Paolo Bonolis verso il ritiro? La confessione choc: "Ci siamo vicini" - Perizona Magazine

Paolo Bonolis verso il ritiro? La confessione choc: “Ci siamo vicini”

Daniela Vitello

Paolo Bonolis verso il ritiro? La confessione choc: “Ci siamo vicini”

| 28/05/2019

In un’intervista rilasciata a “Fanpage.it”, Paolo Bonolis parla del suo futuro professionale. Se fosse per lui, il conduttore si getterebbe […]

In un’intervista rilasciata a “Fanpage.it”, Paolo Bonolis parla del suo futuro professionale. Se fosse per lui, il conduttore si getterebbe immediatamente in nuove sfide. “Lo farò non quando lo decido io, ma quando quello che vorrei fare sarà consono alle ambizioni dell’azienda con la quale mi interfaccio – spiega – I miei programmi sono privi di antenati e quando parli con chi deve investire del denaro, in un ambiente che vuole i suoi frutti immediati, come accade in televisione, è difficile far affrontare orizzonti nuovi. Non a caso si lavora spesso su format consolidati. Sulle cose nuove devi convincere qualcuno e non è detto che tu ci riesca…. Le aziende tendenzialmente non vogliono sperimentare. La Tv è un meccanismo di guadagno consolidato che lavora sulla memoria e sulle certezze. In quasi 40 anni di lavoro ho avuto la fortuna di aver trovato quasi sempre gli interlocutori giusti. Li troverò ancora? Questo non lo so per certo”.

Di sicuro la televisione resta il canale privilegiato attraverso il quale riesce ad esprimersi. “Ho fatto pochissima radio e una volta un film, il minimo sindacale dell’avventura – spiega il presentatore – Credo che ognuno debba fare il proprio e cercare di farlo bene. Oggi il mercato del web è completamente nuovo e differente, ma poi vedi che alla fine se il prodotto televisivo funziona, non c’è web che tenga”.

Bonolis, non a caso, figura nell’elenco di quanti ancora resistono al web e ai social. “Ci vedo più problemi che vantaggi nel web, per una ragione molto semplice: la natura umana distingue con molta difficoltà l’uso dall’abuso – sentenzia – E se diventa un abuso, uno smartphone è un vampiro, che ti succhia attenzione per la realtà. La virtualità diventa la realtà delle nuove generazioni e nel momento in cui ti ci perdi dentro, la realtà se ne va a ramengo. Ma nella realtà noi ci viviamo, nella virtualità ci facciamo il bidet”.

Il conduttore conferma che tornerebbe a presentare il “Festival di Sanremo” solo nel caso in cui si svolgesse in una location diversa dall’Ariston. “Quando guardi l’Eurofestival capisci che la musica può essere raccontata in una maniera più contemporanea, di ampio respiro – dichiara – L’Ariston, per quanto sede storica del Festival, resta un teatro. Non è inadatto, ma ha consumato se stesso, ha esaurito le sue potenzialità di racconto. Se vuoi avere un Festival più contemporaneo devi cambiare sede. Se si potesse cambiare, là dove me lo chiedessero, mi piacerebbe lavorare a questa nuova immagine di Sanremo”.

Bonolis confessa di non aver seguito gli ultimi Festival: “Mi è piaciuto farlo, non mi diverte molto vederlo. Trovo che fino al 2009 fosse divertente fare Sanremo per la fortissima contro programmazione, che oggi non c’è per questa sorta di accordo tra gentiluomini fatto tra le due aziende. Qualunque cosa fai, sempre il 50% raggiungi. Nel 2005 avevamo contro Grande Fratello, Cesaroni, Zelig; adesso, durante Sanremo, qualunque canale digiti rimbalzi di nuovo su Rai1”.

E a chi ipotizza un suo prossimo ritiro dalle scene replica: “Probabile, mi sono stufato di tante cose, perché no della televisione. Arriverà quel momento, ma soprattutto arriverà quando mi renderò conto, e ci siamo vicini, di non poter essere più contemporaneo. Non mi va di diventare un vecchio che disperatamente cerca di imporre se stesso con un linguaggio non più adatto ai tempi”.

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