Sotto processo per furto di ovuli ad un’infermiera spagnola, Severino Antinori racconta in aula come ha conosciuto la sua accusatrice. A riportare la versione data dal professionista in tribunale è l’Adnkronos.

“Ho conosciuto la ragazza in un club di Siviglia nel dicembre 2015, dove mi venne presentata da un’amica – svela il guru della fecondazione assistita – Notai subito che aveva una forte attrazione per me. Mi prese per mano e mi portò nella mia camera di albergo. Lei voleva avere un rapporto. Io inizialmente rifiutai, ma lei insisteva. Così, dopo qualche ora, mi sono sentito costretto. Dopodiché l’ho mandata via dall’hotel pregandola di non richiamarmi”.

L’infermiera spagnola nega tale circostanza e asserisce di aver rifiutato un rapporto con il ginecologo perchè “era più vecchio di mio padre”.

Antinori racconta un episodio analogo avvenuto a Milano nel 2015: “Una sera ero con la mia compagna di allora all’Hotel Marriot dove soggiornavo. La spagnola è entrata nella mia stanza e mi ha tirato giù i pantaloni. Io ero infuriato. Poi mi accorsi che mi erano spariti un orologio Rolex e 700 euro. Lei era molto attratta dai Rolex. E aveva bisogno di soldi, mi chiedeva sempre denaro. Una volta mi supplicò dicendo che sua madre stava morendo. Le diedi 2.000 euro”.

Riguardo all’accusa di furto di ovuli, il ginecologo dice di aver eseguito il prelievo su richiesta della ragazza. “Io volevo mandarla via ma lei ci ha tampinati, tornava sempre, ho detto anche alle mie segretarie di mandarla via. Siamo stati turlupinati da lei”.

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