quanti in Italia la scontano tutta?”.

“Volevo spiegare al fantastico avvocato Chiesa che nel momento in cui abbiamo deciso di fare un dibattito su Fabrizio Corona parlando di quello che accadrà domani, dobbiamo anche fare vedere il Fabrizio Corona di allora”, interviene la D’Urso.

“Non voglio entrare nel merito di condanne giuste o sbagliate, non lo so, lo decideranno, poi c’è qui un avvocato poco simpatico ma comunque un ottimo avvocato che si occuperà di questo. Quello che posso dire io, che mi sono rapportata con Fabrizio nel momento in cui è venuto nel mio camerino ha chiedermi perdono, è che è veramente un padre super innamorato del figlio, un ottimo padre. Non gli fa mancare niente e vive per lui”, chiosa la conduttrice.

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BARBARA D’URSO ALL’AVVOCATO DI IRENE PIVETTI: “CAFONE E SCOSTUMATO”

Durante la serata, la D’Urso ha avuto da ridire anche nei confronti di un altro avvocato, quello di Irene Pivetti, nello spazio dedicato all’affaire mascherine. Mirko Palumbo, il legale dell’ex presidente della Camera, è intervenuto al telefono. “Le telefonate noi le facciamo molto molto brevi. Avvocato, trenta secondi…”, ha subito precisato la conduttrice.

“Io ero stato invitato a partecipare alla trasmissione di stasera e non l’ho fatto soltanto perché pendendo dei miei appelli contro i procedimenti cautelari che sono stati attivati ho ritenuto che non fosse opportuno espormi o sovraespormi mediaticamente – ha spiegato il legale della Pivetti – Ma questo non significa che le cose che speravamo di aver chiarito possano essere riproposte in maniera distorta come sto ascoltando attraverso le dichiarazioni di tutti gli intervenuti. Nelle sedi opportune io farò valere i diritti della dottoressa Pivetti. Chi metterà in bocca alla dottoressa Pivetti dichiarazioni false sarà querelato compreso il dottor Nuzzi che continua a dire cose non vere. Va bene? Questo è quello che dovevo dire. Grazie. Arrivederci”.

“Avrei voluto rispondere perché poi l’avvocato decide lui, vuole intervenire, viene invitato ma non vuole venire, poi vuole intervenire al telefono, decide da solo di dire ‘arrivederci’ e mette giù il telefono. Quindi veramente anche abbastanza cafone e scostumato. Mi quereli se vuole. Non stiamo dando notizie distorte, stiamo raccontando la realtà dei fatti”, ha commentato la D’Urso.

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