Bill Clinton, 73 anni, ne ha attesi 22 per spiegare al mondo il motivo che lo spinse a tradire la […]
Bill Clinton, 73 anni, ne ha attesi 22 per spiegare al mondo il motivo che lo spinse a tradire la moglie con l’ex stagista della Casa Bianca Monica Lewinsky. Nel documentario “Hillary” diviso in quattro episodi, diretto da Nanette Burstein e trasmesso da Hulu, l’ex presidente degli Stati Uniti dice di averlo fatto per “tenere a bada la sua ansia” in un periodo della sua vita pieno di “pressioni, delusioni, inquietudine e paura di qualunque cosa”.
“Le pressioni all’interno della Casa Bianca mi spinsero a cercare una distrazione – aggiunge – Ti senti barcollare, come se fossi al 15° round di una gara di boxe, ma i round fossero 30. E poi arriva qualcosa che ti distrae, ti mette in pausa la mente per un po’ (…) Ho fatto cose per controllare e combattere le mie ansie per anni. Ora sono una persona completamente diversa. Quello che ho fatto è stato orribile, la cosa più stupida di sempre. Non è una giustificazione, ma una spiegazione. Mi sento male al riguardo”.
La cosa più difficile per Clinton è stata dire la verità alla moglie Hillary e alla figlia Chelsea. Nel documentario, Hillary svela che all’inizio il marito negò il tradimento: “Mi ha detto: ‘Non c’è niente di vero. Forse sono stato troppo gentile con lei, forse le ho prestato troppa attenzione, ma non c’è stato niente’. Era così irremovibile che mi ha convinto”. Poi ammise tutto. “Sono andato a sedermi sul letto e le ho parlato – racconta l’ex presidente Usa – Le ho detto esattamente cosa è successo e quando è successo. Le ho detto che mi sentivo male per quello che avevo fatto, che era ingiustificabile e non avevo scuse”.
Bill e Hillary sono riusciti a tenere unita la famiglia grazie alla terapia di coppia. ” Ero devastata. Non potevo crederci. Le discussioni davanti al consulente matrimoniale furono dolorose. Non avrebbe dovuto fare quello che ha fatto, non avrebbe dovuto cercare di nasconderlo, ma non si è trattato di un reato invalicabile”, dice la signora Clinton nel documentario.
L’ex inquilino della Casa Bianca ne approfitta anche per chiedere parzialmente scusa a Monica Lewinsky: “Mi dispiace per il fatto che la vita di Monica Lewinsky sia stata definita dalla nostra relazione, penso che sia ingiusto, nel corso degli anni l’ho vista tentare di avere di nuovo una vita normale”. L’ex tirocinante della Casa Bianca ha definito in passato un “abuso di potere” quanto accaduto nella stanza ovale tra lei e l’ex presidente.
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