Collovati contro Parietti: "Il 9 marzo ha avuto i sintomi del virus e non ha avvertito nessuno?" - Perizona Magazine

Collovati contro Parietti: “Il 9 marzo ha avuto i sintomi del virus e non ha avvertito nessuno?”

Daniela Vitello

Collovati contro Parietti: “Il 9 marzo ha avuto i sintomi del virus e non ha avvertito nessuno?”

| 06/05/2020

Ieri sera, a “Cartabianca”, Alba Parietti ha svelato di aver scoperto di aver avuto il coronavirus lo scorso marzo dopo […]

Ieri sera, a “Cartabianca”, Alba Parietti ha svelato di aver scoperto di aver avuto il coronavirus lo scorso marzo dopo essersi sottoposta ad un test sierologico il cui risultato è arrivato nelle scorse ore (LEGGI QUI). La conduttrice ha raccontato di aver accusato i primi sintomi il 9 marzo e di aver subito sospettato di aver contratto il Covid-19. Da qui la scelta di non uscire di casa e di isolarsi nella sua camera per 14 giorni. Dopo la sua rivelazione, Caterina Collovati – moglie dell’ex calciatore Fulvio e opinionista nelle trasmissioni Mediaset – ha preso carta e penna e ha scritto a “Dagospia”.

“Ieri sera ho ascoltato atterrita la favoletta della signora @albaparietti, andata in onda a #Cartabianca su Rai 3 – si legge nella lettera pubblicata dal sito di Roberto D’Agostino – A parte il fatto, che d’un tratto si è scoperto che la Parietti rientra nel novero dei virologi di maggior spicco del Paese. Parla di anticorpi neutralizzanti, plasmaforesi con la naturalezza del medico che ha speso la propria vita in corsia, non nei salotti tv. Fin qui , mi direte, si può cambiar canale. Meno male non l’ho fatto. Sono sconvolta, perché esattamente il giorno antecedente la comparsa dei sintomi di cui riferisce, ero con lei ed altri, presente alla trasmissione Mediaset, Live Non è la D’Urso.

La signora Parietti racconta di aver avuto il giorno dopo, il 9 marzo, febbre, mal di gola ,spossatezza e di aver deciso autonomamente di mettersi in quarantena comprendendo le difficoltà degli ospedali e degli ambulatori medici. Mi chiedo come mai, abbia omesso di avvertire da sola o tramite Mediaset, tutti coloro i quali la domenica 8 marzo , erano venuti in contatto con lei. Se la memoria non mi tradisce si trattava della sottoscritta, di Gianluigi Nuzzi, Candida Morvillo, Carmelo Abbate , Mario Giordano, senza dimenticare trucco, parrucco e l’intero staff che a quell’epoca ancora circolava negli studi.

Se Alba Parietti si erge a scrupolosa cittadina, consapevole più degli scienziati della gravità del virus, le ricordo che ha compiuto un’azione molto grave, visto che esisteva l’obbligo di segnalare i casi e di mettere in allerta i contatti avuti. Parla di quarantena volontaria, chiusura in una stanza per evitare di infettare la domestica, salvo uscire molto rapidamente dalla camera, infilarsi il vestitino, e recarsi da Barbara D’Urso a Live il 22 marzo nemmeno allo scadere del 14 esimo giorno di clausura e il 29 marzo ancora. Ora, fortunatamente, a me non è successo nulla, agli altri non so, ma vorrei smetterla di sentire lezioni su come ci si comporta, sull’utilità della mascherina e su quanto sono stupidi gli italiani, tranne lei, ben inteso”.

A margine della missiva di Caterina Collovati, “Dagospia” aggiunge un particolare: “Il 6-7 marzo, due giorni prima della partecipazione a ”Live-Non è la D’Urso”, e tre giorni prima dell’apparire dei sintomi, Alba Parietti era a Courmayeur con Cristiano De André, sulle piste, nei rifugi e nei bar e ristoranti. Avrà avvertito gli avventori della nota località sciistica?”.

ALBA PARIETTI REPLICA A CATERINA COLLOVATI

“Mi tocca mio malgrado di occuparmi di una persona per la quale non nutro nessuna stima – scrive su Instagram – Io mi sono ammalata inconsapevolmente, senza potere avere diagnosi come quasi tutti, nonostante le enormi attenzioni e precauzioni. Ho sempre mantenuto le distanze, dal giorno 8 mi sono truccata da sola. Le norme non imponevano, da nessuna parte, ancora mascherine obbligatorie e io le mettevo comunque. Rompevo le scatole al mondo intero con disinfettanti, distanziamento e precauzioni. Di questo mi è testimone anche la stessa Sala trucco, produzione, ufficio legale ecc … alla quale ho chiesto con insistenti messaggi e ottenuto con spirito enormemente collaborativo di avere materiale di protezione e prevenzione. Di questo sono testimoni la produzione, i colleghi degni di essere definiti tali da @candida Morvillo che viene citata senza essere stata interpellata a Nuzzi, ai microfononisti che non ho mai avvicinato come le ragazze della produzione. Da prima del 9 marzo rro al limite della paranoia. Io non mi sognerei mai di puntare il dito contro qualcuno che inconsapevolmente mi avesse contagiato perché per alcune persone sono state tragedie , immense e totalmente involontarie. A tutti può essere capitato di sottovalutare il problema, nessuno fino all’8 usava adeguatamente protezioni. Non c’erano. Nessuno si metteva in quarantena per un raffreddore. Io si Non questo non c’erano protocolli di comportamento. Ho avuto poche linee di febbre, un giorno, ho fatto auto isolamento volontario e ho mantenuto dopo distanziamento sociale e tutto ciò che potevo, infatti i miei più stretti collaboratori non sono stati contagiati nonostante la convivenza. Nel caso specifico della signora Collovati mi limito a dire che da lei il distanziamento l’ho praticato molto prima del corona virus perché la ritengo una persona insopportabile, cattiva d’animo e poco intelligente. Quindi escludo con lei qualsiasi contagio possibile. Detto questo ho fatto 14 giorni di isolamento volontario per un sintomo, di un giorno che chiunque avrebbe sottovalutato e non dichiarato. Fine della questione che la qualifica per quello che è sempre stata. Una donna che vive dicendo cattiverie inutili”.

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