Tatuaggi, piercing, trasgressione, pose sexy. E’ il karma delle “modelle alternative” appartenenti alle Ladies of Metal la cui unica rappresentante italiana si confessa oggi sulle pagine de “Il Fatto Quotidiano“.
Valentina RocketQueen viene da Brindisi ma vive a Milano da 17 anni. La bad girl spiega cosa vuol dire essere una “signora del metallo” e appartenere ad un gruppo che vanta un numero impressionante di follower in ogni parte del mondo, a cominciare dall’America.
“È un’identità, un’appartenenza di genere – racconta – però essere una Lady of Metal vuol dire anche farsi riconoscere come una persona che possiede autorevolezza ed esperienza nel campo. E io ho 25 anni di ascolti hard rock e metal”.
Tra i miti di questa ragazza che nella vita quotidiana si occupa di comunicazione (“consulenze sia per quanto riguarda le attività da PR tradizionali che quelle da digital PR”) c’è Madonna: “La adoro, il modo in cui è sempre riuscita a rinnovarsi e a stare al passo con i tempi”.
Quindi Valentina RocketQueen passa ad illustrare la genesi dei suoi tatuaggi: “Al momento ne ho quattro, ma ne arriverà un altro a breve. Sono composizioni di più immagini. Quello sul braccio destro è ispirato a Rime Of The Ancient Mariner, poema di Coleridge e successivamente anche un brano degli Iron Maiden“.