Stefano Ricucci non usa mezzi termini per difendersi dalle accuse ricevute da quella che oggi definisce la sua ex fidanzata. All’alba di domenica scorsa Patrizia Bonetti, questo il nome della giovane di 20 anni legata all’immobiliarista da meno di un anno, ha chiamato le forze dell’ordine denunciando di essere stata presa a schiaffi dal fidanzato. 

Ricucci respinge ogni accusa dalle colonne de “Il Tempo”, negando di essere responsabile del trauma cranico facciale diagnosticato alla ragazza all’Umberto I di Roma. “E’ una mitomane, avvelenata di protagonismo – dice l’imprenditore – Una baby killer, anche se non ha ammazzato nessuno, che ha ben più dei suoi 19 anni. Navigata, in giro per l’Italia a far danni da quando non era ancora maggiorenne”. “Io non la vedo almeno dal 10 marzo quando la nostra storia è finita, non l’ho neanche più sentita”, aggiunge.

Quindi Ricucci passa a ricostruire la serata di sabato: “Sono andato all’hotel De Russie, in via del Babuino per l’aperitivo. Avevo un tavolo con sei persone tra cui mio figlio Edoardo. Quando la mia amica Francesca è venuta al mio tavolo per chiedermi se lei, Patrizia che era arrivata da poco a Roma ed altre due ragazze con loro potevano unirsi a noi, e io le ho fatte accomodare. Una mia amica alle 3 mi ha chiamato dicendomi che Patrizia, ubriaca stava dormendo sdraiata su un divano. Mi ha detto “chiamo Dodo (il figlio Edoardo ndr.) che è in giro”. “Edoardo l’ha soccorsa – prosegue – Se l’è incollata per portarla al sicuro, considerato che da Francesca ormai non ci sarebbe potuta tornare vista l’ora tarda”.

L’immobiliarista nega i rumors secondo cui si sarebbe infuriato dopo aver scoperto che Edoardo e la Bonetti erano stati a letto insieme. “Non è vero – precisa – ho preso mio figlio e me ne sono andato a casa, quella si distrugge tra alcol e altro, e può esser caduta”.