Convertini in lacrime: "Avevo 17 anni quando mio padre è morto. L'ho visto perdere 50 chili" - Perizona Magazine

Convertini in lacrime: “Avevo 17 anni quando mio padre è morto. L’ho visto perdere 50 chili”

Daniela Vitello

Convertini in lacrime: “Avevo 17 anni quando mio padre è morto. L’ho visto perdere 50 chili”

| 17/09/2019

Ospite di Caterina Balivo a “Vieni da me”, Beppe Convertini – neo conduttore di “Linea Verde” reduce dal successo de […]

Ospite di Caterina Balivo a “Vieni da me”, Beppe Convertini – neo conduttore di “Linea Verde” reduce dal successo de “La Vita in Diretta – Estate” – parla delle sue origini e della sua infanzia. Originario di Martina Franca, in Puglia, l’attore e conduttore televisivo 48enne proviene da una famiglia molto umile. Madre sarta e padre camionista, Convertini è molto legato alle sue sorelle che lo hanno reso zio regalandogli 4 nipoti e 3 bisnipoti.

“Papà faceva il camionista – esordisce parlando del genitore stroncato da un brutto male – Partiva tutti i giorni molto presto e tornava la sera. Ha dedicato tutta la sua vita alla famiglia, a noi figli. La cosa bella era che quando tornava a casa ci mettevamo a tavola e ci raccontavamo la nostra giornata. E’ stato un papà molto diverso da quelli di oggi: duro, severo ma sempre sorridente. Il suo sorriso me l’ha trasmesso. Io avrei dovuto fare il camionista, da noi il lavoro si tramandava da padre in figlio. Proprio io che con le auto non ci so fare. E infatti non ho un’auto. Viaggio con i mezzi pubblici, col treno”.

“Avevo 17 anni quando è morto – prosegue – Ho vissuto i suoi sette mesi di malattia terminale ed è stata dura perché l’ho visto perdere 50 chili. Vedere morire il proprio papà è la cosa più brutta che possa capitare a un figlio. Mio papà ha chiuso gli occhi davanti a me. Mia madre non ha dormito per sette mesi, è stata 24 ore su 24 al suo capezzale. Non c’è un’età per perdere una madre o un padre. Vorrei dire a chi ci ascolta: dite sempre ai vostri genitori che gli volete bene. Perché ci sarà un giorno in cui non lo potrete più fare. Da allora è cambiato tutto. Io ho dovuto lavorare anche durante gli studi, ho dovuto mantenere la mia famiglia. Ero l’unico maschio. Anche mamma è andata a lavorare. Ci siamo rimboccati tutti le maniche e abbiamo cercato di essere uniti e andare avanti”.

Il conduttore si commuove sino alle lacrime quando la sorella Maria fa il suo ingresso in studio per fargli una sorpresa e quando è il momento di leggere in diretta una lettera scritta da sua madre. Convertini ammette di essere “mammone”: “Sono molto attaccato a lei e nonostante sia andato via da casa a 18 anni vorrei sempre stare con lei. L’ho lasciata a Martina Franca perché lì ha tutta la sua vita, ma fosse per me starei sempre con lei”.

Nell’intervista c’è spazio anche per alcuni momenti più leggeri, come quando Caterina Balivo manda in onda alcune immagini di qualche anno fa di Convertini ‘capellone’ in versione ‘sex symbol’ ( ha lavorato per anni come modello sfilando per i marchi più importanti, ndr.).

“Ero un po’ tamarro – ironizza – Però, dai, ero giovane. Era l’epoca in cui ero un po’ selvaggio. Mi piacevano molto i capelli lunghi, spesso avevo anche il codino”.  In passato, si scopre, è stato molto infedele. “Con il tempo si matura e si capisce che la cosa più bella del mondo è amare una sola persona. L’infedeltà è un difetto che si può curare”, chiosa.

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