"Un po' di umanità, vergognati", scintille in tv tra Asia Argento e Vladimir Luxuria - Perizona Magazine

“Un po’ di umanità, vergognati”, scintille in tv tra Asia Argento e Vladimir Luxuria

Daniela Vitello

“Un po’ di umanità, vergognati”, scintille in tv tra Asia Argento e Vladimir Luxuria

| 13/12/2017

Asia Argento torna a parlare dello scandalo Weinstein nel salotto di “Cartabianca”. Stavolta la figlia del re dell’horror non è […]

Asia Argento torna a parlare dello scandalo Weinstein nel salotto di “Cartabianca”. Stavolta la figlia del re dell’horror non è in collegamento ma in studio e ha chiesto un confronto con quanti nelle scorse settimane hanno scritto contro la sua scelta di denunciare per molestie l’ex produttore di Hollywood 20 anni dopo gli abusi.

“Qua in Italia è stato terribile, nel resto del mondo ho ricevuto sostegno – spiega l’attrice a Bianca Berlinguer – Ho conosciuto altre donne che avevano vissuto quello che ho vissuto io con lo stesso predatore e ci siamo confrontate. Ho rivissuto il trauma. Non mi aspettavo di essere chiamata prostituta dopo essere stata violentata. Qua in Italia si confondono le avances con le molestie. Le donne sanno benissimo quali sono le avances e quali sono le molestie e ora stanno denunciando, anche cose molto più grandi. In Italia è mancata la solidarietà femminile, per esempio da parte delle mie colleghe. In una società patriarcale e misogina come la nostra molti uomini di potere abusano del loro potere. E’ un dato di fatto. Le donne hanno paura dopo quello che è successo a me come possono avere il coraggio di denunciare questi abusi? Non lo fanno, sono terrorizzate, si fanno oscurare il volto perché non vengono credute. Dobbiamo prenderci cura di loro, dobbiamo credere alle donne. Questo deve cambiare nel nostro Paese. In Italia si hanno tre mesi per denunciare una molestia, sai quanto ci vuole per elaborare un trauma? Io a 38 anni ne ho parlato per la prima volta. Sei mesi di tempo per denunciare uno stupro, ma non è abbastanza. La legge va cambiata come anche la prescrizione del reato. Adesso non ha senso denunciare”.

Segue un duro scontro con Vladimir Luxuria che figura nell’elenco di quanti l’hanno condannata.
“Stasera non sono venuta a chiedere scusa. Non è una questione personale. Non eri Heidi che scendeva dai monti – rileva Luxuria – Se un uomo vi violenta denunciatelo subito, altrimenti ridicolizziamo questo tema. Se uno mi chiede se sto con Asia o con Weinstein, io rispondo che sto con Asia. Ho semplicemente detto che il suo racconto ha delle parti che non mi convincono. E io sono abituata a dire le cose in faccia. Bisogna denunciare, possibilmente non come gli ultimi tempi, ma andando nelle questure. Il messaggio che bisogna dare è che se un uomo chiede un massaggio, il massaggio non gli si deve fare. E’ un messaggio sbagliato. Per esserci violenza deve esserci il dissenso”.

“Svegliati! Siamo quasi nel 2018, non funziona così, esistono delle zone grigie. Hai sentito parlare della sindrome di Stoccolma? La conosci?”, replica Asia.

Luxuria spiega il motivo per cui, secondo lei, le attrici hanno denunciato l’ex boss di Hollywood solo adesso: “Forse perché Weinstein nel frattempo è diventato un po’ più debole? Spero che tutte le donne che fanno un provino con un produttore o che vanno ad una festa rifiutino e se ne vadano subito di fronte a delle molestie, perché se mandiamo il messaggio che dopo vent’anni facciamo le pentite e le paladine delle battaglie delle donne, in qualche modo è come se incentivassimo le altre a fare la stessa cosa”.

“Stai esagerando Vladimir, un po’ di umanità – sbotta la Argento – Non puoi difendere le minoranze Lgbt e non stare dalla parte delle donne, vergognati. Hai fatto la stessa cosa nella vicenda di Kevin Spacey? Hai scritto su Twitter al ragazzo che ha denunciato la molestia vent’anni dopo?”.

“Se un gay mi raccontasse che è stato vittima di un uomo omofobo, ma che ha continuato a frequentarlo per anni e anni, gli risponderei ‘ma cosa cacchio mi stai raccontando?’. La stessa cosa ho fatto con te”, ribatte Luxuria.

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