Francesco Totti su Ilary Blasi: "Vorrei che trovassimo un equilibrio"

Francesco Totti su Ilary Blasi: “Vent’anni insieme, ora vorrei solo che trovassimo un equilibrio”

Daniela Vitello

Francesco Totti su Ilary Blasi: “Vent’anni insieme, ora vorrei solo che trovassimo un equilibrio”

| 02/11/2023
Francesco Totti su Ilary Blasi: “Vent’anni insieme, ora vorrei solo che trovassimo un equilibrio”

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“Se fosse per me giocherei ancora”. Francesco Totti si racconta in una lunga intervista concessa a Walter Veltroni per il “Corriere della Sera”. L’ex capitano della Roma tocca diversi temi a cominciare dalla progressiva scomparsa del numero dieci sul campo di gioco. “Sono spariti perché ora è un altro calcio – spiega – È un’altra visione, un altro modo di giocare. Ora prevale il fisico sulla tecnica. Nel tempo in cui giocavo io c’erano sempre, in ogni squadra in Italia o all’estero, uno o due giocatori di altissimo livello. C’erano uno o due numeri dieci potenziali. Insieme facevano il numero venti. Saremo stati fortunati, ma il calcio era più bello (…) Il calcio si è fatto più organizzato, ma meno sorprendente”. Il numero dieci “non esiste più” a livello mondiale. “Si è estinto, quel ruolo – ribadisce – E infatti non trovo una squadra che mi entusiasmi. Ma ti ricordi il Real Madrid, il Barcellona, il Liverpool, l’Inter del triplete…”.

Francesco Totti (Foto Instagram)

“Giannini era il mio idolo, da bambino volevo diventare come lui”

“Il più forte che ho incontrato? Per me, sentimentalmente, era Giannini – svela Francesco Totti – Mi piaceva perché era il capitano della Roma, era il mio idolo, giocava davanti alla difesa e sapeva guidare tutta la squadra. Volevo diventare come lui, da bambino. Tra quelli con cui ho giocato direi Zidane. Era completo, aveva tutto. Tutti forti, ma ognuno diverso. Prendi me e Del Piero. Uguali e opposti. Lui più veloce nel dribbling, calciava a giro. Io mettevo le palle di prima, senza pensarci, d’istinto. Ognuno aveva la sua dote che lo ha reso, anche nella memoria dei tifosi, unico. Unico perché irripetibile”. In cima alla lista degli allenatori che gli sono rimasti nel cuore spicca “Mazzone che ricordo con grande affetto”. E poi Zdeněk Zeman e, incredibile ma vero, anche Luciano Spalletti con cui ha avuto un rapporto conflittuale.

Carlo Mazzone e Francesco Totti (Foto Instagram)

“Con Spalletti uscivo una o due volte a settimana a cena, era una persona piacevole”

“Se lo incontrassi lo saluterei con affetto, mi farebbe piacere – afferma l’ex calciatore – Credo che tra noi ci sia un profondo legame. Anche perché quello che abbiamo passato insieme, quando arrivò da Udine, è per me, nella mia vita, qualcosa di irripetibile. Sia in campo che nel quotidiano. Io uscivo una o due volte a settimana con lui a cena. Luciano era una persona piacevole, divertente, sincera. Nella fase finale il nostro rapporto è stato condizionato dall’esterno, specie dai dirigenti o consulenti della società, e non ci siamo più capiti. Anche io ho fatto degli errori, ci mancherebbe. Credo che tutti e due, se tornassimo indietro, non entreremmo più in conflitto”.

Luciano Spalletti e Francesco Totti

“E’ uno degli allenatori più bravi in Italia, sapevo che avrebbe impresso una svolta alla Nazionale”

Il Pupone è convinto che grazie all’arrivo di Luciano Spalletti la Nazionale possa far bene: “Conoscendo lui, che è uno degli allenatori più bravi, se non il più bravo in Italia, sapevo che avrebbe impresso una svolta. La squadra sa come stare in campo, si vede che giocano più liberi, che si divertono. I risultati verranno, è comunque una fase difficile per il calcio italiano. Spero solo che riusciremo a qualificarci per Europei e Mondiali. Otto anni senza partecipare ai campionati del mondo sono stati duri, per chi ama il calcio”.

Luciano Spalletti (Foto Instagram)

“Non ho accettato il distacco dal calcio, quando è finita mi sono sentito solo”

A Francesco Totti del calcio manca tutto: “Il ritiro, lo spogliatoio, la maglietta, la sala massaggi. Cavolate? No, erano la mia vita. Mi manca il bar e il caffè con i compagni di squadra, il viaggio in pullman da Trigoria allo stadio. Mi manca la routine che ha fatto la mia vita per decenni. Quando è finita le giornate si sono svuotate. Dopo mi sono sentito solo. Ma ci sta. Finiva una cosa che mi piaceva, che era la mia vita. Io però non pensavo che mi facesse così male smettere quella vita programmata, quella passione che nella mia mente avrei potuto continuare a vivere. Non ho accettato il distacco dal calcio”.

Ilary Blasi e Francesco Totti (Foto da video)

“Il modo in cui è finita la mia storia con la Roma mi è dispiaciuto”

La sua lunga storia d’amore con la squadra alla quale è sempre rimasto fedele non si è conclusa benissimo. “Io ho passato trent’anni nella Roma. Ho portato rispetto a tutti, rinunciato ad altri ingaggi senza farlo pesare – dice – Ho detto no al Real e altri perché volevo quella maglia, solo quella maglia giallorossa che è stampata dentro di me. Il modo in cui è finita la mia storia con la Roma, sì, mi è dispiaciuto. La verità è che quando nel calcio non servi più non c’è più rispetto. Se Maldini, Del Piero, Baggio, io siamo fuori dal calcio significherà qualcosa, no?”. Nonostante ciò, “alla Roma sanno che se hanno bisogno di me, per cose serie, mi fa piacere dare una mano. Altrimenti, amici come prima”.

Francesco Totti (Foto Instagram)

“Mi rimprovero lo sputo a Poulsen, anche se per me non è successo”

Per il Pupone la maglia giallorossa è stata “passione, amore, paura, divertimento, emozione. Era il mio sogno da bambino. La mia vita è stata fortunata. Devo solo onorarla e ringraziarla. Ci ho messo del mio. Ma non sempre basta”. Se tornasse bambino, professionalmente parlando rifarebbe tutto, sbagli compresi. “Gli errori servono – afferma – Ti fanno crescere, ti aiutano a non farli più. Io mi rimprovero lo sputo a Poulsen che, nonostante le immagini televisive, per me non è successo. Non posso immaginare di avere sputato a una persona, è la cosa più assurda e più lontana dal mio modo di intendere il calcio e la vita”.
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Gabriel Batitusta e Francesco Totti (Foto Instagram)

“Oggi il calcio è senza sentimenti, con giocatori sempre con la valigia in mano”

L’ex capitano della Roma spiega cosa pensa dei 25enni che vanno a giocare nei Paesi arabi e del calcioscommesse: “La differenza tra i nostri venti anni e questi sta tutta nei soldi (…) È un calcio senza sentimenti, con giocatori sempre con la valigia in mano. È tutto freddo, portano le cuffiette invece di parlarsi, nello spogliatoio (…) Lo scandalo delle scommesse? Non voglio dare giudizi moralistici. Ma ci sono regole, come quella di non giocare sulle partite di calcio, e quelle vanno sempre rispettate. Aggiungo che i ragazzi più giovani vanno tutelati e bisogna stargli vicino perché non si rovinino”.

Francesco Totti con il padre Enzo (Foto Instagram)

“Mio padre era il mio punto di riferimento, era il fulcro della mia vita”

Tre anni fa, l’ex calciatore ha perso l’adorato padre. Enzo Totti è stato stroncato dal Covid. “Era il mio punto di riferimento, era il fulcro della mia vita – confida – Mi mancano il suo sorriso, lo sguardo, la sicurezza che era capace di darmi. Anche oggi, se lo vedessi solo dieci secondi al giorno, mi basterebbe per stare meglio. Pure se non ci dicevamo una parola, ci capivamo. Lui parlava poco. Io peggio di lui. Ma quei silenzi erano pieni. Lui veniva la mattina a Trigoria, portava cornetti, pizza per tutti. Magari non ci incontravamo, ma sapere che c’era mi dava serenità”.

Ilary Blasi (Foto Instagram)

“Ilary? Quello che c’è stato tra noi, per tanti anni, è stato importante”

A proposito dell’ex moglie Ilary Blasi, Francesco Totti aggiunge: “Noi due abbiamo passato venti anni insieme, con tanti momenti molto belli. Ora vorrei solo che trovassimo un equilibrio tra noi capace di proteggere i ragazzi che sono la più grande ragione, per ambedue, di amore. So che non è facile, ma quello che c’è stato tra noi, per tanti anni, è stato importante. Se troviamo questo equilibrio noi due, i ragazzi staranno bene e si sentiranno protetti”. “Cosa spero per il futuro? Il mio sogno è di realizzare un altro sogno – conclude – Prima ne avevo uno, e sono riuscito a trasformarlo in realtà. Vorrei averne un altro, lo sto cercando. Ora vorrei solo vivere la vita con più serenità e tranquillità, dopo tutti i problemi che ci sono stati”.

Pubblicato il 02/11/2023 11:45

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