"Sono stato abusato da un famosissimo cantante", la denuncia di Matteo a "Le Iene" - Perizona Magazine

“Sono stato abusato da un famosissimo cantante”, la denuncia di Matteo a “Le Iene”

Daniela Vitello

“Sono stato abusato da un famosissimo cantante”, la denuncia di Matteo a “Le Iene”

| 13/12/2017

Matteo, 38 anni, svela davanti alle telecamere de “Le Iene” un segreto che si porterebbe dentro da quando era un […]

Matteo, 38 anni, svela davanti alle telecamere de “Le Iene” un segreto che si porterebbe dentro da quando era un ragazzino: “Sono stato abusato da un cantante famoso”.

I fatti denunciati dal giovane risalgono a quando aveva 16 anni e faceva il cameriere in un hotel a quattro stelle. “Il cantante che avrebbe abusato Matteo è davvero famosissimo. Tutti noi lo conosciamo”, precisa la Iena.

“Ogni volta che sento di una donna molestata mi sento io – spiega Matteo – Avevo 16 anni, era estate (luglio/agosto). C’era un evento in piazza. Facevo la colazione per i vip e gliela portavo in camera. Durante la mattina lui aveva chiamato più volte il servizio in camera. Ogni volta che gli portavo il caffè cercava l’approccio per parlare, ma a scuola ci avevano insegnato ad essere distaccati col cliente. Quindi portavo il caffè e correvo via.

Al terzo/quarto caffè mi ha chiesto di fermarmi due secondi, ha iniziato a farmi delle domande e io come un cog***ne sono rimasto lì a rispondere. Mi ha chiesto di sederci sul letto e io stupidamente l’ho fatto. Io ero seduto, lui in piedi. Mi ha messo la mano sopra la spalla accarezzandomi. Poi la schiena, è sceso sulla coscia e poi mi ha messo la mano nei pantaloni. Io sono rimasto ghiacciato, completamente immobile. Ho capito che stava facendo qualcosa che non mi sarebbe piaciuto.

Mi ha abbassato completamente i pantaloni, dalla tasca ha tirato fuori un preservativo, mi ha fatto girare e mi ha penetrato. E’ durata cinque minuti, i più brutti della mia vita. Appena ha finito, mi ha chiesto di andarmene via perchè stava arrivando la moglie. La moglie in albergo non c’era e ne sono convinto.

Preferisco pensare che abbia pensato che ero consenziente piuttosto che pensare che l’abbia fatto sapendo che non lo ero. In quel momento mi sono sentito in colpa, pensi che le colpe siano tue. In quel momento poteva dire benissimo che ero stato io ad averci provato. A chi avrebbe dato ragione il direttore d’albergo? Non ne ho parlato con nessuno”.

Quanto accaduto anni fa in quella camera d’albergo avrebbe pesantemente influito sulla sua vita. “Non ho amici perchè ho paura delle delusioni. Sono diventato più aggressivo”, svela.

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