Federica Pellegrini: "Ho sofferto di ansia e bulimia"

Federica Pellegrini: “Ho sofferto di bulimia. Troppa pressione mediatica sulla mia maternità”

Germana Bevilacqua

Federica Pellegrini: “Ho sofferto di bulimia. Troppa pressione mediatica sulla mia maternità”

| 21/05/2023
Federica Pellegrini: “Ho sofferto di bulimia. Troppa pressione mediatica sulla mia maternità”

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Federica Pellegrini racconta i suoi quasi 35 anni trascorsi a nuotare nel suo primo libro dal titolo “Oro” (La Nave di Teseo, pagg. 208, 19 euro). Non solo nuoto e successi ma molta vita vissuta e privata nelle oltre duecento pagine. In un’intervista a “Vanity Fair” racconta: “Per un periodo ha continuato ad alzarsi presto, preparare la borsa per il nuoto, trovarsi sulla porta a chiedersi: che cosa sto facendo? È stato difficile smettere. Il nuoto mi ha dato tantissimo ma mi ha anche tolto tantissimo tempo. Tempo per avere delle amicizie, ma anche per fare una passeggiata al sole. Tempo da sprecare, tempo per essere solo una ragazzina come tutte le altre. Quello non l’ho mai avuto. Il mio tempo era prezioso, organizzato per un’unica funzione. Il nuoto si è preso tutto il tempo e tutto lo spazio della mia vita. Le amicizie e gli amori erano soltanto là dentro, gente che aveva esattamente i miei ritmi e le mie esigenze o almeno li capiva”. La Pellegrini svela: “Nuotare è una preghiera. Si sta in silenzio, il rumore del mondo lontano, concentrati solo sul gesto da eseguire nel miglior modo possibile. Lasciando fuori dall’acqua i pasticci, i dolori, le imperfezioni della vita”. E aggiunge: “Sono nata in una città riflessa nell’acqua (Venezia), in cui i miraggi e le apparizioni valgono quanto la realtà. Credo a quello che vedo, ma a volte anche all’invisibile. Ai sogni, a certe folate di vento che mi bisbigliano cose all’orecchio”.

Federica Pellegrini (Foto da Instagram)

“Federica era una ragazza che avrebbe voluto una vita normale, amicizie e amori normali”

Nel libro non poteva mancare il ricordo del suo allenatore Alberto Castagnetti, morto nel 2010. Federica Pellegrini racconta di non aver ascoltato una voce che le diceva di passarlo a trovare il giorno che è morto, di avere dubitato della sua fede religiosa dopo quell’evento e di avergli tanto chiesto un segno. Lì sono iniziate ad apparire le libellule che sono diventate i suoi animali-guida. Il rapporto tra l’ex nuotatrice e la sua famiglia è molto importante per lei che dice: “Ci vuole un centro immobile perché si possa orbitare spensierati e felici. Il mio è Verona, sono Cinzia, Roberto e Alessandro, e adesso Matteo e Vanessa e Rocky, la mia coppia di bulldog francesi, e i loro figli Bianca e Cesare”. Una vita complessa alla ricerca di normalità: “Crescendo mi sono sdoppiata e le due parti sono entrate in conflitto: l’atleta che gareggiava, determinata, invulnerabile, e Federica, una ragazza che avrebbe voluto una vita normale, amicizie e amori normali. Una che voleva abbandonarsi, fidarsi, che cercava compagni e amiche dai quali non avesse bisogno di difendersi”.

Federica Pellegrini (Foto da video)

Federica Pellegrini: “Ero capace di far fuori chili di gelato seguiti da svariate tazze di cereali”

Il libro affronta anche il periodo in cui Federica Pellegrini ha sofferto di problemi alimentari. Trasferitasi a Milano per nuotare si chiude, non ha amici: “A Milano inizio a vomitare dopo essermi abbuffata -ricorda – il cibo diventa lo sfogo. Ero capace di far fuori chili di gelato seguiti da svariate tazze di cereali una dietro l’altra… Si chiama bulimia ma io non lo sapevo”. La campionessa si vede gonfia, brufolosa, grassa, con le spalle enormi, e soffre di dismorfia. La svolta arriva il 5 agosto 2006, l’ultimo giorno di gare degli Europei di Budapest, quando compie diciotto anni: “Quel giorno decido: cambio tutto”. Poi inizia il capitolo delle storie d’amore tormentate. Prima quella con Luca Marin, e la gelosia della precedente fidanzata e campionessa Laure Manaudou, poi con Filippo Magnini ai Mondiali di Shanghai. La storia con Filippo Magnini, in particolare, è fatta di alti e bassi, lui le chiede anche di sposarlo, lei accetta, salvo poi capire di non amarlo più. È Filippo Magnini a presentarle il cugino, il preparatore atletico Matteo Giunta, che sposerà nel 2022. Per un periodo vivono tutti e tre insieme a Verona. Federica Pellegrini spiega di avere avuto sempre un rapporto professionale con Matteo Giunta e che solo dopo la fine della storia con Filippo Magnini si è decisa a iniziare una storia con l’allenatore. Lui non voleva e lei ha dovuto convincerlo.

Federica Pellegrini e il marito Matteo Giunta a Palermo (Foto da Instagram)

“Ti sei divertita? Bene, adesso basta, mettiti a fare la mamma”

Federica Pellegrini affronta anche il tema della maternità e della pressione mediatica sull’argomento: “Non credo che saremo così preoccupati di sapere cosa farà Zlatan Ibrahimović quando smetterà di giocare… Un uomo non ha il problema dei figli. Perché ce li ha già – è un uomo, appunto, e ha potuto averli durante l’attività agonistica –, ma anche se non li avesse non gli domanderebbero in continuazione quando ne avrà, come invece fanno con me. E come fanno con le altre atlete – dice – Come se in fondo non avessimo davvero fatto tutto quello che c’era da fare se alla fine non mettiamo al mondo almeno un figlio. O peggio ancora, come se potessimo finalmente fare quello a cui siamo destinate, dopo aver perso tempo facendo qualcosa, vincere, che in fondo è territorio per gli uomini. Ti sei divertita? Bene, adesso basta, mettiti a fare la mamma”.

Pubblicato il 21/05/2023 12:34

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